
Non è una novità che dalla fine del 2024, quando
sono iniziati gli attacchi degli Houthi alle navi in transito nel
Mar Rosso, l'Autorità del Canale di Suez abbia
progressivamente intensificato gli sforzi per convincere le
compagnie di navigazione a riportare le loro navi sulla rotta che
attraversa il canale egiziano piuttosto che percorrere quella che lo
evita passando attorno al Capo di Buona Speranza. È una
novità, invece, che il manager apicale di una primaria
compagnia di navigazione mondiale si sia scomodato per incontrare
ieri il presidente della Suez Canal Authority ad Ismailia per un
meeting in cui, come espressamente annunciato all'inizio di questo
mese dall'autorità egiziana, si sarebbe dovuto discutere del
ritorno delle navi di questa compagnia di navigazione sulla rotta
attraverso il canale di Suez. A conclusione della riunione di ieri
con l'amministratore delegato del gruppo armatoriale A.P.
Møller-Mærsk, Vincent Clerc, l'Autorità del
Canale ha annunciato che già il prossimo mese le navi della
compagnia danese avrebbero ripreso i transiti attraverso Suez.
Al momento non è dato sapere se l'accordo di partnership
strategica firmato ieri dalle due parti includa impegni in tal senso
o si limiti, come anticipato ad inizio mese, alla promozione della
cooperazione in diversi settori, tra cui la cantieristica navale, la
logistica e la manutenzione e riparazione dei container. Il gruppo
Maersk, come reso noto ieri dall'agenzia di stampa “Reuters”,
non avrebbe però ancora fissato una data precisa per il
ritorno ai transiti delle proprie navi attraverso Suez. Lo ha
confermato oggi la stessa compagnia danese in un comunicato
congiunto con la tedesca Hapag-Lloyd, con la quale ha costituito il
vessel sharing agreement denominato Gemini Cooperation che è
diventato operativo lo scorso febbraio.
A.P. Møller-Mærsk e Hapag-Lloyd hanno ricordato di
aver programmato, già all'avvio della loro cooperazione
operativa, una rete di servizi basata sui transiti delle navi
attorno al Capo di Buona Speranza a causa delle continue
interruzioni del traffico marittimo nel Mar Rosso. «L'ambizione
della Gemini – hanno precisato le due compagnie - è
sempre stata quella di tornare ad una rete est-ovest basata su Suez,
non appena le condizioni di sicurezza nella regione lo
consentiranno. Tuttavia, dato che la sicurezza degli equipaggi,
delle navi e dei carichi rimangono la nostra massima priorità,
al momento non abbiamo una tempistica specifica per modificare la
rete est-ovest della Gemini per una navigazione attraverso il Mar
Rosso. Considerati i progressi del cessate il fuoco a Gaza –
prosegue la nota di Maersk e Hapag-Lloyd - monitoriamo attentamente
gli sviluppi nella regione e conduciamo costantemente valutazioni
approfondite della sicurezza. Quando le condizioni di sicurezza lo
faranno ritenere opportuno, e in linea con lo status della Gemini
quale leader del mercato quanto ad affidabilità delle
schedule, Hapag-Lloyd e A.P. Møller-Mærsk si
coordineranno scrupolosamente con i rispettivi clienti e le
principali parti interessate per garantire un trasferimento ordinato
ad una rete basata su Suez, con la minima interruzione delle supply
chain dei nostri clienti».