Oggi il Consiglio dell'Unione Europea ha approvato in via
definitiva il nuovo regolamento sugli orientamenti dell'UE per lo
sviluppo della rete transeuropea dei trasporti TEN-T che modifica il
regolamento 2021/1153 e il regolamento 913/2010 e abroga il
regolamento 1315/2013. Nelle prossime settimane l'atto legislativo
sarà firmato dai presidenti del Consiglio e del Parlamento
europeo prima di essere pubblicato nella “Gazzetta ufficiale
dell'UE” ed entrare in vigore il ventesimo giorno successivo
alla pubblicazione.
La nuova legge prevede il completamento della rete in tre fasi:
fino al 2030 per la rete centrale (core network), fino al 2040 per
la rete centrale estesa (extended core) e fino al 2050 per la rete
globale (comprehensive network). La nuova scadenza intermedia del
2040 è stata introdotta per anticipare il completamento di
progetti su larga scala, principalmente transfrontalieri, come i
collegamenti ferroviari mancanti, prima della scadenza del 2050.
Per garantire che la pianificazione delle infrastrutture
soddisfi le reali esigenze operative e, integrando ferrovie, strade
e vie navigabili, il nuovo regolamento unisce i corridoi della rete
centrale con i corridoi ferroviari per il trasporto merci nei
cosiddetti “Corridoi di trasporto europei”.
Inoltre, in risposta all'impatto della guerra di aggressione
della Russia contro l'Ucraina e per garantire una migliore
connettività con i principali Paesi vicini, il nuovo
regolamento estende quattro corridoi di trasporto europei della rete
TEN-T all'Ucraina e alla Moldova, riducendo al contempo i
collegamenti transfrontalieri con la Russia. e Bielorussia.
Manifestando soddisfazione per l'approvazione del regolamento
europeo, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo
Salvini, ha sottolineato che, dalla prospettiva italiana, sono stati
ottenuti risultati fondamentali per il ruolo strategico del Paese a
cominciare dalla rinnovata configurazione della rete nazionale. Tra
le principali rilevanti novità, si registrano l'inclusione
del porto di Civitavecchia quale porto di Roma nella rete centrale
(attesa dal 2013) ed il nuovo tracciato del ponte sullo Stretto di
Messina. Particolarmente positivo anche il risultato per l'Italia
sul fronte ferroviario. Sono state definite poi due direttrici merci
lungo le dorsali costiere e una direttrice passeggeri nell'asse
centrale e riallineate le vie di accesso al valico del Brennero e
alla linea Torino-Lione, nonché riconfigurata la linea
Venezia-Trieste quale adeguamento dell'esistente, tutte facenti
parte della rete centrale e dei tracciati dei corridoi
corrispondenti. Molte sezioni sono state elevate a rango della rete
centrale “estesa”, entrando a far parte dei tracciati di
corridoio; in rete centrale e nel corridoio corrispondente è
entrata la sezione ferroviaria “Novara -Seregno” quale
bypass del nodo di Milano e, a sud, la sezione ferroviaria
alta-velocità “Battipaglia-Praia”.
Il MIT ha evidenziato, inoltre, che è stato ottenuto
l'inserimento nel core network di numerose sezioni ferroviarie: ad
esempio la chiusura dell'anello ferroviario nel sud della Sicilia
che collega i nodi di Caltanissetta, Agrigento, Licata, Gela,
Pozzallo e Siracusa, le sezioni “Aosta- Chivasso”,
“Brindisi-Taranto” e le tre sezioni transfrontaliere
“Fossano-Cuneo-confine francese-Ventimiglia”,
“Fortezza-confine austriaco (linea della Val Pusteria)”
e “Gorizia-confine sloveno”; è stata, altresì,
inclusa la parte mancante della sezione stradale e ferroviaria della
linea Jonica nella rete comprehensive in Calabria e l'ultimo miglio
stradale al nodo urbano di Campobasso. Anche i nodi sono stati
ampliati con l'inserimento di ulteriori sette nuovi porti nella rete
comprehensive: Capri, Ischia, Ponza, Porto Empedocle, Porto Santo
Stefano e Procida e Villa San Giovanni affiancato a Reggio Calabria.
Tra i terminali merci se ne evidenziano quattro nel core network:
Fernetti, Santo Stefano di Magra, Agognate affiancato a Novara e
Segrate a Milano e 12 nel comprehensive network (Busto
Arsizio-Sacconago insieme a Gallarate, Bergamo Cortenuova, Cremona
PLB e Piadena, Faenza, Foggia Incoronata, Forlì Cesena Villa
Selva, Marzaglia, Ortona, Castelguelfo insieme a Parma già
esistente, Pordenone e Portogruaro).
La rete italiana comprehensive vede poi l'inclusione di tre
nuovi aeroporti (Isola D'Elba, Perugia e Rimini in sostituzione di
Forlì) e l'esclusione di Brescia. Si è ottenuto,
infine, l'incremento della rete dei nodi urbani salita a 50 unità
rispetto ai nove nodi attualmente presenti.
Il MIT ha ricordato che le infrastrutture che appartengono alla
rete TEN-T, oltre a godere di ampia visibilità ed essere
riconosciute ad alto valore aggiunto europeo, sono eleggibili per i
finanziamenti europei in quanto obbligate a rispettare requisiti
infrastrutturali ambiziosi e sfidanti sia dal punto di vista tecnico
che finanziario. Il testo licenziato dal Consiglio entrerà in
vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta
Ufficiale dell'Unione Europea.
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