Reduce da un 2023 in cui le spedizioni intermodali movimentate
dall'azienda hanno registrato un netto calo del -15,9%
(
del
23
febbraio 2024), flessione che risulta la più accentuata
da quella del -16,3% segnata nel 2009 in coincidenza con l'impatto
sull'attività della crisi economico-finanziaria mondiale, la
tedesca Kombiverkehr è allarmata per le prospettive future
soprattutto in considerazione di quello che ritiene essere un
mancato sostegno del governo federale di Berlino al settore del
trasporto intermodale e il disimpegno dell'esecutivo rispetto ai
suoi stessi obiettivi di riduzione dell'impatto dei trasporti sul
clima.
Oggi, in occasione della presentazione dei risultati conseguiti
nel 2023 all'assemblea dei soci, l'amministratore delegato di
Kombiverkehr, Armin Riedl, ha sottolineato che «il costante
aumento dei prezzi delle tracce ferroviarie, la sospensione del
sostegno per le tracce ferroviarie e il rifiuto del governo di
pagare i costi aggiuntivi associati al potenziamento dei corridoi
dell'alta velocità si rivelano dannosi per gli obiettivi di
trasferimento modale». «Le sfide per gli operatori e per
i clienti spedizionieri - ha affermato Riedl - erano e continuano ad
essere molteplici e varie. Per questo motivo non riusciamo a
comprendere il motivo per cui, proprio in questo momento, viene
ridotto il sussidio al prezzo delle tracce. Così andranno
perduti i vantaggi in termini di efficienza derivanti
dall'indirizzare i finanziamenti verso un significativo aumento
della quota di mercato del trasporto ferroviario al fine di ottenere
in futuro riduzioni della CO2».
Analizzando l'andamento più recente dell'attività
operativa, Riedl ha reso noto che ad aprile e maggio scorsi
Kombiverkehr ha registrato un aumento dei volumi trasportati su
alcune direttrici rispetto allo scorso anno: «stiamo rilevando
nuovamente - ha spiegato - i primi segnali di un miglioramento della
domanda e, grazie ad un'offerta ferroviaria completa, una
stabilizzazione complessiva dei volumi di trasporto. Tuttavia - ha
precisato - il settore dei trasporti soffre di una carenza di ordini
da parte dell'industria. Ci sono però alcuni timidi segnali
che ora l'economia tedesca potrebbe trovarsi ad un punto di svolta.
Siamo quindi cautamente ottimisti per l'immediato futuro.
Sulle prospettive future pesa però un politica del
governo che Kombiverkehr ritiene penalizzante per il trasporto delle
merci su rotaia. Il direttore generale dell'azienda, Heiko Krebs, ha
sottolineato che due misure, in particolare, determineranno un
raddoppio dei costi per l'utilizzo delle linee ferroviarie per il
trasporto delle merci: l'aumento di oltre il +16% dei prezzi delle
tracce nel 2025 e il mancato sostegno per coprire gli ulteriori
costi determinati dai lavori sui corridoi ferroviari dell'alta
velocità. «Il fatto che solo il trasporto passeggeri
riceva un sostegno finanziario per coprire i costi aggiuntivi
derivanti dall'ammodernamento dei corridoi dell'alta velocità
mentre il trasporto merci rimane del tutto a mani vuote - ha
denunciato Krebs - costituisce un'ulteriore indicazione del fatto
che il governo tedesco ha probabilmente voltato le spalle alla
protezione del clima nel settore dei trasporti».
Circa l'aumento dei costi stimati per il prossimo anno, Krebs ha
specificato che Kombiverkehr prevede, in particolare, una
significativa crescita delle spese per l'acquisto di servizi erogati
da uno dei principali fornitori dell'azienda: «siamo quindi
costretti - ha reso noto - a cercare alternative, che in linea di
principio possono avere successo, ma sono difficili da realizzare in
un periodo di tempo molto breve». «Se non ci riusciremo
- ha avvertito Krebs - nella peggiore delle ipotesi fermeremo i
trasporti. Ne abbiamo discusso più volte - ha precisato - con
il ministro federale e con il suo ufficio. Abbiamo chiesto sostegno
per un periodo transitorio. Purtroppo sinora tutti gli sforzi sono
stati vani. L'obiettivo di trasferimento modale del governo federale
si sta quindi allontanando ulteriormente».