Rete Ferroviaria Italiana(RFI) ha siglato con Ricerca sul
Sistema Energetico (RSE), società per lo studio e la ricerca
applicata al settore energetico che è controllata dal
Ministero dell'Economia e delle Finanze, un protocollo d'intesa per
attività di ricerca e sperimentazione di un sistema di
trasporto a levitazione magnetica con la tecnologia Pipe§net.
In particolare, l'accordo riguarderà un nuovo sistema di
trasporto, inizialmente specifico per le merci, che utilizzerà
la tecnologia Pipe§net presso il circuito RFI di Bologna San
Donato. RFI e RSE hanno evidenziato che il nuovo sistema, grazie
alla levitazione magnetica e alla propulsione con motore elettrico
lineare, che opera all'interno di tubi a bassa pressione,
rappresenterà una rivoluzione per il settore.
L'interesse scientifico e tecnologico mira a valutare
l'integrazione di un sistema logistico sostenibile per il trasporto
delle merci ad alta velocità, attraverso la riduzione degli
attriti aerodinamici e del consumo energetico, con una soluzione di
trasporto più veloce, economicamente conveniente e
ambientalmente meno impattante. L'amministratore delegato di RSE,
Franco Cotana, ha spiegato che la tecnologia Pipe§net
«consentirà di trasportare merci fino a una tonnellata
al secondo su tutto il territorio italiano senza ricorrere a fonti
fossili perché l'energia necessaria per il movimento delle
capsule, che operano in tubi ad aria evacuata e a levitazione
magnetica, verrà interamente fornita da pannelli fotovoltaici
integrati nell'infrastruttura. Grazie all'assenza di attrito - ha
specificato Cotana - il motore elettrico lineare non disperderà
energia e potrà funzionare anche come generatore, recuperando
fino al 70% dell'energia utilizzata durante l'accelerazione, mentre
il restante 30% sarà fornito da pannelli fotovoltaici e
batterie. Questa infrastruttura potrebbe movimentare fino a un
miliardo e mezzo di capsule all'anno lungo tutta la dorsale
tirrenica, da Reggio Calabria a Milano, e lungo quella adriatica, da
Lecce a Venezia, e sviluppare il collegamento dei porti e le linee
trasversali. La tecnologia permetterà lo sviluppo di una vera
e propria rete, simile a quella internet, che consentirà alle
merci di raggiungere la stessa destinazione attraverso percorsi
diversi».