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CENTRO ITALIANO STUDI CONTAINERS | ANNO XVII - Numero 4/99 - APRILE 1999 |
Trasporto marittimo
La crisi dei traffici Asia/Europa
La gravità della crisi economica asiatica nel contesto
dei traffici Europa/Asia/Europa si desume in modo molto chiaro
dall'elenco dei fattori inerenti al mercato del 1998 che sono
tratteggiati nella Tabella 1:
- l'aumento dei volumi dei traffici in direzione ovest di più
del 20% rispetto al 1997 e l'utilizzazione delle navi che ha oltrepassato
il 98%;
- quattro escursioni tariffarie in direzione ovest che hanno
innalzato i prezzi dal 70 all'80% ma che non sono riuscite a compensare
le perdite sui ricavi ed i costi aggiuntivi subiti dai vettori
nella direzione opposta;
- le tariffe di trasporto merci in direzione est attestate a
livelli record in basso; dall'estate del 1998, le tariffe in media
sono state di 300/400 dollari USA per TEU;
- un calo di più del 17% nei livelli di traffico in direzione
est che hanno ridotto i fattori di carico medi ad appena il 75%;
ciò, rispetto al 91% del 1997;
- uno squilibrio tra le rotte in direzione est ed ovest di più
di un milione di TEU, che rappresenta il doppio rispetto al livello
del 1997 ed un incremento superiore a cinque volte rispetto al
1994. L'impatto è reso peggiore dal fatto che i traffici
in direzione est sono dominati da carichi ingenti movimentati
in box da 20 piedi, mentre tra i flussi in direzione ovest vi
sono carichi che necessitano per lo più di unità
high-cube da 40-45 piedi.
TABELLA 1 |
IL CRESCENTE SQUILIBRIO EST/OVEST DEI TRAFFICI DELLA FEFC (IN TEU) |
Conferenza | Anno |
| 1993 | 1994 | 1995 | 1996 | 1997 | 1998 |
Accordo Tariffario Direzione Ovest Asia | 781.014 | 848.976 | 1.070.235 | 1.357.568 | 1.532.213 | 1.923.294 |
Conferenza Trasporto merci Giappone/Europa | 298.449 | 296.723 | 304.677 | 320.050 | 349.531 | 409.295 |
Totale Direzione Ovest | 1.079.463 | 1.145.699 | 1.374.912 | 1.677.618 | 1.881.744 | 2.332.589 |
Accordo Gestione Direzione Est | 840.289 | 952.815 | 1.001.386 | 1.340.521 | 1.381.884 | 1.323.433 |
Differenza Est/Ovest (in termini reali) | 239.174 | 192.884 | 373.526 | 337.097 | 499.860 | 1.009.156 |
Differenza Est/Ovest (in termini percentuali) | -22,20% | -16,80% | -27,20% | -20,10% | -26,60% | -43,30% |
Note:
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I dati si riferiscono solamente ai vettori appartenenti alle conferenze. Le cifre inerenti alla crescita anno per anno non sono state elaborate a causa delle differenze circa la partecipazione alle conferenze a seconda degli anni; la FEFC controlla il 60% circa dei traffici complessivi ed i suoi membri sono: APL, Compagnie Maritime d'Affretement, DSR-Senator, Egyptian International Shipping Co, Egyptian Navigation Co, Hapag-Lloyd Container Line, Hyundai Merchant Marine; K Line, Maersk, MISC, Mitsui OSK Lines, National Shipping Co of Saudi Arabia, NYK Line, OOCL, P&O Nedlloyd, Sea-Land Service, Yangming.
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Fonte: FEFC |
L'effetto al netto, secondo Robert Woods, presidente della FEFC
(Conferenza Trasporto merci Estremo Oriente), i cui membri rappresentano
il 60% circa del traffico in questione, è stato un costo
per i vettori della FEFC dell'ordine di 300 milioni di dollari
USA nel periodo da ottobre 1997 a dicembre 1998.
"Tutto questo comporta un danno dell'ordine di 100 milioni
di dollari in perdite sui ricavi - sulla base di un viaggio circolare
- e di 200 milioni di dollari in spese aggiuntive per il riposizionamento
di attrezzature vuote" ha dichiarato Wood.
Woods ha parlato di un notevole problema strutturale in questo
traffico, cui si potrebbe porre riparo solamente per mezzo di
significativi incrementi tariffari nel 1999. Spiega infatti: "Costa
un miliardo di dollari lanciare un servizio settimanale (con 8/9
navi da 5.000 TEU) in tale traffico e questo senza contare il
costo degli uffici locali e dei sistemi di supporto logistico.
Poi, ci vogliono 250.000 dollari ogni volta che le grosse portacontainers
dei nostri affiliati transitano dal Canale di Suez. Tutto ciò
costa ai nostri affiliati 460 milioni di dollari all'anno ed è
una spesa sulla quale non abbiamo alcun controllo".
Woods ha accennato allo studio effettuato dalla FEFC circa l'imposizione
di una tassa di transito sul Canale di Suez, ma ha dichiarato
che al riguardo nulla è stato ancora deciso. La FEFC non
sarebbe la prima a trasferire questo costo sui clienti, dal momento
che l'Accordo Tariffario Direzione Est Asia Nordamerica dal 1°
maggio dello scorso anno applica un sovrapprezzo di 60 dollari/TEU
e di 120 dollari/FEU.
Dal lato dei riposizionamenti, Bob Dowse, dirigente capo dell'AWRA
(Accordo Tariffario Asia Direzione Ovest) ha chiarito che il costo
tipico del riposizionamento di un box da 40 piedi dall'Asia in
Europa - comprensivo dei sovrapprezzi THC e feeder - si aggira
tra i 730 ed i 900 dollari USA; ciò, rispetto a tariffe
di trasporto merci relative all'unità carica che raggiungono
appena la metà del suddetto importo.
E, a dispetto di quattro iniziative finalizzate alla ripresa
delle tariffe (per complessivi 625/725 dollari per TEU) promosse
dall'AWRA nel 1998, i prezzi medi per TEU non sono ancora riusciti
a raggiungere i livelli del 1994. Tuttavia, anche tenuto conto
di questi incrementi, il costo di movimentazione delle merci è
ancora eccezionalmente contenuto, secondo Woods, il quale ritiene
che la containerizzazione abbia rappresentato un eccellente catalizzatore
per la crescita dei traffici mondiali.
"Ad una nave, un paio di trainers costano appena 0,20 dollari,
mentre costa 1,28 dollari movimentare un VCR da un porto asiatico
a Manchester, nel Regno Unito" ha esemplificato Woods. "Ed
un raddoppio delle tariffe, che comporterebbe un grosso effetto
sulle prestazioni secondarie dei vettori, avrebbe invece un impatto
trascurabile sui prezzi dei consumatori".
Date tali difficili condizioni dei traffici, i vettori si stanno
concentrando sull'aumento dei propri ricavi e stanno continuando
l'azione tesa alla razionalizzazione dei costi ed all'implementazione
dei programmi di miglioramento dell'efficienza. Di conseguenza,
sia l'AWRA che la Conferenza Trasporto merci Giappone Europa hanno
introdotto riprese tariffarie dell'ordine di 200 dollari/TEU e
400 dollari/FEU a partire dal 1° gennaio. Inoltre, l'AWRA
ha aumentato i prezzi di altri 150 dollari per i 20 piedi e di
300 dollari per i 40 piedi dal 1° aprile, mentre per la seconda
metà dell'anno sono in programma ulteriori incrementi.
Dowse confida che questa strategia possa avere successo. "Anche
se non ci si aspetta che la crescita sia robusta come nel 1998
" ha dichiarato "ci aspettiamo di essere in grado di
far fronte a qualsiasi incremento in termini di capacità
che potrebbe verificarsi specialmente nel corso del terzo trimestre".
Si tratta di un'opinione condivisa da Mark Tonge, direttore marketing
e traffici della Sea-Land per i suoi servizi Asia/Medio-Oriente/Europa.
"Ci aspettiamo una crescita dei volumi tra il 6 ed il 10%,
mentre la capacità si incrementerà ad un ritmo più
lento, tra il 2 ed il 3%" ha detto. "In direzione est,
la Sea-Land prevede tra lo zero e l'uno per cento. Ci sono timidi
segnali che le movimentazioni di carta straccia possano aumentare".
"In direzione est, la stabilità è all'ordine
del giorno" ha ammesso Dowse. "Il nostro piano è
quello di conservare almeno lo stato attuale della situazione
e poi di mirare alla razionalizzazione delle tariffe quando sarà
il caso". Dowse è sembrato fiducioso circa la possibilità
di conseguire qualche progresso nel 1999. "Ci si aspetta
che il mercato resti per lo più stabile, sebbene vi siano
alcune indicazioni nel senso che le movimentazioni possano migliorare
nel corso del secondo trimestre".
Quanto alle altre questioni, la FEFC ha confermato di stare ancora
aspettando da parte dell'Unione Europea le linee-guida sui criteri
operativi delle conferenze. "Siamo pronti a sederci attorno
ad un tavolo ed a parlare con Bruxelles non appena avremo appreso
i nuovi regolamenti" ha dichiarato Woods.
Rispetto alla Cina ed alle iniziative inerenti la registrazione
delle tariffe, la FEFC chiede che vi sia coerenza normativa. "Noi
vogliamo l'armonia" ha dichiarato C. L. Ting, direttore esecutivo
della OOCL Europa. "Come operatori, è l'unico modo
in base al quale possiamo formulare una strategia coerente".
Circa la realizzazione di un distinto accordo tariffario delle
conferenze sul trasporto merci in ordine al traffico Cina/Europa/Cina,
Woods ha confermato che sono state intavolate diverse trattative
con terzi, tra cui la Borsa Marittima di Shanghai. "Sorvegliamo
attentamente tali questioni" ha dichiarato Woods "ma
in questo momento non vi è una volontà precisa".
(da: Containerisation International, marzo 1999)
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