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CENTRO ITALIANO STUDI CONTAINERS | ANNO XX - Numero 5/2002 - MAGGIO 2002 |
Trasporto intermodale
Continua il caos per il trasporto merci ferroviario sotto la
Manica
Ulteriori violenze da parte di coloro che sono in cerca di asilo
e che tentano di arrivare nel Regno Unito hanno comportato altre
interruzioni dei servizi di trasporto merci dall'Europa continentale.
Con grande determinazione, più di 200 immigrati provenienti
dal campo di rifugiati della Croce Rossa di Sangatte alla fine
hanno costretto ad un fermo i servizi a Calais all'inizio dello
scorso mese di marzo. A tutto il mese di aprile, il transito attraverso
il Tunnel della Manica era consentito solamente a cinque treni
merci al giorno, rispetto ai più o meno 15 giornalieri
di febbraio.
Tali servizi sono stati gravemente danneggiati a causa di interruzioni
sin dal novembre 2001 a causa della necessità di predisporre
misure di sicurezza addizionali a Calais.
Sebbene ci si aspettasse che i normali servizi venissero ripristinati
nell'aprile di quest'anno, adesso ciò appare improbabile.
I nuovi recinti sono già stati distrutti.
La Eurotunnel si rifiuta ora di accettare qualsiasi nuovo treno
prima di aver ricevuto conferma per fax dell'avvenuto espletamento
di un'ispezione accurata. Philip Mengel, dirigente esecutivo della
English Welsh and Scottish, commenta: "Quest'iniziativa significherà
soltanto che gli ulteriori danni a lungo termine ricadranno sul
settore del trasporto merci ferroviario internazionale. Ancora
una volta, ci appelliamo al governo britannico, a quello francese
ed alla Commissione Europea affinché risolvano questa crisi.
Si richiede una loro urgente azione al riguardo".
(da: Containerisation International, Aprile 2002)
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