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CENTRO ITALIANO STUDI CONTAINERS | ANNO XX - Numero 9/2002 - SETTEMBRE 2002 |
Studi e ricerche
Un'analisi dei flussi di traffico est-ovest statunitensi
Secondo l'ISM (Istituto Gestione Offerta statunitense), l'economia
manifatturiera statunitense nel corso dello scorso mese di maggio
è cresciuta per il quarto mese consecutivo. Da gennaio,
il suo indice d'incremento mensile è stato del 49,9%, 54,7%,
55,6%, del 53,9% e del 55,7% rispettivamente. Una lettura superiore
al 50% indica che l'economia manifatturiera statunitense
è in espansione, mentre qualsiasi cifra inferiore starebbe
ad indicare una sua generale contrazione. Un indice mensile superiore
al 42,7% rispetto ad un certo periodo di tempo indica un'espansione
della sua economia complessiva.
Tuttavia, le cifre relative ai recenti flussi dei carichi statunitensi
pubblicate dalla Piers Maritime Research in ordine al primo trimestre
2002 rivelano qualche risultato in conflitto con i dati suddetti.
Mentre il dominante traffico transpacifico dall'Asia agli Stati
Uniti sembra avere ricevuto un notevole impulso rispetto allo
stesso periodo dello scorso anno, i traffici transatlantici dall'Europa
agli Stati Uniti hanno continuato a stagnare. I traffici complessivi
dall'Asia agli Stati Uniti sono aumentati del 9,1% sino a 1,64
milioni di TEU, mentre le esportazioni dall'Europa agli USA sono
diminuite dell'1,4%, scendendo a 530.518 TEU.
Le ragioni di tale anomalia sono difficili da spiegare, ma possono
essere correlate alla crescente minaccia di sciopero da parte
delle associazioni sindacali dei portuali della Costa Occidentale
statunitense in occasione delle trattative in corso con l'Associazione
Marittima del Pacifico.
Se ne potrebbe dedurre che gli importatori hanno accumulato scorte
nel timore delle interruzioni di fornitura che potrebbero verificarsi.
Se così fosse, allora per quei vettori che hanno ammassato
capacità aggiuntiva sulla scorta della mera crescita di
traffico potrebbero arrivare tempi duri.
Ancora una volta, le esportazioni dall'Asia alla Costa Orientale
USA ha continuato a crescere ad un ritmo più veloce di
quello inerente alla Costa Occidentale: 15,5% rispetto al 7,9%,
sebbene fossero partite da una base minore, raggiungendo i 243.538
TEU. Ciò indica che la rotta marittima pura alla volta
della Costa Orientale USA sta ancora crescendo quanto a popolarità
rispetto alla tradizionale rotta terrestre dalla Costa Occidentale.
Tutti questi dati della Piers, comunque, hanno contato due volte
i carichi di trasbordo (una volta per quelli in entrata ed una
volta per quelli in uscita).
Le esportazioni dagli USA alla volta sia dell'Asia che dell'Europa
hanno continuato a diminuire, rispettivamente dello 0,5% e dell'1,9%.
Le esportazioni dirette in Asia sono calate sino a 816.069 TEU,
mentre quelle dirette in Europa sono scese a 342.723 TEU, il che
ha comportato per i vettori marittimi uno sbilanciamento a favore
dell'equipaggiamento vuoto. E' interessante notare come il traffico
meno rilevante dagli USA al Mediterraneo, che fa parte delle cifre
prese in considerazione per l'Europa, sia in realtà aumentato
del 16,4% sino a 77.391 TEU, mentre le importazioni sono cresciute
del 7,3% sino a 182.477 TEU.
Secondo le ultime previsioni della DRI-WEFA, specializzata in
previsioni di traffico, i traffici in direzione est dall'Asia
al Nordamerica dovrebbero - stando alle previsioni -aumentare
solamente del 3,2% quest'anno, sino a 7 milioni di TEU, rispetto
alla riduzione dello 0,7% fatta registrare lo scorso anno. I carichi
in direzione opposta sono attesi ad un incremento del 2,9% sino
a 3,9 milioni di TEU, rispetto all'1,7% del 2001. Le proiezioni
per il prossimo anno sembrano più incoraggianti, dato che
ci si aspetta che entrambe le direttrici aumentino rispettivamente
del 6,5% e del 5,1%.
Nell'altra maggior direttrice di traffico a livello mondiale,
quella dall'Asia all'Europa, si prevede che i carichi aumentino
del 3,2% quest'anno sino a 4,3 milioni di TEU, rispetto al 3,8%
del 2001. Ci si attende che le esportazioni dall'Europa all'Asia
aumentino del 3,8% sino a 2,8 milioni di TEU, rispetto al solo
1,7% del 2001. Le prospettive per il 2003 sono ancora migliori,
rispettivamente al 4,8% ed al 5,6%.
Nel transatlantico, le esportazioni dall'Europa al Nordamerica
dovrebbero prevedibilmente aumentare del 2,5% quest'anno sino
a 2,9 milioni di TEU, rispetto al calo dell'1,1% nel 2001. Il
flusso di traffico in direzione opposta è previsto in aumento
del 2,7% sino a 2,1 milioni di TEU. Come per gli altri due traffici
statunitensi, le previsioni per il 2003 mostrano un ulteriore
miglioramento in crescita, rispettivamente sino al 5,6% ed al
3,9%.
I traffici da e per l'Asia Occidentale restano sotto la nube
scura della minaccia di guerra tra India e Pakistan, ma, partendo
dal presupposto che la pace prevalga, la DRI-WEFA si aspetta che
i traffici in direzione est dall'Europa aumentino del 3,7% quest'anno,
sino a 1, 44 milioni di TEU. La maggior parte dei carichi è
destinata al Medio Oriente. In direzione opposta, ci si aspetta
che le esportazioni dall'Asia centrale all'Europa aumentino del
2,7% sino a 785.796 TEU, gran parte dei quali provenienti dal
sub-continente indiano.
(da: Containerisation International, luglio 2002)
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