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CENTRO ITALIANO STUDI CONTAINERS | ANNO XX - Numero 11/2002 - NOVEMBRE 2002 |
Logistica
La logistica dell'industria della pesca in Islanda
L'Islanda è famosa per la sua varietà di pesce
e di prodotti ittici. L'industria della pesca è la spina
dorsale dell'economia islandese. La maggior parte delle industrie
di servizio e manifatturiere del paese forniscono supporto al
settore della pesca, compresi i due vettori marittimi, la Eimskip
e la Samskip. Questi vettori hanno adattato il proprio servizio
alle esigenze globali delle imprese islandesi di trattamento e
vendita del pesce.
Complessivamente, il pesce islandese totalizza quasi 2 milioni
di tonnellate all'anno, il che rappresenta approssimativamente
il 2% della pesca mondiale. Nel 1999, essa si classificava al
13° posto della classifica mondiale della pesca, secondo
la FAO (Organizzazione Agricoltura e Cibo delle Nazioni Unite).
Gudbrandur Sigurdsson, del produttore di pesce nord-islandese
Akureyri Fishing and Processing, spiega: "Il fondamento del
successo dell'industria della pesca è costituito dalla
ricchezza della vita marina nelle acque islandesi. Le condizioni
delle sostanze nutritive e della temperatura sono ideali per la
vita marina e difficilmente confrontabili con quelle di qualsiasi
altro luogo dell'emisfero settentrionale".
L'industria della pesca islandese è altresì protetta
da un'ampia struttura normativa. Un certo numero di nazioni dedite
alla pesca, tra cui il Regno Unito, ebbero partita persa con l'Islanda
nel 1976, nel corso delle "guerre del merluzzo", allorquando
il limite di pesca del paese (per i pescherecci ed altre imbarcazioni
adibite alla pesca stranieri) venne ampliato sino a 200 miglia
dalla costa islandese. Ciò diede al paese piena giurisdizione
sui bacini di pesca e gli consentì una gestione del settore
maggiormente efficiente.
L'attuale legge sulla gestione della pesca del 1990 stabilisce:
"Lo scopo generale è quello di proteggere le risorse
marine e di pervenire ad una utilizzazione economica ed efficiente
dei banchi di pesce, e pertanto di corroborare l'industria dei
prodotti ittici e di assicurare il lavoro nel paese".
Una delle pietre miliari dell'attuale regime di gestione della
pesca è il sistema per quote. Si devono conseguire delle
quote, inerenti ad una particolare annata di pesca e ad un tipo
di pesce. Esse vengono vendute alle imprese produttrici di pesce,
che possono rivenderle ad altri produttori o trasferirle su altri
tipi di pesce. Ad esempio, un'impresa potrebbe convertire le proprie
quote relative a merluzzi e ad eglefini in altre relative a gamberi,
allo scopo di consentirle di specializzarsi in gamberi. Questo
sistema ha comportato una razionalizzazione dell'industria della
pesca, generando imprese più grandi e più forti
e sviluppando imprese specializzate in specifiche aree del settore.
La quota complessiva disponibile nel 2001 era di 778.200,4 tonnellate.
L'industria della pesca islandese si suddivide tra produttori
di pesce e società venditrici. I produttori sono disseminati
tutto intorno alla costa islandese, laddove essi operano facendo
funzionare impianti e grossi magazzini a bassa temperatura. Dal
momento che queste società pescano e trattano il pesce
da sé, essi conseguono quote ed effettuano operazioni con
navi adibite alla pesca. La flotta islandese conta qualcosa come
1.700 navi, 90 delle quali sono pescherecci, mentre il resto è
costituito da navi più piccole con coperta e da battelli
a motore senza coperta. Le dimensioni dei pescherecci variano:
l'imbarcazione media è in grado di accogliere circa 400
tonnellate di pesce. I pescherecci più grandi e moderni
hanno capacità sino a 900 tonnellate. I pescherecci sono
spesso equipaggiati con sofisticate attrezzature per il trattamento
ed il congelamento del pesce, dal momento che una grossa percentuale
del pescato islandese viene privato della testa, pulito, tagliato
a filetti e congelato a bordo, piuttosto che presso gli impianti
a terra. Perciò, sia la produzione che la catena delle
forniture spesso cominciano ancor prima che il pesce venga sbarcato.
In ragione della ripartizione tra pesce congelato a bordo e pesce
congelato a terra, i pescherecci si suddividono in due categorie,
e cioè battelli da pesce fresco o congelato. I primi, che
trascorrono circa una settimana in mare, sbarcano circa 100 tonnellate
di pesce fresco, imballate in casse e coperte di ghiaccio, prima
di essere immesse in magazzini a bassa temperatura o caricati
in containers refrigerati per il successivo invio oltremare. D'altro
lato, i battelli refrigerati sbarcano quantitativi molto più
grandi di pesce ridotto in filetti e congelato a bordo, e questi
battelli spesso trascorrono diverse settimane in mare ogni volta.
La Eimskip recentemente ha diversificato le proprie attività
relative alla pesca, in aggiunta ai propri esistenti interessi
in termini di trasporto marittimo e dei conseguenti investimenti.
La società ha acquisito oltre il 90% della proprietà
di due importanti imprese finlandesi impegnate nelle attività
ittiche, la UA (Utgerdarfelag Akureyringa) di Akureyri e la Skagstrendigur
di Skagastrong. Tutte queste organizzazioni stanno procedendo
ad una fusione, come è avvenuto per altri produttori di
pesce finlandesi negli ultimi anni.
Ingimundur Sigurpalsson, direttore generale della Eimskip, commenta:
"L'acquisizione di una grossa quota della UA e della Skagstrendigur
consente alla Eimskip di adempiere alla nuova missione della società
delineata due anni fa. Abbiamo in programma un rafforzamento anche
maggiore delle attività di pesca, dal momento che alle
grandi e dinamiche imprese di pesca dovrebbero essere consentite
ulteriori opportunità di innovazione ed attività
in Islanda ed all'estero. Dobbiamo tenere a mente che è
importante per l'Islanda poter disporre di società progredite,
dinamiche ed all'avanguardia che possano contribuire ad una maggiore
efficienza ed all'espansione oltremare del settore della pesca".
Complessivamente, la Eimskip ed i vettori marittimi suoi concorrenti
Samskip e Atlantsskip (quest'ultima ha solo una piccola quota
di mercato) provvedono alle spedizioni via mare della maggior
parte delle esportazioni di pesce dall'Islanda. La maggior parte
viene imbarcata in containers, ma qualcosa viene spedita anche
come carico alla rinfusa. Tuttavia, un portavoce della Eimskip
ha smentito che l'aumento dei suoi volumi di carico in esportazione
rappresenti un incentivo per queste acquisizioni. Dopo tutto,
data l'esistenza di un quasi duopolio in questo mercato, i produttori
non hanno altra scelta se non quella di servirsi di questi vettori
per raggiungere i loro principali mercati di esportazione dell'Europa,
del Nord America e dell'Asia.
Il trasporto marittimo e la logistica sono gestiti da una manciata
di imprese attive nei settori della vendita e della commercializzazione
di prodotti ittici, dominate dal gruppo SIF e dalla IFPC (Icelandic
Freezing Plants Corporation plc). Si tratta delle maggiori società
di esportazione dell'Islanda, entrambe con sede nei pressi di
Reykjavik e con proventi che si aggirano attorno ai 600.000 dollari
USA (per la SIF) ed ai 550.000 dollari USA (per la IFPC) nel 2001.
La SIF e la IFPC effettuano ampie operazioni di vendita e marketing,
in termini sia di gamma di prodotto sia di copertura geografica.
Tutte e due commercializzano globalmente prodotti ittici con i
propri marchi, così come con le etichette dei dettaglianti
e di altri clienti privati.
Il ruolo principale di queste società è quello
di procurarsi il pesce dai produttori per conto dei clienti stranieri,
di modo che essi alleviano i produttori stessi dell'onere di vendere
e commercializzare. Tuttavia, essi differiscono quanto al tipo
di prodotto in cui sono specializzati. La IFPC si concentra per
lo più sul pesce surgelato, mentre la SIF vende e commercializza
anche notevoli quantitativi di filetti di pesce fresco, così
come prodotti secchi e salati. Tra questi ultimi vi sono il merluzzo
salato (il baccalà popolare in Spagna, Portogallo ed altri
paesi del Mediterraneo), lo stoccafisso e le teste di pesce.
Entrambe le società gestiscono i propri impianti per la
produzione di pesce in un certo numero di paesi attraverso reti
di società consociate, ma più per la produzione
a valore aggiunto che per quella primaria. Gli impianti si procurano
la materia prima (pesce fresco o surgelato) in Islanda ed altri
paesi, di modo che sia le vendite che le operazioni di procacciamento
avvengono a livello globale. Gli impianti trattano ed imballano
le materie prime in prodotti diffusi presso i singoli mercati,
quali il pesce impanato, i bastoncini di pesce ed altri prodotti
confezionati sotto forma di filetti.
Dato che la SIF e la IFPC gestiscono le operazioni globali di
trasporto marittimo e logistica per i produttori, i destinatari
effettuano ordinazioni per l'acquisto del pesce direttamente ai
produttori e la SIF e la IFPC ricevono copia di tali ordinazioni.
La IFPC gestisce la logistica, le ordinazioni ed altri servizi
in Islanda per i propri clienti mediante una società consociata
dedicata, la IFPC Services. La divisione informatica della società
gestisce un proprio sistema di ordinazioni basato su web, denominato
eServices.
Kristjan Hjaltason, direttore generale della IFPC Services, riassume
le operazioni della società: "Abbiamo un contratto
con la Eimskip per conto dell'intero gruppo. Riceviamo tutte le
ordinazioni dei nostri clienti online per mezzo di eServices.
Comunichiamo su Internet con la Eimskip, i clienti ed i produttori
ed organizziamo il trasporto alla volta dei magazzini a bassa
temperatura ovvero degli utenti finali d'oltremare. Disponiamo
altresì di un dipartimento che si prende cura della certificazione
della qualità, nonché di un'altra divisione che
invia materiali d'imballaggio (scatole di cartone e sacchi di
plastica, per lo più realizzati in Islanda) ai produttori
nazionali e stranieri".
La IFPC ha un contratto con la Samskip per le spedizioni di questi
materiali da imballaggio, per mezzo di diversi servizi di linea
europei del vettore, tra cui quelli alla volta della Norvegia
occidentale, che è la casa di diversi produttori.
Tuttavia, la Eimskip viene utilizzata per la maggior parte delle
spedizioni di pesce. Precisa Hjaltason: "Da lungo tempo abbiamo
un contratto con la Eimskip. Sono bravi e soddisfano le nostre
esigenze molto bene. Noi abbiamo bisogno di un sacco di trasporti
tutte le settimane e loro sono affidabili. Ci serviamo dei servizi
costieri della Eimskip, dato che prendiamo la merce in tutta l'Islanda.
I produttori possono utilizzare questo servizio per consegnare
le proprie spedizioni LCL ad un porto vicino, dove si possono
caricare i containers. Le consegne in esportazione vengono poi
consolidate a Reykjavik, ed alcune di loro vengono messe nel magazzino
a bassa temperatura della Eimskip prima di essere avviate oltremare".
Oltre il 90% dei volumi in esportazione della IFPC viene movimentato
per mezzo di contenitori alla volta degli Stati Uniti, mediante
il servizio nord-americano della Eimskip. Il marchio "Icelandic"
della IFPC è predominante nel mercato continentale dei
prodotti ittici surgelati. Anche l'Asia è un importante
mercato d'importazione per la società (per lo più
Cina, Giappone, Sud Corea e Taiwan). Hjaltason ha riassunto così
le operazioni asiatiche: "La Eimskip porta i containers vuoti
di vettori globali a Reykjavik, tra cui quelli di Maersk Sealand,
P&O Nedlloyd e K Line, laddove vengono caricati con il pesce
e non sono più aperti sino a quando non raggiungono la
loro destinazione finale in Asia. La Eimskip provvede al trasbordo
dei containers sui servizi dei vettori globali ad Amburgo".
Per le spedizioni in esportazione alla volta di tutte le destinazioni,
una parte del pesce surgelato e trattato a bordo viene trasferita
direttamente dai pescherecci ai contenitori refrigerati presso
il porto di Reykjavik, piuttosto che essere prima messa nel magazzino
a bassa temperatura della Eimskip. Questo è un importante
vantaggio per i clienti del produttore, dal momento che assicura
una sponda notevolmente più veloce ai tempi di viaggio
sino a destinazione.
D'altro canto, la SIF, che effettua operazioni in 15 paesi, si
serve sia della Eimskip che della Samskip per le proprie spedizioni
d'oltremare. A differenza della IFPC, la più grande operazione
di trattamento della SIF avviene in Francia, dove la società
gestisce quattro impianti, che impiegano quasi 1.000 di suoi 1.700
addetti. Le consegne di pesce surgelato dall'Islanda e da altri
paesi produttori europei (quale la Norvegia) vengono trasportate
dalla Samskip a Rotterdam od a Cuxhaven, da dove poi sono trasportate
via strada in Francia. La Samskip gestisce le spedizioni su base
da porta a porta.
Come la IFPC, anche la SIF gestisce un importante impianto negli
Stati Uniti, nei pressi del porto della Virginia. Ci si serve
della Eimskip per le esportazioni alla volta di questa infrastruttura,
poiché il vettore recentemente ha aggiunto Newport News
al proprio servizio nord-americano.
I tipi di produzione di pesce in cui la SIF è impegnata
sono molto diversi rispetto a quelli della IFPC, come già
detto, di modo che le esigenze di trasporto marittimo variano
di conseguenza. Ad esempio, la società importa materiali
da imballaggio e sale, quest'ultimo dalla Spagna, per la produzione
di pesce salato, il solo trattamento di pesce eseguito dalla SIF
presso la propria sede di Hafnarfjordur.
Le 55.000 tonnellate di pesce che la SIF si aspetta di spedire
quest'anno comprendono esportazioni di teste di pesce secco dall'Islanda
alla Nigeria. La Eimskip le trasporta in containers high-cube
da 40 piedi (ciascuno di loro contiene 600 balle da 30 kg, con
200 teste di pesce per ciascuna balla) alla volta di Amburgo,
da dove vengono spedite a Lagos dalla OT Africa Line. Poiché
oltre l'80% dell'umidità viene rimossa dalle teste di pesce
presso speciali impianti di essiccazione prima della spedizione,
per questo trasporto si possono utilizzare contenitori per carichi
secchi.
Le esportazioni della SIF comprendono anche 15.000 tonnellate
di aringhe e capelin surgelati spediti dalla Norvegia e dall'Islanda
alla regione baltica (i porti di Klaipeda e Stettino). A causa
dei volumi assai elevati di queste specie spediti, la società
noleggia navi rinfusiere, ciascuna delle quali è in grado
di trasportare dalle 800 alle 1.000 tonnellate di pesce. Per questi
noleggi, la SIF stipula contratti con la Eimskip o la Samskip
oppure direttamente con operatori russi e norvegesi.
Michael Sightorsson, direttore della logistica alla SIF, scende
nei dettagli: "Al momento, paghiamo 75 dollari USA a tonnellata.
Dato che il trasporto merci costituisce un'alta percentuale dei
nostri margini, ottenere la tariffa più economica è
molto importante per noi, così come la disponibilità
delle attrezzature. Su alcuni noleggi, abbiamo l'opportunità
di trasportare piccoli volumi di carichi di altri caricatori,
oltre ai nostri". Ciò, oltre alla miriade di altre
opportunità che l'industria della pesca islandese procura
ai produttori, ai venditori ed altresì ai fornitori di
trasporto.
(da: Containerisation International, ottobre 2002)
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