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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS | ANNO XXII - Numero 5/2004 - MAGGIO 2004 |
Industria
Le forze di mercato delle gru portuali mobili
Le MHCs (gru portuali mobili) offrono una formidabile versatilità in termini di tipi di carico che possono essere movimentati ed il fattore "mobilità" garantisce un vasto raggio d'azione in termini di localizzazione da cui esse operano.
In pochissimi minuti, una MHC può essere spostata dalla movimentazione di una portacontainers alla lavorazione di una rinfusiera. La sostituzione di un braccio per containers con una benna da rinfuse è rapida e semplice. Guido Prignacca, dirigente manager MHC alla Fantuzzi Reggiane, la definisce "la capacità dell'attacca e via", poiché vi è tutta una serie di agganci per la movimentazione di cui una MHC è dotata per la movimentazione di carichi generici, carichi alla rinfusa e containers.
L'Europa ancora domina le località di destinazione delle MHC, sebbene nel 2003 complessivamente 56 gru siano state consegnate a porti non europei, rispetto ai 44 del 2002. L'Italia è il maggiore mercato singolo per le MHCs in Europa con 23 consegne nel 2003, tra cui 14 dalla Fantuzzi Reggiane, produttore con sede in Italia. La Spegna ne ha prese nove, di cui sette fornite dalla Liebherr, mentre i porti del Regno Unito hanno costituito la destinazione di 10 MHCs dopo diversi anni di minore attività sul mercato.
La Russia, ed in particolare i porti del Mar Nero, è stata molto attiva sul mercato delle gru avendo ricevuto otto unità dalla Gottwald e tutti i produttori considerano quest'area come un potenziale di buona crescita. La Liebherr è attiva in Iran da diversi anni e nove MHCs sono state consegnate all'Organizzazione Porti e Trasporto Marittimo dell'Iran portando a 20 il totale che la Liebherr ha consegnato loro a partire dal 1994.
La Gottwald ha fatto passi da gigante nel mercato asiatico nel 2003 con 12 gru consegnate a varie località asiatiche. Nel corso del 2003, la Gottwald ha fornito la sua prima MHC in assoluto ad un porto giapponese.
Tutti e tre i produttori considerano l'espansione in direzione est dell'Unione Europea come un fattore destinato a realizzare buone condizioni e potenziale per il mercato delle MHCs. I porti degli stati baltici, il Mar Nero ed i porti fluviali del Danubio sono candidati ideali per le MHCs in ragione della loro grande versatilità di movimentazione dei carichi.
La gamma delle MHCs disponibili va dalle 20 alle 150 tonnellate, con un raggio massimo da 25 a 55 metri. Ciò permette di far fronte alla domanda attuale in modo sufficiente e la versione maggiormente richiesta è quella relativa all'unità da 100 tonnellate e 45-50 metri di raggio.
Quando si acquista una gru, occorre raggiungere un equilibrio tra utilizzazione e costi. Ovviamente, più grande significa più costoso e non c'è alcun senso ad acquistare capacità che sarà usata raramente. Tuttavia, se l'equipaggiamento in questione dovesse durare alcuni anni, allora potrebbe esserci bisogno di un aumento della capacità. Il potenziale di rivendita delle MHCs è buono, a causa della loro natura mobile e del fatto che ci saranno sempre porti compatibili con le MHCs nell'ambito delle principali rotte di traffico mondiali.
Un'altra decisione che dev'essere presa quando si sviluppa una specifica è quella relativa all'adozione di una configurazione a due o a quattro funi. Quella a quattro funi è per lo più utilizzata per le benne meccaniche, mentre per i containers ed i carichi più generici si richiede solo la configurazione a due funi. I produttori generalmente raccomandano l'adozione della versione a quattro funi quando il 60% dell'utilizzazione si riferisce a lavorazioni con benne da rinfusa.
Thomas Bachmann, capo del marketing alla Liebherr-Werk Nenzing in Austria, esprime soddisfazione per l'attuale domanda del mercato ed è contento della linea di tendenza relativa alla penetrazione della propria società nel mercato. Avendo consegnato 48 MHCs nel 2003, egli ravvisa che oltre 50 unità rappresentino un obiettivo ragionevole e conseguibile nel 2004. Si dichiara particolarmente soddisfatto per le complessive 11 gru giganti LHM 500 (da 140 tonnellate e raggio da 51 metri) fornite nel corso dell'anno. Bachmann ritiene che questa unità non sarà la più grande che la Liebherr offrirà in futuro, sebbene non abbia voluto indicare qualsivoglia scaletta dei tempi in ordini ai futuri sviluppi.
Alla Gottwald, il leader del mercato con 64 gru consegnate nel 2003, Peter Klein, capo del marketing, conferma la propria relativa soddisfazione per la domanda e si consola pensando che tutti i principali produttori dispongono della medesima base di costo in euro e che perciò abbiano dovuto soffrire allo stesso modo rispetto alla debolezza del dollaro USA. Il mercato russo della Gottwald è stato in gran parte rappresentato da gru a portale, una versione su rotaia della MHC sviluppata dalla Gottwald. Le gru a portale sono virtualmente identiche ad una MHC standard per quel che attiene all'anello ruotante, ma il fatto di essere montate su rotaia sta a significare che esse sono perfettamente adatte alle situazioni in cui lo spazio è ristretto. Sin dalla loro introduzione nel 1998, le gru a portale sono divenute una parte importante del portafoglio della Gottwald, tanto che nel 2003 hanno costituito quasi il 15% delle vendite.
La Fantuzzi Reggiane ha venduto 33 MHCs nel 2003 e Prignacca afferma che si tratta più o meno della piena capacità ottenibile dall'attuale impianto italiano di Reggio Emilia. Sono in fase di attuazione i piani, con cantieri aperti, per un ampliamento della capacità produttiva di MHCs a Monfalcone, nei pressi di Trieste. L'espansione entrerà in funzione nel 2006, portando la capacità annua della Fantuzzi Reggiane sino a 50 gru o addirittura oltre.
Prignacca esprime la propria fiducia nel mercato complessivo delle MHCs dicendo che 10 anni fa il mercato nel suo complesso era dell'ordine delle 30 gru, mentre adesso viaggia verso le 150. Egli ritiene altresì che la domanda nel suo mercato di casa, quello italiano, possa persistere ed afferma che il punto d'appoggio di cui la Fantuzzi Reggiane dispone in Turchia si rivelerà sempre più vantaggioso.
Un altro sviluppo espansivo della produzione è in atto alla Liebherr, laddove è in costruzione una fabbrica a Rostock, nel nord della Germania, sul Mar Baltico. Bachmann spiega che, alla luce dei piani predisposti, alcune delle MHCs più grandi saranno prodotte presso il nuovo impianto, rendendo così il loro trasporto più facile rispetto a quello dall'Austria, priva di sbocchi al mare ed obbligata a servirsi di gallerie.
(da: CargoSystems, aprile 2004)
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