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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS | ANNO XXIII - Numero 5/2005 - MAGGIO 2005 |
Safety & security
I costi della sicurezza nei porti della Cina meridionale fanno scalpore
I vettori marittimi si sono rifiutati di pagare nuovi sovrapprezzi portuali per la sicurezza che erano stati applicati presso i tre porti di Shenzen a partire dal 1' marzo. Anche gli operatori del terminal Kwai Chung di Hong Kong hanno annunciato un sovrapprezzo simile, da applicarsi a partire dal 1' marzo, che, ancora una volta, i vettori marittimi hanno rifiutato.
L'onere in questione è pari a 6 dollari USA nei porti di Shenzen e 6,40 dollari USA nel porto di Hong Kong per i contenitori pieni, mentre i vuoti e quelli di trasbordo sono esenti.
L'opposizione al sovrapprezzo non è indotta tanto dal suo ammontare, quanto dalla sua mancanza di trasparenza.
Il dirigente di una linea di navigazione che fa capo a Hong Kong ha rivelato a Containerisation International: "Abbiamo già ricevuto fatture da parte dei porti di Shenzen, ma noi non siamo pronti a pagarle e le abbiamo restituite. Lo stesso accadrà quando riceveremo quelle da parte degli operatori di Hong Kong. Si tratta di una questione di sicurezza nazionale e, quindi, riteniamo che sia il governo a dover pagare, magari attraverso l'imposizione fiscale.
Inoltre, abbiamo obiezioni da sollevare in ordine all'ammontare del sovrapprezzo ed anche su questo punto non c'è stata trasparenza. Com'è stata calcolata questa cifra? Non crediamo che i porti prenderanno qualche provvedimento contro di noi per il mancato pagamento, ma quello che avverrà in seguito non è chiaro.
In futuro, probabilmente ci toccherà trasferire il sovrapprezzo sui nostri clienti, ma potremo farlo solamente una volta ottenuta trasparenza al riguardo".
Anche un altro vettore marittimo è recalcitrante nei confronti dei sovrapprezzi ed aggiunge che gli operatori terminalistici dovrebbero semplicemente fatturare direttamente ai caricatori, come attualmente si fa in Europa.
Cai Jiaxiang, presidente dell'Associazione Caricatori della Cina, è d'accordo sul fatto che i vettori marittimi dovrebbero invece trasferire il sovrapprezzo ai propri clienti: "I vettori sono responsabili della sicurezza e perciò i relativi costi non dovrebbero essere sopportati da nessun altro".
(da: Containerisation International, aprile 2005, pag. 23)
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