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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS | ANNO XXIII - Numero 6/2005 - GIUGNO 2005 |
Commercio internazionale
Problemi negli USA per le importazioni dalla Cina
Il governo statunitense sta per decidere se reimporre o meno quote su prodotti tessili e di abbigliamento al fine di proteggere i produttori nazionali nei confronti di un aumento delle meno care importazioni dalla Cina. I produttori nazionali statunitensi temono che quelli cinesi riescano a conseguire un monopolio sul mercato.
"La decisione rappresenta il primo passo nell'ambito di un processo finalizzato a determinare se il mercato statunitense di tali prodotti è distorto e se la Cina stia svolgendo un ruolo in tale opera di distorsione" ha dichiarato il Segretario al Commercio degli Stati Uniti, Carlos Gutierrez.
I produttori tessili statunitensi hanno effettuato pressioni sul governo affinché assumesse dei provvedimenti al riguardo, a seguito dei reclami secondo i quali un flusso di merci cinesi meno care aveva già costretto 14 impianti americani a chiudere quest'anno, comportando il licenziamento di migliaia di lavoratori. I dati ufficiali mostrano come le importazioni di magliette cinesi siano aumentate del 1.258% nel primo trimestre del 2005, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre le spedizioni di pantaloni di cotone sono salite di un'enorme 1.521% nello stesso periodo. Nello scorso mese di gennaio, la Cina si è presa una quota del 35% del mercato complessivo statunitense delle importazioni di prodotti tessili.
Se il governo degli USA dovesse decidere che le importazioni dalla Cina stanno distorcendo il mercato nazionale, avrebbe il potere di reimporre delle quote, limitando la crescita delle spedizioni tessili in varie categorie ad appena il 7,5% all'anno rispetto al livello delle spedizioni nei 12 mesi precedenti. Questa azione sarebbe consentita ai sensi delle condizioni secondo le quali alla Cina era stato consentito di fare il proprio ingresso nella W.T.O. nel 2001.
Attualmente, la Commissione per l'Implementazione degli Accordi Tessili sta dando inizio alle indagini in ordine a tre categorie, vale a dire le magliette di cotone, i pantaloni di cotone e l'intimo di cotone.
Un grosso importatore statunitense di prodotti tessili ha dichiarato: "Abbiamo importato più merci dalla Cina all'inizio dell'anno, ma la minaccia di misure restrittive ha alla fine limitato la crescita ad un livello modesto, approssimativamente il 25% in più rispetto allo scorso anno. In assenza della citata minaccia, la crescita avrebbe avuto un incremento di almeno il 50%".
Il sistema delle quote, se dovesse essere reintrodotto alla fine di quest'anno, pur essendo in grado di proteggere i produttori nazionali, comporterebbe peraltro conseguenze negative sui trasporti in direzione est dei vettori impegnati nel trasporto marittimi transpacifico.
(da: Containerisation International, maggio 2005, pag. 11)
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