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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS | ANNO XXIII - Numero 8/2005 - AGOSTO 2005 |
Trasporto ferroviario
Le ferrovie cinesi alla ricerca di finanziamenti
Zhang Jianping, vice direttore del dipartimento pianificazione del ministero cinese delle ferrovie, ha dichiarato all'inizio di giugno che il ministero ha in programma di bandire una gara relativa a progetti di linee sia merci (contenitori) sia passeggeri che possano produrre profitti.
Il ministero sta altresì lavorando alla riorganizzazione delle società ferroviarie controllate dallo stato, allo scopo di poterle quotare alla fine sul mercato borsistico. Il secondo principale vettore marittimo cinese, la CSCL (China Shipping Container Lines), è già stato deregolamentato in questo modo, mentre la Cosco pare avviata nella medesima direzione.
All'inizio del 2005, il governo cinese ha annunciato l'avvio di una pianificazione finalizzata all'ampliamento degli attuali 74.000 km di ferrovie sino a 100.000 km entro il 2020, progetto, quest'ultimo, che costerà 240 miliardi di dollari USA complessivamente.
Al fine di espandere la rete ferroviaria nazionale sono necessari almeno 12 miliardi di dollari USA all'anno, ma i finanziamenti nazionali - la maggior parte dei quali provengono dal governo - hanno raggiunto negli ultimi anni una media di soli 6,5 miliardi di dollari.
Un'analista rimasta anonima ha rivelato che "la confusa struttura e le riforme del ministero delle ferrovie hanno impedito agli investitori stranieri di entrare nel mercato ferroviario cinese".
Continua poi: "Fino ad ora, il ministero delle ferrovie non è riuscito a specificare i particolari relativi alla proprietà, che sono decisivi per gli stranieri che stanno pensando ad investire. Lo sviluppo delle ferrovie - specialmente in ordine ai servizi containerizzati - è anche estremamente sottosviluppato. Non ci sono servizi merci che raggiungano Shanghai e l'attenzione sembra ancora essere concentrata per lo più sulla movimentazione di rinfuse e materie prime".
(da: Containerisation International, luglio 2005, pag. 11)
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