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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS | ANNO XXIII - Numero 12/2005 - DICEMBRE 2005 |
Porti
I vettori marittimi preoccupati per Yangshan
Alla metà di novembre, era pronta a scattare il 1' dicembre (con un mese di anticipo rispetto ai programmi) la prima fase delle operazioni relative al prestigioso nuovo porto containerizzato di Shanghai, Yangshan. Tuttavia, i vettori marittimi a quella data nutrivano ancora qualche preoccupazione in ordine alla capacità operativa del porto.
Anche se sono contenti del fatto che il nuovo porto risolverà i problemi di pescaggio e congestione attualmente riscontrati presso il Waigaoqiao e lo Shanghai Container Terminal, essi in genere non sono tranquilli riguardo alla movimentazione di complessivamente 16 allacciamenti tra l'Asia e l'Europa.
Una delle principali preoccupazioni restano le prestazioni operative del porto, dal momento che la regione è soggetta a forti venti ed a tifoni. In particolare, potrebbe essere a rischio il ponte Donghai di 32 km che collega Yangshan al continente.
Il presidente della China Shipping Container Lines, Li Kelin, ha dichiarato: "Anche la nebbia ed il mare agitato possono comportare conseguenze sulle capacità operative del porto.
Un'altra preoccupazione deriva dal fatto che la fase uno prevede cinque ormeggi, mentre la fase due ne prevede quattro. Io non penso che ciò sia sufficiente per i traffici Asia/Europa, dal momento che i volumi sono assai cospicui ed i vettori marittimi stanno utilizzando navi da 8.000 TEU. Avranno altresì traffico per il Mediterraneo e le infrastrutture non sono sufficienti a far fronte ai volumi di traffico. Dovremo trasbordare i carichi presso altri porti".
Tuttavia, un portavoce del SIPG (Shanghai International Port Group) ha dichiarato: "Secondo le statistiche, Yangshan dovrebbe essere operativo 339 giorni all'anno. Siamo in grado di accettare lo scarico delle merci a Waogaoqiao e presso la baia di Luchao quando il ponte è chiuso e provvederemo al trasferimento da lì al terminal di Yangshan al fine di rispettare gli orari".
Dominique Lovichi, vice presidente per l'Asia della CMA CGM, aggiunge: "Siamo preoccupati a causa delle condizioni meteorologiche, dal momento che quest'anno ci sono stati finora otto tifoni, ed inoltre, quali piani ci sono per tali evenienze?
Tuttavia, è stata una mossa molto intelligente, quella del SIPG di trasferire tutti i servizi Asia/Europa a Yangshan, perché così tutti quanti giocano allo stesso livello. Peraltro, ci sono lati oscuri che abbiamo bisogno di chiarire prima che avvenga il primo scalo. Ad esempio, possiamo trasportare i carichi mediterranei che carichiamo sul nostro servizio FAL? Su questo, non ci è ancora stata data una risposta".
I costi rappresentano un'altra grossa preoccupazione per i caricatori. Essi dispongono di due metodi per trasferire i propri carichi da Waigaoqiao a Yangshan, che dista circa 53 km. L'autotrasporto costerà 60 dollari USA/20 piedi e 94 dollari USA/40 piedi, mentre il trasporto fluviale via chiatta costerà 44 dollari USA/20 piedi e 72 dollari USA/40 piedi.
Oltre ai costi aggiuntivi, sono state manifestate preoccupazioni circa il fatto che le operazioni fluviali siano davvero pronte, ma una società filiale del SIPG avrà il monopolio sulle tre partenze giornaliere in ciascuna direzione. Le chiatte atte anche al trasporto marittimo avranno una capacità di 300 TEU.
Inoltre, i vettori marittimi dovranno affrontare spese nell'ordine dei 44 dollari USA/20 piedi e 65 dollari USA/40 piedi per il riposizionamento dei containers vuoti da Yangshang a Pudong in relazione alle spedizioni in esportazione, sebbene tale costo molto probabilmente verrà trasferito agli spedizionieri.
C. C. Cheung, amministratore delegato della OOCL per la Cina, ammette: "Ci sono alcuni problemi riguardo ai costi, ma siamo tranquilli dato ciò che il SIPG ha predisposto. Esso ha fatto un buon lavoro ed abbiamo avuto quattro o cinque incontri con loro". La Grand Alliance sta per trasferire due allacciamenti a Yangshan.
Si è saputo che coloro che faranno i primi scali a Yangshan saranno il servizio CEX della New World Alliance, l'allacciamento AEM della Norasia ed il giro PDM della Yang Ming.
Al momento, sebbene la AP Møller-Maersk abbia dichiarato che alla fine acquisterà una quota finanziaria della fase due di Yangshan, restano incerti l'esatta identità degli appaltanti e la ripartizione delle relative quote.
(da: Containerisation International, dicembre 2005, pag. 31)
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