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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS | ANNO XXV - Numero 2/2007 - FEBBRAIO 2007 |
Trasporto marittimo
La Maersk Line razionalizza i propri servizi transatlantici ed effettua non pochi aggiustamenti sul transpacifico
La Maersk Line ha in programma la riduzione della propria capacità nell'ordine del 5-6% nell'ambito dei fiacchi traffici transatlantici, mediante una significativa razionalizzazione dei propri servizi partita nel corso del mese di gennaio.
Gli attuali servizi del vettore TA3 (Newark Shuttle) e TA6 (la parte transatlantica del suo allacciamento pendolare dell'Oceania) sono in fase di sostituzione da parte di un servizio TA3 revisionato.
Esso costituirà un'estensione dell'allacciamento transpacifico TP12, che era stato inaugurato a febbraio del 2006, con 8 navi da 4.635 TEU.
La rotazione dei porti del nuovo allacciamento TA3 sarà Bremerhaven, Felixtowe, Rotterdam, Le Havre, Newark, Charleston, Miami, Los Angeles, Oakland, Los Angeles, Savannah, Charleston, Newark, Bremerhaven, Felixtowe, Rotterdam e Le Havre.
A metà di dicembre, la Maersk non aveva ancora rivelato quante navi in più sarebbero state impiegate nel nuovo servizio, ma si sa che esse saranno più grandi di quelle in servizio nel vecchio TA3.
L'attuale servizio TA3, che impiega 3 navi della Maersk da 2.474 e 2,764 TEU, scala Newark, Felixtowe, Bremerhaven, Rotterdam e Le Havre.
La rimpiazzata parte dell'allacciamento oceanico TA6, sulla quale il vettore impiega 11 navi (10 da 4.112 TEU ed 1 da 4.130 TEU), fa scalo a Filadelfia, Zeebrugge, Tilbury, Bremerhaven, Rotterdam, Charleston, Savannah e Miami.
Questo allacciamento pendolare serve altresì l'Australia, la Nuova Zelanda, Kingston (in Giamaica) e Balboa, a Panama.
Nell'assicurare un collegamento diretto tra i principali porti di carico della Costa Orientale degli Stati Uniti e quelli del Nord Europa, il nuovo TA3 va ad integrare i servizi TA1 (per il quale il vettore noleggia spazi containers sull'allacciamento APX di MOL ed APL) e TA2 della Maersk.
Il porto di Charleston è stato cancellato dal TA2, sulla tratta in direzione est, dal momento che esso è stato inserito nella rivisitata rotazione portuale del TA3.
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Una revisione simile è stata espletata anche nell'ambito del transpacifico, in cui diversi allacciamenti di servizio sono stati annullati ed altri hanno subito aggiustamenti, dato che la compagnia di navigazione ha cercato di bilanciare l'offerta con la domanda, nonché di traguardare i mercati in crescita della regione, con maggiore efficacia.
I mutamenti più significativi sono i seguenti:
- il passaggio del servizio dedicato TP12 (Asia/Costa Orientale USA), attraverso il Canale di Panama, ad operazione pendolare che serve altresì il Nord Europa (vedi sopra);
- l'aggiunta di scali diretti in Thailandia nell'ambito dell'allacciamento TP9;
- la sospensione del TP10, che faceva scalo a Shanghai, Shekou, Hong Kong, Xiamen, Los Angeles ed Oakland ed utilizzava navi della classe da 6.000 TEU;
- la sospensione del TP14; quest'ultimo scalava direttamente Kobe, Nagoya, Yokohama, Oakland e Los Angeles e si serviva di 4 navi dalla capacità di 1.250 TEU.
- Il maggiore rinnovamento ha avuto luogo nell'ambito del servizio TP9, dove la Maersk ha aggiunto scali a Shekou, Xiamen e Laem Chabang in direzione est, nonché a Qingdao, Xingang e Busan in direzione ovest.
Il vettore ha individuato questi mercati come quelli in grado di offrire un notevole potenziale di crescita ed offre un tempo di viaggio assai competitivo di 18 giorni da Laem Chabang e Los Angeles.
Secondo Robert Kledal, vice presidente anziano della Maersk Line, i cambiamenti comporteranno una riduzione del 10%, approssimativamente, degli spazi-containers forniti.
La Maersk sta altresì programmando di aumentare le tariffe di nolo.
Sostiene Kledal: "Le nostre tariffe debbono essere aumentate, al fine di riflettere lo spettacolare incremento dei costi indotti dall'effettuazione dei nostri servizi.
Noi continueremo a sviluppare i nostri servizi, allo scopo di far fronte alle esigenze della clientela, ma avremo bisogno di far sì che ciò possa avvenire con un giusto compenso per noi".
Il piano prevede l'incremento dei prezzi in direzione est di 300 dollari USA/FEU per le spedizioni alla volta della Costa Occidentale e di 500 dollari USA/FEU per i carichi movimentati alla volta dei porti della Costa Orientale del Nordamerica.
Per quanto attiene le destinazioni interne, Kledal afferma che la Maersk potrebbe aumentare le tariffe "su base caso per caso": "Si terrà conto delle specifiche situazioni e la Maersk andrà alla ricerca del pieno compenso per i servizi assicurati".
(da: Containerisation International, gennaio 2007, pag. 14)
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