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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXVI - Numero 9/2008 - SETTEMBRE 2008
Safety & security
Gli operatori stroncano la legge statunitense sulle verifiche
dei contenitori tramite scanner
Le già impopolari "Raccomandazioni per
l'implementazione della legge 2007 della Commissione sull'11
settembre", entrate in vigore nel sistema normativo
statunitense ad agosto del 2007, hanno dovuto affrontare altre
critiche da parte di importanti organizzazioni internazionali del
settore, tra cui la CBP (Dogane e Protezione Frontiere) degli Stati
Uniti.
La legge richiede la verifica tramite scanner di tutti i
contenitori diretti negli Stati Uniti entro il 2012 ed il governo
statunitense ha già ricevuto espressioni di seria
preoccupazione da parte di enti ed organismi di una trentina di
paesi, che l'hanno definita inattuabile.
Nello scorso mese di giugno, anche il vice commissario della CBP
Jayson Ahern ha reso una testimonianza in questo senso dinanzi alla
sottocommissione per il commercio del governo degli Stati Uniti,
presieduta dal senatore democratico del New Jersey Frank Lautenberg,
uno dei sostenitori originari del disegno di legge sulla verifica
tramite scanner dei contenitori.
Ahern ha affermato che il governo statunitense non sarebbe stato
in grado di rispettare il termine del 2012 e ha ammonito che
un'accurata verifica mediante scanning di 11,5 milioni di
contenitori diretti negli USA ogni anno "non è possibile
con la tecnologia attualmente disponibile" e che "non
sarebbe un saggio investimento dei dollari dei contribuenti".
Tali affermazioni fanno seguito alla valutazione dei primi
test-pilota condotti in collaborazione con operatori di terminal
contenitori presso il porto britannico di Southampton ed i porti di
Puerto Cortes, in Honduras, e Port Qasim, in Pakistan.
Si dice che il costo di questi collaudi per il governo
statunitense, che hanno comportato la verifica tramite scanner di
quasi 52.000 container da ottobre 2007 a febbraio 2008, sia stato di
60 milioni di dollari USA.
Ahern ha aggiunto che deve ancora essere sviluppato un software
affidabile, in grado di leggere gli scanning di raggi x e radiazioni
con accuratezza tale da renderli efficaci.
Anche la WCO (Organizzazione Mondiale delle Dogane) è
critica nei confronti della legge, sulla base di uno studio
intrapreso al riguardo dall'Università di Le Havre in
Francia.
Pur dichiarando che la richiesta tecnologia potrebbe essere
disponibile per il 2012, esso ha sottolineato due principali
problematiche: 1) le difficoltà tecniche ed organizzative
della verifica tramite scanner del 100% delle unità; 2) la
questione della reciprocità di questa procedura per i
contenitori che partono dagli Stati Uniti.
Afferma la WCO: "Il costo delle infrastrutture e delle
attrezzature, la gestione del rischio portuale, l'assunzione e
l'addestramento del personale, la capacità di monitorare,
interpretare e valutare ogni immagine tempestivamente, sono solo
alcuni dei settori identificati dallo studio come problematici.
A causa di questi complessi fattori, l'efficacia
dell'applicazione di questo approccio opprimente per assicurare la
sicurezza delle spedizioni è discutibile". (da:
Containerisation International, agosto 2008, pag. 11)
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