Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXVI - Numero 12/2008 - DICEMBRE 2008
Trasporto fluviale
Gli operatori fluviali del Benelux alla ricerca di nuove
quote di mercato
Gli operatori di chiatte nel Benelux hanno buone ragioni per
essere cinici.
Malgrado le belle parole di importatori ed esportatori circa la
necessità di ripulire l'ambiente, la modalità di
trasporto più sensibile all'ambiente di tutte deve ancora
incrementare la propria quota di mercato.
Ciò non è cambiato dal 2002 e le società di
trasporto fluviale su chiatte devono lottare per ogni euro
guadagnato.
Secondo il Porto di Rotterdam, la quota di mercato di tutto il
proprio hinterland della navigazione interna è persino
diminuita dal 32% al 30% fra il 2002 ed il 2007, e la differenza è
andata a vantaggio delle ferrovie.
D'altro canto, il trasporto stradale ha mantenuto la propria
posizione dominante con una quota di approssimativamente il 59%, a
dispetto dei costi del carburante molto più alti e
dell'aumento della congestione sulle autostrade.
Minco van Heezen, portavoce del Porto di Rotterdam, commenta:
"Queste sono cifre assai semplicistiche che non tengono conto
della distanza percorsa.
Ad esempio, la strada fa segnare ottimi punteggi sui viaggi
brevi, mentre la ferrovia ed il trasporto fluviale normalmente si
comportano meglio della strada laddove è richiesto più
di un giorno di viaggio.
Inoltre, la quota di mercato della chiatta è, senza
dubbio, già molto alta, di modo che ci si dovrebbero
aspettare miglioramenti solo marginali".
Potrà anche essere così, ma l'urgenza di ripulire
l'ambiente costituisce un fenomeno relativamente nuovo che dovrebbe,
ormai, portare ad una modifica dell'equazione modale a favore delle
chiatte in misura assai più significativa.
Un operatore fluviale di chiatte che ha chiesto di restare
anonimo per ovvie ragioni si lamenta: "Alla fine della
questione, l'equazione resta ancora la stessa: o tagliamo le nostre
tariffe al minimo, oppure perdiamo il lavoro.
I caricatori dicono di voler fare di più, ma il prezzo
ancora governa tutto ciò che essi fanno.
Ma la cosa peggiore è che essi si aspettano che noi siamo
più verdi".
In gioco, c'è un sacco di traffico.
Secondo il Porto di Rotterdam, i terminal fluviali tedeschi,
svizzeri e francesi hanno movimentato circa sei milioni di TEU da e
per Amsterdam, Rotterdam ed Anversa lo scorso anno, un terzo dei
quali trasportati su chiatta.
Tuttavia, la crescita è stata appena del 4%, rispetto al
12% in relazione all'intero porto, sino a 10,8 milioni di TEU.
Dei 2 milioni di TEU movimentati su chiatta, circa 1,8 milioni
sono passati attraverso Rotterdam.
Come mostra la tabella 1, i terminal fluviali e sui canali nei
Paesi Bassi da soli hanno incrementato i propri traffici su chiatta
di un più impressionante 18% sino a circa 485.500 TEU.
C'è una più tangibile speranza all'orizzonte per i
servizi fluviali rispetto a quella di dover solo aumentare la
consapevolezza ambientale.
Lo scorso mese ha visto l'inaugurazione della prima fase del
terminal allo stato dell'arte DBF (Delta Barge Feeder) a Rotterdam.
Situato all'estremità del terminal Delta, esso promette
bene quanto all'affidabilità del servizio, dal momento che il
nuovo amministratore delegato della Rhinecontainer, Matthieu van
Roermund, dichiara entusiasticamente: "Fino adesso, tutti gli
operatori di chiatte si sono dovuti arrabattare per ottenere un
ormeggio in tempo, a dispetto della necessità di osservare
orari rigorosi.
Tabella 1: Prestazioni dei terminal
fluviali nei Paesi Bassi nel 2007 (TEU)
Terminal
TEU
Cambiamento %
Tilburg
51.000
27,2
Waalwijk
21.500
33,5
Wanssum
95.000
35,7
Den Bosch
120.000
14,3
Nimega
88.000
8,6
Hengelo
100.000
11,1
Totale
485.500
18,0
Fonte: Porto di Rotterdam
Alle navi a lungo e corto raggio marittimo normalmente è
stata data priorità, il che significa che abbiamo dovuto
perdere del tempo in attesa di attraccare altrove in porto.
Poiché i servizi su chiatta sono già lenti di per
sé, questo non ci ha semplificato la cattura di quote di
mercato dal trasporto ferroviario e stradale.
Il DFB dovrebbe mettere i nostri battelli in grado di attraccare
molto più facilmente, migliorando pertanto in modo notevole
l'affidabilità dei nostri orari".
Theo van Zijll, dirigente delle operazioni fluviali e di
raccordo dello ECT, precisa: "Fino adesso, eravamo in grado
solamente di lavorare 7.000 movimentazioni di chiatte alla settimana
a Hartlehaven, situato all'altro capo del terminal Delta.
Ulteriori 7.000 movimentazioni alla settimana sono state
lavorate presso gli ormeggi per navi a lungo raggio, unitamente a
tutto il nostro traffico marittimo a corto raggio.
Nella sua prima fase, il DBF dovrebbe essere in grado di
lavorare almeno 300.000 movimentazioni alla settimana.
Inoltre, poiché la nuova infrastruttura dispone di un
sacco di spazio sulle banchine, per la prima volta possiamo
preparare i carichi prima dell'arrivo dei battelli, accelerando
perciò ulteriormente il flusso di tali traffici".
Johannes Stelten, amministratore delegato del DeTeCe, il
maggiore terminal contenitori di Duisburg, situato sul fiume Reno,
al confine tedesco, fa notare: "Al momento attuale, noi
assicuriamo un solo servizio di chiatte giornaliero da e per
Rotterdam, che viene effettuato in collaborazione con la H&S
Container Lines e la Rhinecontainer, sebbene poi molti altri se ne
servano.
Tabella 2: Risultati nel 2007 di
alcuni terminal fluviali sul Reno (TEU)
Terminal
TEU (con chiatte)
Duisburg
370.000
Neuss/Düsseldorf
147.700
Strasburgo
79.800
Worth
176.600
Mannheim
108.100
Basilea
104.400
Karlsruhe
38.500
Coblenza
51.000
Fonte: Porto di Rotterdam
Facendo in modo che la capacità del DBF venga ripartita
ragionevolmente fra le navi di cabotaggio marittimo e le chiatte,
dovremmo presto essere in grado di raddoppiare la nostra frequenza,
di modo che osserveremo la situazione attentamente".
Heinrich Kerstgens, amministratore delegato della Contargo, un
altro importante fornitore di servizi su chiatta con sede a
Rotterdam, è stato più cinico in merito all'apertura
del DFB.
"Noi non ci aspettiamo miglioramenti di rilievo.
Gran parte della capacità aggiuntiva del terminal sarà
probabilmente assorbita dalla naturale crescita dei carichi"
afferma.
"Noi, inoltre, sospettiamo che alle navi da cabotaggio
marittimo verrà data priorità rispetto alle chiatte,
di modo che si potrà sperimentare solamente un piccolo
miglioramento".
Un più tangibile vantaggio per i servizi su chiatta sarà
costituito dai lavori stradali in programma per l'autostrada A15 che
collega i principali terminal contenitori di Rotterdam a Maasvlakte,
tra cui il Delta, con il loro hinterland, con inizio nel 2010.
Poco è stato ancora reso noto circa le probabili
interruzioni che ciò probabilmente causerà, ma un sito
di 15 ettari nel villaggio di Alblasserdam, situato a 10 km ad est
di Rotterdam, è già stato destinato alla realizzazione
di un nuovo centro di trasferimento dei contenitori, dal quale ed
alla volta del quale i contenitori possono essere trasportati su
chiatte-navetta.
Ci si aspetta che quattro chiatte al giorno effettuino
operazioni sulla rotta da 50 km.
I sostenitori dell'idea argomentano che i costi aggiuntivi di
questo trasporto saranno più che compensati dal tempo
risparmiato rispetto al caso che si fosse continuato ad utilizzare i
camion.
Non tutti, peraltro, sono d'accordo.
Kerstgens della Contargo ribatte: "L'affidabilità
sarà il fattore decisivo.
La A15 resterà un collo di bottiglia per lungo tempo, se
non per sempre.
I ritardi, però, là vengono misurati in ore, e non
in giorni, come accade alle chiatte (fino all'apertura del DFB)".
Tenendo presente questo, alcuni operatori di chiatte
recentemente hanno sviluppato servizi ferroviari quale soluzione di
compromesso per i caricatori che richiedono tempi di viaggio in
giornata in luogo dei tempi di viaggio di tre, quattro e persino
cinque giorni che i percorsi su chiatta richiedono.
Afferma Kerstgens: "La Contargo metterà molta più
enfasi sul trasporto ferroviario in futuro.
A causa dell'apertura del sistema ferroviario europeo e della
liberalizzazione dei mercati ferroviari dal 2006, è
disponibile un numero sempre maggiore di servizi ferroviari ad alta
qualità.
I motori multisistemici consentono soluzioni integrate fra gli
scali marittimi ed i terminal dell'hinterland senza bisogno di
cambiare treno al confine.
Unitamente ai nostri potenti e completamente trimodali terminal,
il rafforzamento della modalità di trasporto ferroviaria ci
renderà altresì meno vulnerabili ad inconvenienti
quali gli intasamenti e le condizioni di acqua bassa".
In relazione ai vantaggi ambientali di questa operazione, Werner
Namnick, un responsabile delle vendite della Contargo, ha aggiunto:
"Combinando in modo appropriato le modalità
trasportistiche delle chiatte fluviali, della ferrovia e
dell'autotrasporto, siamo in grado di coordinare le date richieste
dai nostri clienti per la consegna nell'ambito dei parametri
ecologici ed economici stabiliti.
Sembra quasi troppo bello per essere vero, ma di solito sono
proprio le opzioni di trasporto meno costose ad essere quelle più
sensibili all'ambiente".
Conclude Namnick: "Un esempio pratico, che coinvolge 3
contenitori da 40 piedi carichi di macchinari in viaggio da
Heidelberg in Germania a Hong Kong via Rotterdam, dimostra come
potrebbero apparire i costi a seconda di condizioni diverse.
Il peso lordo per contenitore è di 19 tonnellate,
corrispondenti ad un carico netto di 15 tonnellate.
Scenario 1
Il trasporto dev'essere molto veloce.
Ci sono solo 24 ore fra i cancelli della fabbrica ed il
tempo-limite di arrivo presso la nave che deve prendere il mare.
Solo camion: tre camion a lungo raggio raccolgono ciascuno un
contenitore vuoto da 40 piedi, lo portano in fabbrica a Heidelberg e
lo trasportano carico a Rotterdam.
Costo totale: approssimativamente 2.100 euro per tre
contenitori; emissioni di CO2 per questa opzione:
approssimativamente 1.460 kg.
Scenario 2
Ci sono due giorni fra i cancelli della fabbrica ed il
tempo-limite di arrivo presso la nave.
Combinazione ferroviaria: tre camion di terminal locali portano
ciascuno un contenitore vuoto da 40 piedi sulla breve distanza da
Ludwigshaven alla fabbrica di Heidelberg e lo riportano carico al
terminal di Ludwigshafen.
Da lì, il contenitore viaggia in ferrovia alla volta di
Rotterdam.
Costo totale: approssimativamente 1.800 euro per tre
contenitori, emissioni di CO2 per questa opzione:
approssimativamente 775 kg.
Scenario 3
Ci sono quattro giorni fra i cancelli della fabbrica ed il
tempo-limite di arrivo presso la nave.
Combinazione chiatta: tre camion di terminal locali portano
ciascuno un contenitore vuoto da 40 piedi sulla breve distanza da
Ludwigshaven alla fabbrica di Heidelberg e lo riportano carico al
terminal di Ludwigshafen.
Da lì, il contenitore viaggia su chiatta alla volta di
Rotterdam.
Costo totale: approssimativamente 1.560 euro per tre
contenitori, emissioni di CO2 per questa opzione:
approssimativamente 620 kg.
"Le cifre qui riportate sono arrotondate e si basano su
prezzi e sovrapprezzi per il mese di luglio 2008" afferma
Namnick.
I potenziali risparmi in termini di energia e costi sono ovvii,
persino in situazioni in cui i caricatori non hanno accesso diretto
alle idrovie.
Conclude Kerstgens: "Tutti noi condividiamo la
responsabilità per il futuro del nostro pianeta.
Anche i caricatori sono di questa opinione ed in misura sempre
maggiore richiedono informazioni circa i valori delle emissioni di
CO2 delle varie modalità di trasporto.
"Ogniqualvolta gli orari ce lo consentono, preferiremmo
suggerire l'uso delle chiatte in una combinazione modale.
Si tratta di una soluzione che paga, ed è quella ottimale
dal punto di vista della protezione del clima". (da:
Containerisation International, novembre 2009, pagg. 79-81)
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