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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXVII - Numero 1/2009 - GENNAIO 2009
Legislazione
Continua la disputa sulle linee-guida in materia di esenzioni
per settore
La bozza di linee-guida recentemente pubblicata dalla
Commissione Europea sulla futura regolamentazione delle esenzioni
per settore inerente ai consorzi è, potenzialmente, un altro
colpo per i vettori marittimi, essendo giunta, come ha fatto, subito
dopo l'abolizione delle conferenze di linea nei traffici europei a
partire dalla mezzanotte del 17 ottobre 2008.
Chris Bourne, direttore esecutivo della ELAA (European Liner
Affairs Association) è infuriato.
In primo luogo, gli suscita preoccupazioni il piano della
commissione finalizzato ad aggregare le quote di mercato delle
alleanze o dei singoli vettori che interconnettono gli accordi.
Bourne sostiene che ciò avrebbe gravi implicazioni per
diversi traffici, quali quelli dall'Asia meridionale all'Europa e
l'Estremo Oriente/Mar Nero/Mediterraneo orientale, laddove vi sono
reti di collegamenti fra i consorzi che coprono grosse porzioni dei
mercati.
La ELAA, ad esempio, aveva in origine chiesto alla Commissione
Europea di eliminare il limite del 35% alla quota di mercato dei
consorzi, affermando che ciò sarebbe stato nell'assoluto
interesse dei caricatori, dal momento che gli slot avrebbero potuto
essere scambiati più liberamente.
Tuttavia, nel corso di una presentazione al 14° incontro
annuale dell'Organizzazione Europea di Diritto Marittimo, svoltasi a
Copenhagen alla metà di ottobre, Oliver Guersent, direttore
facente funzioni responsabile dei trasporti, delle poste e di altri
servizi alla Direzione Generale per la concorrenza, aveva
apertamente respinto tali richieste.
Egli infatti ha dichiarato: "I vettori marittimi non
dovrebbero aspettarsi di avere un'immunità automatica
rispetto alle regole europee sulla concorrenza in relazione agli
accordi di cooperazione che eccedono la soglia del 30%.
Questo è il livello stabilito in una bozza di regolamento
dei consorzi che sostituirà l'attuale serie di regole nel
2010".
L'attuale Regolamento 823/2000 è in corso di emendamento
da parte della Commissione Europea al fine di eliminare ogni
riferimento al Regolamento 4056/86 che conteneva l'esenzione per
settore per le conferenze di linea.
Questa normativa è stata abrogata alla mezzanotte del 17
ottobre scorso.
La norma consentiva altresì una quota di mercato del 30%
per le alleanze operative fra membri delle conferenze, ma anche una
più elevata soglia del 35% per gli accordi fra operatori non
appartenenti a conferenze.
Anche il Regolamento 823/2000 non era stato toccato per quel che
attiene le quote di mercato aggregate nel caso di accordi fra
consorzi, un elemento oggetto di notevoli dispute presso la ELAA.
Nel complesso, Guersent ha accennato che il principale scopo di
Bruxelles consiste nel conseguimento di una maggiore convergenza fra
il trasporto marittimo di contenitori ed altre industrie nell'ambito
dell'Unione Europea; il limite del 30% rappresenta un'iniziativa in
quella direzione.
Ciononostante, un consorzio che abbia una quota di mercato
superiore a quel livello non sarà automaticamente illegale,
suggerisce Guersent, dato che le linee appartenenti al consorzio
potranno adattare autonomamente l'operazione per determinare se la
concorrenza è da limitare.
Pur essendo del parere che "Bruxelles potrebbe essere
pronta a considerare con maggiore indulgenza i semplici accordi di
acquisto di slot che non costituiscano una completa aggregazione",
egli ha avvisato che "ciò che i consorzi di linea non
dovrebbero aspettarsi è la certezza della legalità in
ogni caso, dal momento che un'esenzione per settore può
concedere l'immunità solamente per situazioni ben definite.
Occorrerebbe rammentare che il trasporto marittimo di
contenitori già usufruisce di un trattamento di settore
preferenziale, mentre gli accordi di cooperazione nella maggior
parte degli altri settori industriali sono limitati ad una quota di
mercato del 20".
Ha proseguito Guersent: "Lo scopo della concessione in
questione era quello di assicurare una certezza di legalità
ad alcune forme di accordo fra linee containerizzate che non possano
essere considerate anticoncorrenziali.
Tale certezza può essere garantita solamente nelle
situazioni in cui vi sia la sicurezza di poter presumere che non
possa sorgere alcun problema di concorrenza.
Peraltro, riguardo a certi accordi di interconnessione che
abbiano una quota di mercato combinata fino all'80%, la commissione
non è disposta a dare carta bianca in tali situazioni".
Guersent ha poi espresso la propria sorpresa in ordine al fatto
che la ELAA abbia trovato da dire circa il periodo di transizione di
36 mesi per i consorzi ad alta integrazione che viene specificato
nella bozza di regolamento e che non è cambiato rispetto
all'attuale disposizione, notando come "nessuno si sia mai
lamentato con noi" rispetto al fatto che esso fosse adeguato o
meno.
Bourne, peraltro, desiderava che il periodo fosse notevolmente
più lungo: 10 anni, sostenendo che ciò avrebbe
supportato gli investimenti in tonnellaggio, sistemi eccetera, i
quali tutti sarebbero stati di "vantaggio durevole" per i
clienti dei vettori.
Anche se lo ESC (European Shippers Council) in genere vede
favorevolmente le alleanze di linea, citando la loro capacità
di offrire ai caricatori ed ai consegnatari migliori frequenze di
partenza, una più ampia copertura dei porti eccetera, la
chiamata a raccolta da parte di Bourne per portarlo dalla parte
della ELAA allo scopo di contrastare le nuove regole sulle esenzioni
per settore si è dimostrata un po' scialba.
In effetti, lo ESC sta ora effettuando pressioni sulla
Commissione Europea affinché non rinnovi la normativa sulle
esenzioni per il settore dei consorzi quando essa cesserà di
essere in vigore nel 2010.
In una lettera a Bruxelles, ad esempio, lo ESC ha scritto: "I
consorzi dovrebbero assicurare di non violare le regole sulla
concorrenza dell'Unione Europea mediante l'auto-valutazione".
Tuttavia, la Commissione Europea parrebbe intenzionata a
rinnovare l'attuale regolamentazione per altri cinque anni, facendo
però capire che essa non potrebbe essere estesa oltre il
2015.
Sta adesso a tutte le parti interessate inviare le proprie
risposte entro e non oltre il 21 novembre 2009.
"Se, durante il periodo di consultazione, verrà
stabilito che la bozza di regolamentazione è inappropriata,
noi prenderemo in considerazione l'ipotesi di apportarvi modifiche"
ha detto Guersent.
Guersent ha inoltre sollevato altre questioni nel corso della
sua presentazione e ha apposto un segnale di allarme sui programmi
della ELAA di compilare e pubblicare i dati relativi ai traffici.
Afferma Guersent: "Le linee-guida pubblicate per il
trasporto marittimo di contenitori, poiché il settore
comincia a lavorare senza un sistema di conferenze al proprio
nucleo, non appoggiano né approvano né danno via
libera allo schema della ELAA sullo scambio di informazioni.
Piuttosto, le linee-guide forniscono solo i principi ed i
fattori pertinenti, mentre la ELAA e suoi membri hanno il compito di
far sì che il sistema si adegui alla normativa" ha
dichiarato.
Anche se per certi versi la cosa ha destato stupore, la recente
decisione della Mitsui OSK Lines di dimettersi dalla ELAA è
indice rivelatore delle preoccupazioni che il settore nutre circa la
legalità dello status di associazione commerciale di
quest'ultima.
Ha infine concluso Guersent: "L'obiettivo, per quanto
attiene i consorzi, è quello di adottare un testo finale ben
prima che l'attuale regolamentazione scada nell'aprile del 2010, in
modo da dare al settore un bel po' di tempo per apportare tutti gli
aggiustamenti necessari ai loro attuali accordi sui consorzi". (da:
Containerisation International, dicembre 2008, pag. 46)
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