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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXI - Numero 30 SETTEMBRE 2013
TRASPORTO AEREO
CRESCE LA RABBIA DEI CARICATORI PER LE MODIFICHE DEI
SOVRAPPREZZI RELATIVI AL PESO DA PARTE DELLE LINEE AEREE
I caricatori hanno sparato un colpo di avvertimento alle linee
aeree, affermando di stare valutando di chiedere alla Direzione per
la Concorrenza della Commissione Europea di indagare sulla recente
ondata di vettori che hanno modificato la metodologia inerente ai
supplementi passando dal sistema del peso reale a quello del peso
addebitabile.
Dopo gli annunci da parte di Emirates, Lufthansa e Korean Air,
la lista dei vettori che hanno apportato cambiamenti alla propria
metodologia è cresciuta includendo Singapore Airlines, Jet
Airways, Asiana ed Air France-KLM.
In conseguenza di tali modifiche, i grandi caricatori, in
particolare nei settori dell'abbigliamento e dell'high-tech in cui
l'80% delle spedizioni sono volumetriche, si trovano a far fronte a
notevoli incrementi dei costi.
Un dettagliante di articoli di moda, che spende 1 milione di
euro alla settimana in trasporto merci aereo, ha affermato che i
suoi costi di trasporto sarebbero aumentati del 25%.
“Quel caricatore si avvia ad avere un serio problema
quando dovrà spiegare al capo perché il budget è
diventato più grande” dichiara Joost van Doesburg,
direttore politiche trasporto merci aereo presso l'ESC (Consiglio
dei Caricatori Europei).
“Le linee aeree non hanno dato ai caricatori l'opportunità
di fare queste modifiche”.
In media, nota van Doesburg, ci si aspetta che i costi per i
caricatori coinvolti in tale vicenda crescano dal 10 al 20%.
Van Doesburg aggiunge che è stato sollevato il sospetto
che un certo numero di linee aeree che hanno effettuato il
cambiamento possano avere provocato una alterazione della
concorrenza.
“Molti caricatori ci stanno chiedendo di adire la
Commissione Europea.
Non sappiamo quello che sta succedendo, ma abbiamo bisogno di
assicurazioni sul fatto che ciò costituisca una concorrenza
leale e che i prezzi vengano determinati dall'offerta e dalla
domanda.
Le linee aeree non sono trasparenti riguardo ai suddetti
cambiamenti”.
Secondo The Antitrust Source, la normativa europea “proibisce
separatamente le cosiddette pratiche concertate, un concetto spesso
ambiguo ma che la Commissione descrive come richiedente qualcosa di
meno di un accordo esplicito.
E le recenti Direttive della Commissione mostrano la volontà
di ampliare il concetto ancora ulteriormente fino a raggiungere le
caratteristiche di una condotta sospetta”.
Tuttavia, la pubblicazione aggiunge: “Le linee-guida
orizzontali riconoscono che le imprese hanno “il diritto di
adattarsi in modo intelligente alla condotta attuale o prevista dei
propri concorrenti”.
Le pratiche concertate illegali, invece, sono limitate ai casi
in cui esista una qualche comunicazione diretta o indiretta fra
concorrenti con potenziale danno per la concorrenza”.
Afferma van Doesburg: “In passato sono state intentate
cause giudiziarie contro le linee aeree e noi non vogliamo che
succeda in futuro; penso che nemmeno le linee aeree lo vogliano”.
Un portavoce della Air France-KLM ha dichiarato: “Stiamo
reagendo all'attuale tendenza dei carichi a diventare sempre più
voluminosi e stiamo anche supportando la nostra ambizione alla
semplificazione”.
Van Doesburg però non è d'accordo con le varie
linee aeree che citano la semplificazione quale motivazione del
cambiamento della metodologia.
“Molti caricatori sanno esattamente come semplificare la
spesa relativa ai carichi aerei: mettere il supplemento sulla
sicurezza nella tariffa tutto compreso”.
Van Doesburg aggiunge che - anche se la Lufthansa aveva difeso
il cambiamento attraverso la diminuzione del supplemento del 10% per
compensare i caricatori - i sovrapprezzi del vettore tedesco sono
stati “comunque più alti di quelli delle altre linee
aeree.
Le linee aeree non avrebbero apportato queste modifiche se non
avessero pensato che ciò gli farebbe ricavare più
soldi”.
Nel contempo, gli integratori stanno tentando di capitalizzare i
crescenti costi per i caricatori volumetrici attraverso la
dimostrazione ai potenziali clienti che i loro costi non sono
necessariamente più alti di quelli del trasporto merci aereo
tradizionale.
“Gli integratori sono stati felici di sentire queste cose
e hanno inviato e-mail ai caricatori per mostrargli che essi possono
competere sui prezzi offrendo nel contempo soluzioni da porta a
porta” ha detto van Doesburg.
“Potrebbe essere una situazione a loro favorevole”.
Van Doesburg ha aggiunto che lo ESC sta cercando di mettere
pressione sugli spedizionieri per contribuire a risolvere il
problema.
“Stiamo sollecitando gli spedizionieri a farsi avanti.
I caricatori non sono convinti del fatto che gli spedizionieri
la ritengano una questione urgente, sebbene alcuni di loro abbiano
detto che cercheranno di evitare di servirsi delle linee aeree che
si basino su supplementi relativi al peso addebitabile”.
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