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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXI - Numero 30 SETTEMBRE 2013
LEGISLAZIONE
LA ITF PREME PER UN'INIZIATIVA SUI PESI DEI CONTAINER
La ITF (Federazione Internazionale dei Lavoratori del Trasporto)
ha pubblicato una nuova dichiarazione allo scopo di evidenziare la
propria posizione nel periodo antecedente la potenzialmente decisiva
riunione DSC/18 dell'IMO iniziata il 16 settembre.
La nuova dichiarazione della ITF fa seguito a quella pubblicata
il 4 settembre scorso dalle altre quattro organizzazioni non
governative (ICS, WCS, BIMCO ed IAPH) che richiedono la pesatura
obbligatoria dei contenitori prima della spedizione.
La ITF afferma di avere effettuato azioni di lobbying per quasi
un decennio allo scopo di far introdurre nei porti un sistema
internazionale obbligatorio di pesatura dei container, in luogo
dell'assegnamento sull'autoregolamentazione da parte dei caricatori.
Nella proposta si dice che dovrebbe esserci una norma
internazionale che richieda la pesatura obbligatoria dei contenitori
carichi, una procedura finalizzata ad accertare la scorretta
dichiarazione dei pesi dei container e che il comandante della nave
sia messo in grado di rifiutare il carico dei contenitori non
dichiarati o dichiarati scorrettamente.
Gli emendamenti al SOLAS sono supportati dai governi degli Stati
Uniti e della Danimarca ed altri paesi e rappresentanti del settore
sono stati sollecitati a dimostrare il loro impegno nei confronti
degli standard di sicurezza del lavoratore e del pubblico mediante
il sostegno alle modifiche al SOLAS.
Paddy Crumlin, presidente della ITF e coordinatore della sua
sezione portuali, ha dichiarato: “Si tratta di una questione
importante per i lavoratori del trasporto di tutto il mondo.
Noi stimiamo che i contenitori di cui sia stato dichiarato un
peso, ma che in realtà sono notevolmente più leggeri o
più pesanti, possano essere nell'ordine del 20% dei carichi.
Ciò presenta un serio rischio per la salute e la
sicurezza personale dei portuali che caricano e scaricano nei porti,
dei marittimi a bordo delle navi mercantili e dei camionisti che
trasportano i container sulle strade.
Peraltro, non si tratta di un argomento che interessa solo i
lavoratori.
Quando un camion si piega in due perché non è in
grado di sopportare il peso di un container, se una nave mercantile
si spezza in due perché è stata sovraccaricata, quando
le attrezzature e le infrastrutture portuali si consumano
prematuramente a causa dei contenitori in sovrappeso, allora esiste
una seria questione per il pubblico, per l'ambiente e per la
compagnie di navigazione.
È tempo che tale questione ottenga le risposte che merita
e noi vogliamo che i governi e gli operatori del settore stiano
dietro agli emendamenti al SOLAS in modo che possa essere fornita -
mediante l'IMO - una risposta appropriata al problema”.
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