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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXI - Numero 30 NOVEMBRE 2013
PORTI
IL PORTO DI LISBONA LAVORA SODO PER DIVENTARE “TRASPARENTE”
IL Porto di Lisbona sta cercando d rendere le operazioni “più
semplici, veloci, efficienti e trasparenti” con investimenti
in un nuovo terminal ed uno “sportello unico nazionale”.
Il porto sta sviluppando un sistema di sportello unico nazionale
elettronico dal 2008 per adeguarsi alla scadenza fissata dalla
Commissione Europea al 1° giugno 2015, quando tutte le
informazioni inerenti le navi che entrano nei/escono dai porti
dell'Unione Europea dovranno essere fornite elettronicamente.
“L'entrata in funzione del sistema è stata un passo
in avanti fondamentale al fine di migliorare la competitività
dei porti portoghesi” dichiara Marina Ferreira, presidente del
consiglio d'amministrazione del Porto di Lisbona.
Lo sportello unico nazionale, già in funzione presso
tutti i porti lusitani, fa sì che il processo correlato allo
sdoganamento delle navi e delle merci sia integrato e visibile per
tutte le autorità.
Anche gli investimenti in nuove tecnologie ed in un nuovo
terminal, che dovrebbe essere ultimato entro il 2020, vengono
effettuati allo scopo di ampliare la capacità del porto e
migliorare la produttività.
Ma il problema principale che il porto di trova ad affrontare è
quello del bilancio.
“Gli investimenti in infrastrutture sono effettuati dalle
autorità portuali che sono indipendenti dal bilancio
pubblico; pertanto, occorre che ce li si possa permettere”
spiega Ferreira.
“Nell'ambito portuale, essere sostenibili ed indipendenti
dallo stato è molto importante.
Se non fossimo indipendenti, saremmo soggetti ad una
supervisione molto rigorosa da parte dell'Unione Europea e della
banca centrale, poiché come paese siamo in una situazione
assai difficile” ha aggiunto.
Le cose sono difficili anche in seguito ad alcuni mesi agitati a
causa degli scioperi dei portuali.
“Abbiamo ancora problemi, ma li stiamo affrontando”
ha detto la Ferreira.
“Il solo porto in cui la situazione è ancora
difficile è Lisbona; tutti gli altri scali si stanno
adeguando alla nuova normativa statale, ma confidiamo che le cose
possano andare meglio in futuro”.
Il porto sta ora portando avanti studi sull'ambiente per il
nuovo terminal al fine di procedere con l'appalto pubblico al più
presto possibile e sta completando l'ultima fase del proprio
sportello unico nazionale allo scopo di rendere le proprie
informazioni elettroniche disponibili per gli altri stati membri.
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