Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
09:17 GMT+2
COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXI - Numero 30 NOVEMBRE 2013
TRASPORTO MARITTIMO
MALGRADO LE “EFFICIENZE DELLA RETE NAVALE” IL
PREZZO DEL CARBURANTE È ANCORA UN FATTORE SCONOSCIUTO PER I
VETTORI
Il successo conseguito dalla Maersk Line nell'ambito della
riduzione dei propri costi unitari nell'ordine di un imponente
importo di 390 dollari USA per unità da 40 piedi nel terzo
trimestre è stata la carta vincente che ha frapposto un mare
di vantaggi in termini di competitività sul mercato fra il
vettore danese ed i suoi rivali.
Ciò è equivalso al 13% della riduzione dei costi
da un anno all'altro a fronte di uno scenario di diminuzione del
12,2% per le tariffe di nolo medie.
“Le efficienze della rete navale” è la frase
preferita dai dirigenti della Maersk e si riferisce principalmente
al consumo di bunker inferiore del 7,8% nel trimestre rispetto allo
stesso periodo del 2012 e, in seconda battuta, al decremento del
17,1% della propria spesa di carburante - da 1,6 a 1,3 miliardi di
dollari USA - che è stata inoltre agevolata da un calo del
10,5% dei prezzi medi del bunker.
L'importanza dei costi del carburante per i conti dei vettori
marittimi non può essere sottostimata: i profitti della
Maersk Line avrebbero potuto essere più che dimezzati se non
fosse stato per questi risparmi.
Infatti, data l'enorme diminuzione delle tariffe di nolo nel
corso dei primi tre mesi del 2013 - ripetuta nelle ultime settimane
del terzo trimestre nei traffici Asia-Europa - è una fortuna
per i vettori che hanno fatto registrare risultati in rosso il fatto
che il carburante bunker sia rimasto a circa 600 dollari USA a
tonnellata per la maggior parte dell'anno.
In diversi mesi del 2012 il prezzo ha raggiunto quasi 700
dollari USA.
Le nuove navi Tripla-E della Maersk hanno bruciato la miseria di
160 tonnellate al giorno in mare - qualcosa come il 30% in meno
rispetto agli attuali cavalli da battaglia da 13.000 TEU impiegati
sull'Asia-Europa - per quanto un'escursione verso l'alto di 100
dollari USA dei prezzi del bunker aggiungerebbe circa 16.000 dollari
USA al giorno ai loro costi operativi.
Tale aumento spalmato sulla flotta di 576 navi della Maersk
diventa un elemento di variabilità in relazione ai profitti.
Nondimeno, per redigere i bilanci, i vettori devono conoscere i
propri costi, in particolare quelli del carburante, che possono
rappresentare il 40-60% dei costi operativi di una nave.
Di qualche conforto per il vettore è la circostanza che
il costo di una tonnellata di IFO 380 reperito a Rotterdam è
ancora al di sotto dello spartiacque dei 600 dollari USA, essendo
attestato a circa 570 dollari, e che si dica - cosa rassicurante per
i vettori - che esso abbia poche inclinazioni a procedere verso
l'alto.
I prezzi del petrolio, tuttavia, sono notoriamente difficili da
prevedere, anche solo tre mesi prima, dal momento che essi sono
ultrasensibili agli shock globali come la crisi siriana, l'Iran,
l'Egitto e la Libia, così come alla percezione della maggiore
o minore domanda dei consumatori.
Un gruppo di esperti in materia di energia rivelerebbe che il
prezzo di un barile di petrolio potrebbe giungere fino a 150 dollari
USA o abbassarsi fino a 80 dollari USA - rispetto al prezzo attuale
di 108 dollari USA per il Brent greggio - a seconda della singola
opinione su offerta e domanda.
Ne segue che i vettori marittimi che stanno redigendo il proprio
bilancio 2014 dovranno partire dal presupposto che i prezzi del
petrolio resteranno stabili.
Avendo inserito i costi del carburante nel bilancio - un costo
sul quale essi hanno poca influenza al di là dell'impiego di
tecniche relative a partenze intelligenze e lenta navigazione - essi
dovranno rivolgere la propria attenzione a fattori da loro
controllabili: la capacità cellulare e l'erosione delle
tariffe di nolo.
Questa volta i vettori devono attaccarsi all'incremento generale
tariffario: è la loro ultima possibilità per evitare
danni irreparabili ai loro bilanci del 2014.
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore