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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXIII - Numero 30 APRILE 2015
TRASPORTO FERROVIARIO
NUOVO STUDIO AVVERTE: “TRASPORTO MERCI FERROVIARIO PIÙ
DEBOLE: LA POLITICA GLI RENDE LA VITA DIFFICILE”
Sebbene l'autotrasporto merci abbia tratto vantaggio dalla
riduzione dei pedaggi per i veicoli pesanti dallo scorso mese di
gennaio, il trasporto merci da anni lotta contro gli incrementi dei
costi indotti dalla politica.
Nel corso di un evento ospitato dalla German Pro-Rail Alliance,
il professor Paul Wittenbrink, autore dello studio “Analisi
degli incrementi dei costi indotti dallo stato nel trasporto merci
ferroviario” ha avvisato che “il trasporto merci
ferroviario è stato indebolito”.
Aggiunge Wittenbrink: “La nostra esperienza mostra che
quando il trasporto viene lasciato al trasporto stradale è
molto difficile poi recuperarlo ed il pericolo di indebolimento è
assai grande”.
Lo studio, che è stato commissionato congiuntamente dalle
associazioni di categoria IBS ed UIRR, analizza gli incrementi
relativi ai costi per il trasporto merci ferroviario in riferimento
all'inquinamento acustico, ai sistemi di controllo ferroviario, ai
costi energetici ed agli oneri applicati all'uso dei binari.
Esso mostra dove risiedono i maggiori oneri di costo indotti
dallo stato.
L'aumento degli standard di sicurezza personale, i provvedimenti
normativi così come i requisiti relativi all'equipaggiamento
o all'ammodernamento di freni a basso rumore dei treni merci
comporta incrementi dei costi sino al 40%.
Tuttavia, anche la stabile crescita degli oneri correlati
all'uso dei binari ed i costi aggiuntivi per il trasporto merci
ferroviario derivanti dai colli di bottiglia di capacità
nella sottofinanziata rete ferroviaria tedesca genereranno un
incremento dei costi sino al 20% entro il 2020.
“Pertanto, i responsabili della politica non solo non
riusciranno a centrare i propri obiettivi sul dirottamento modale,
ma non lo faranno in conseguenza delle loro politiche” ha
affermato l'esperto dei costi di trasporto Wittenbrink.
“La soglia del dolore del trasporto merci ferroviario è
stata raggiunta” dichiara Olaf Krüger, presidente della
IBS, l'associazione degli spedizionieri ferroviari.
“Alla VTG Rail Logistics adesso stiamo caricando i nostri
treni al 90% della capacità allo scopo di restare in attivo.
Non saremo in grado di assorbire il 20% di incrementi dei costi
che secondo lo studio deriveranno dalle politiche statali”.
Krüger ha chiesto ai politici di ripensare il proprio
approccio imprevedibile.
“Il nostro desiderio è quello di abbassare gli
elevati standard di sicurezza o i requisiti inerenti al livello di
rumore.
I politici, però, non dovrebbero più compromettere
la nostra concorrenza con il trasporto stradale.
Altrimenti la gente comincerà presto a chiedersi perché
i treni merci non trasportino più ma notevolmente meno
merci”.
Anche l'amministratore delegato della Pro-Rail Alliance, Dirk
Flege, si lamenta del divario esistente fra l'accordo di coalizione
del governo e la realtà politica.
“Qui non si tratta di interessi economici.
La tragedia di questo difettio di funzionamento della politica
sta nel fatto che il governo così indebolisce le proprie
politiche sul clima.
Le emissioni di gas serra derivanti dal trasporto sono ancora
allo stesso livello degli anni '90, mentre altri settori
dell'economia come l'industria e l'edilizia privata si stanno
continuamente migliorando.
Ciò dimostra perché è più importante
che mai dirottare i volumi sempre maggiori di merci sulle ferrovie
che sono eco-compatibili”.
Alla luce dell'allarmante condizione della concorrenza nel
settore dei trasporti, la Pro-Rail Alliance è chiamata ad
un'azione immediata.
“A causa della riforma della normativa tedesca sulle
energie rinnovabili, i treni merci eco-compatibili sin dall'inizio
dell'anno stanno pagando oneri più gravosi nella fase di
transizione energetica, mentre gli autoveicoli pesanti dannosi per
il clima non sono stati onerati da aumenti dei costi.
Stiamo chiedendo una riduzione della tassa sull'elettricità
per compensare le ferrovie, cosa che molti altri paesi europei fanno
da tempo.
Quello sarebbe un primo passo verso politiche di trasporto
sostenibili”.
A detta di Flege, il governo potrebbe anche mostrare la propria
buona volontà assicurando finanziamenti aggiuntivi per la
costruzione di binari e miglioramenti ai raccordi al fine di creare
un aumento della capacità per i treni merci.
(da: eurift.eu/ allianz-pro-schiene.de, 22 Aprile 2015)
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