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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXIII - Numero 30 APRILE 2015
CONFERENZE E CONVEGNI
HAPAG-LLOYD CHIEDE ALLE ALLEANZE DI GUARDARE ALL'ENTROTERRA
La Hapag-Lloyd si aspetta che i partenariati costituiti in
alleanze si espandano nell'entroterra al fine di cercare
un'alternativa al consolidamento del settore.
Parlando in occasione della affollata conferenza Global Liner
Shipping di Containerisation International svoltasi ad
Amburgo, Rolf Habben Jansen, amministratore delegato della
Hapag-Lloyd, ha detto che gli piacerebbe assistere ad un ulteriore
consolidamento del settore che contribuisca a contrastare
l'instabilità del settore.
Peraltro, a causa della struttura proprietaria di molte linee di
navigazione, nella quale nove delle prime 20 compagnie mondiali
hanno carattere familiare e sette rappresentano partecipazioni
statali, e quindi hanno un forte interesse a conservarne il
controllo, il dirigente afferma come sia improbabile che le fusioni
e le acquisizioni svolgano un ruolo nel consolidamento a breve
termine.
Pertanto, Habben Jansen è del parere che le alleanze
siano “la sola alternativa realistica”.
A suo dire, le alleanze tradizionali si concentravano sulla
condivisione di capacità e sul coordinamento delle proprie
reti marittime.
Ma gli piacerebbe assistere ad una ulteriore espansione della
struttura delle alleanze al fine di comprendervi soluzioni relative
all'entroterra.
“Pensiamo che il consolidamento continuerà, ma
anche che ciò avverrà lentamente.
Così, occorre guardare ad altri modi per diventare più
competitivi e più efficaci dal punto di vista dei costi ed è
lì che le alleanze sono utili.
Le alleanze più tradizionali si concentravano sulla
tratta marittima.
Me se si guarda avanti per i prossimi quattro o cinque anni,
oserei dire che tutte quante le quattro alleanze attualmente in
essere avranno costi inerenti agli slot abbastanza simili.
Ciò significa che occorre guardare verso altre aree
perché lì si può fare di più.
Noi certamente riteniamo che un migliore coordinamento per
quanto riguarda il lato terrestre è una cosa che dovremmo
considerare perché, se si comincia a guardare al di là
del mare, ci sono cose che si possono fare al fine di ottimizzare il
modo di comportarci riguardo ai terminal, all'entroterra ed
all'autotrasporto”.
Habben Jansen afferma che l'Alleanza G6 stava già
attivamente esplorando queste aree settoriali, dal momento che ciò
consentirebbe loro di espandere i propri servizi ed anche di
eliminare qualche costo.
“Se si osservano le dimensioni dei traffici e delle navi
odierne, dobbiamo collaborare affinché nessuno possa esaurire
la capacità che sta sull'acqua.
Ma dobbiamo anche accettarne le conseguenze ed esplorare ogni
possibile modo di lavorare assieme al di là del porto”
dichiara Habben Jansen.
A suo dite, una cosa che ostacola l'espansione delle alleanze
sono i limiti normativi.
Però aggiunge che la valutazione iniziale di Hapag-Lloyd
suggeriva che da parte della alleanze si potrebbe fare di più
di quanto non facciano oggi.
“Abbiamo accolto con favore la discussione con le autorità
finalizzata ad esplorare congiuntamente cosa sia possibile e cosa
no, offrendo peraltro in definitiva un servizio migliore alla
clientela ed una migliore scelta fra varie parti” ha
dichiarato.
A Habben Jansen è stato poi chiesto se a suo giudizio
l'espansione delle alleanze possa ulteriormente ridurre le
differenze fra i servizi offerti dalla varie linee di navigazione.
Rispondendo al quesito, Habben Jansen ha affermato che i vettori
sarebbero in grado di diversificarsi attraverso i sistemi, la
produttività ed il servizio ai clienti.
Ha poi altresì rivelato che il numero delle grandissime
navi recentemente ordinate rispetto alle aspettative di domanda è
una delle ragioni che lo inducono ad esitare nell'ordinare navi di
quelle dimensioni.
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