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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXIII - Numero 15 MAGGIO 2015
TRASPORTO MARITTIMO
LA HAMBURG SÜD PUNTA ALLA PARTECIPAZIONE ALL'ALLEANZA
OCEAN THREE NEL CONTESTO DELLA PROPRIA ESPANSIONE NEI TRAFFICI
EST-OVEST
La Hamburg Süd sarebbe interessata ad unirsi all'alleanza
Ocean Three se dovessero rivelarsi un successo i suoi primi passi
nell'ambito dei traffici est-ovest.
Ciò significherebbe anche diventare un fornitore di
tonnellaggio ed infine contribuire con navi della classe da 18.000
TEU alla tratta Asia-Europa della partecipazione globale, come
afferma Ottmar Gast, presidente del consiglio di amministrazione
della Hamburg Süd, nel corso di un'intervista seguita alla
pubblicazione del documento sulle prestazioni nel 2014 della linea
di navigazione tedesca.
Pur ammettendo che diventare il quarto membro della nuova
alleanza è ancora una questione delicata e non ancora oggetto
di trattative formali in questa fase, Gast ciononostante ha detto
che alla lunga "avrebbe senso" per la Hamburg Süd
disporre di "una quota elevata della capacità
complessiva" nei traffici Asia-Europa se le prime incursioni
nel settore dovessero andare a buon fine.
Ciò potrebbe comportare la piena partecipazione al
raggruppamento Ocean Three, costituito da CMA CGM, United Arab
Shipping Co e China Shipping, formalmente inaugurato qualche
settimana fa, nel caso che gli altri membri fossero d'accordo.
La Hamburg Süd ha già sottoscritto un accordo
globale di cooperazione con la UASC che le darà accesso ai
traffici del Pacifico e dell'Asia-Europa mediante accordi di
noleggio di slot.
A sua volta, la UASC disporrà di spazio in alcuni
traffici sudamericani della Hamburg Süd.
A differenza delle altre alleanze globali, la Ocean Three è
un gruppo più flessibile che consente ai membri di fare
squadra con altri vettori nei casi in cui ciò sia
appropriato.
La Hamburg Süd collabora con la CMA CGM anche in alcuni
traffici.
Il vice presidente del gruppo CMA CGM Rodolphe Saadé ha
dichiarato il mese scorso che il gruppo Ocean Three potrebbe
accettare altri partner.
"Siamo aperti, se lo desideriamo, ad aggiungere altri
soggetti all'Ocean Three" ha dichiarato a Lloyd's List.
La Hamburg Süd, specializzata in traffici nord-sud, ha
bisogno di ridurre la propria dipendenza da altri nei traffici
sudamericani, che hanno dovuto subire un'agguerrita concorrenza
negli ultimi anni dal momento che le linee di navigazione con
grandissime portacontainer hanno dirottato il tonnellaggio dismesso
in altri mercati, ammette Gast.
Per quanto le tariffe di nolo nell'assai indifferenziato
corridoio Asia-Europa siano piombate in basso nel corso degli ultimi
mesi, i traffici sudamericani sono stati colpiti in modo persino più
duro, afferma Gast.
Le tariffe di nolo a pronti da Shanghai alla costa orientale
sudamericana, attestate a circa 440 dollari per TEU, sono depresse
quasi quanto quelle da Shanghai alla volta del Nord Europa.
Peraltro le dimensioni delle navi sono minori, cosa che rende
più alti i costi degli slot.
Anche gli oneri portuali sono più alti.
Pertanto la pressione sui profitti è persino peggiore di
quella presente nei traffici Asia-Europa, sottolinea Gast.
"Siamo troppo dipendenti dai mercati in cui eravamo soliti
avere una grossa quota di traffico" dichiara.
Dato che le linee di navigazione che si erano concentrate sulle
operazioni est-ovest hanno iniziato a fare ingresso nei traffici
nord-sud, anche la compagnia privata Hamburg Süd ha cominciato
a perdere il vantaggio concorrenziale di cui aveva fruito così
a lungo.
In un'intervista con Containerisation International e
Lloyd's List, Gast ha dichiarato che l'adesione all'alleanza
Ocean Three sarebbe la cosa più logica da fare per la Hamburg
Süd, partendo dal presupposto che i tre fondatori siano
d'accordo, dal momento che le più risalenti associazioni come
la G6 e la CKYHE non accoglierebbero con favore un nuovo arrivato
nella già affollata rotta Asia-Europa.
"Nessuno ci avrebbe invitato a unirci ad una collaborazione
già radicata.
Noi non siamo mai stati nei traffici est-ovest prima, e pertanto
non ci saremmo aspettati che qualcuno ci dicesse "ehi, entra
pure, siamo un cerca di un altro concorrente" afferma Gast.
Ma la UASC, avendo ordinato navi da 18.000 TEU ed avendo da
parte sua ambizioni globali, stava cercando un partner con una buona
reputazione ed anche in grado di generare carichi, in particolare
dall'Asia al Sudamerica via Europa.
"Si tratta di un'opportunità per fare ingresso in
questi mercati senza correre troppi rischi, perché se fossimo
entrati nei traffici est-ovest per conto nostro avremmo dovuto
istituire un nostro sistema navale ed avremmo creato così
tanto eccesso di capacità da distruggere il mercato e
produrre ingenti perdite che sarebbero state inaccettabili" ha
detto Gast.
L'intenzione, continua Gast, è quella di procedere
lentamente in prima battuta, farci un'esperienza riguardo a questi
nuovi mercati e poi decidere se l'espansione sia riuscita o meno.
"Se sì, allora penso che dovremmo persistere"
afferma Gast.
In quel caso, probabilmente la Hamburg Süd potrebbe dover
contribuire con proprie navi ai traffici sia del Pacifico che
dell'Asia-Europa.
Poiché le unità di nuova costruzione da 9.000 e
9.600 TEU della Hamburg Süd sarebbero disponibili nel Pacifico,
le navi da 14.000 a 18.000 TEU ed oltre stanno diventando i cavalli
di battaglia dei traffici Asia-Europa.
"Se non si hanno queste navi, non si può essere
competitivi" nota Gast.
Peraltro, inizialmente la linea di navigazione potrebbe
impiegare navi più piccole di cui già dispone nella
propria flotta in uno dei sotto-traffici lungo il principale
corridoio est-ovest.
Una volta pienamente impegnato nel principale traffico
Asia-Europa, tuttavia, la Hamburg Süd dovrebbe impegnarsi a
fondo allo stesso modo, concorda Gast.
In quale fase, se la Hamburg Süd diventerà un
fornitore di tonnellaggio nei traffici est-ovest dipenderà
dagli sviluppi del mercato in questi traffici e dal prerequisito che
l'attuale consorzio decida di incrementare la capacità e
forse di introdurre un allacciamento in più.
Poiché nessun mercato è più protetto dalla
concorrenza esterna, l'obiettivo è quello di ampliare la rete
della Hamburg Süd come copertura rispetto alla particolare
debolezza su una rotta quando altri potrebbero star facendo meglio.
Gast difende la recente acquisizione della CCNI, che
incrementerà l'esposizione della Hamburg Süd nei
traffici latino-americani: la linea di navigazione in questione da
un bel po' di tempo era nel mirino del vettore tedesco.
"Da un certo punto di vista, esso non avrebbe senso"
ammette Gast parlando dell'investimento "ma siamo stati dietro
alla CCNI per molti anni e questo era l'ultimo potenziale vettore
che potessimo rilevare".
Dopo una lunga attesa, si è finalmente verificata
l'opportunità di acquisire la CCNI e questo accordo ha dato
alla Hamburg Süd più influenza in certo traffici.
Mentre la strategia generale è quella di ridurre la
dipendenza dai traffici sudamericani, Gast ha più o meno
escluso una ulteriore attività di fusioni o acquisizioni in
altri settori.
"Non c'è altro" ha dichiarato, dato che la
Hamburg Süd non è interessata a combinarsi con un'altra
linea di navigazione di analoghe o maggiori dimensioni.
Tuttavia, la partecipazione alla Ocean Three interessa alla
Hamburg Süd.
E dovesse andare in porto, la linea di navigazione - prevede
Gast - certamente dovrebbe anche fornire navi.
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