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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXIII - Numero 15 MAGGIO 2015
LOGISTICA
LA DACHSER ALLA RICERCA DI OBIETTIVI DI ACQUISIZIONE NEGLI
STATI UNITI PER RINFORZARE LA PROPRIA RETE DI SPEDIZIONI
Il gigante tedesco di autotrasporto Dachser è alla
ricerca di obiettivi di acquisizione negli Stati Uniti al fine di
rinforzare la propria rete globale di spedizione merci.
In occasione dell'evento Transport Logistics svoltosi a
Monaco di Baviera il 6 maggio scorso, l'amministratore delegato
Bernhard Simon ha dichiarato: "Nel mercato delle spedizioni
potrebbe essere necessario portare a termine alcune acquisizioni
minori allo scopo di completare la nostra rete: è questo il
caso degli Stati Uniti, dove non abbiamo ancora le dimensioni che
vorremmo.
Si tratterà di qualcosa che si adatti a ciò di cui
già disponiamo là".
La Dachser è impegnata in ciò che Simon ha
descritto come un progetto "ad incastro", vale a dire
mettere assieme la divisione di trasporto stradale con la divisione
di spedizioni di merci per via aerea e marittima, e "un sacco
della nostra crescita in conseguenza avverrà mediante
l'aumento dell'efficienza".
A suo dire, l'attuale approccio della società è
che ciascun direttore di filiale locale si occupi delle esportazioni
locali.
"Stiamo incoraggiando tutti i nostri direttori di filiali
locali a pensare "esportazioni, esportazioni, esportazioni".
L'Europa è fatta di mercati di esportazione e se si
catturano questi carichi bisogna avere una filiale Dachser all'altro
capo a ricevere la merce".
La settimana scorsa in occasione della mostra Multimodal a
Birmingham il direttore della Dachser Regno Unito, Nick Lowe, ha
dichiarato che nel 2014 il volume delle esportazioni dal Regno Unito
alla volta dell'Europa continentale movimentate dalla società
è stata in aumento del 15%, al di sopra della crescita fatta
registrare dal mercato, e le ha descritte come "il nostro
obiettivo fondamentale".
Simon afferma che questo approccio significa che c'era
relativamente poca necessità di effettuare ulteriori
acquisizioni europee: "All'interno dell'Europa, siamo convinti
di star facendo funzionare la più fitta rete di trasporto
stradale che ci sia e non abbiamo bisogno di effettuare
acquisizioni, sebbene, se si presentasse la giusta opportunità,
al giusto prezzo, potremmo naturalmente prenderla in considerazione;
ma non è qualcosa che stiamo cercando attivamente.
Siamo diventati i leader del mercato dell'autotrasporto in
Tunisia e Marocco, ma non abbiamo in programma la realizzazione in
altri continenti di un tipo di rete come quella che abbiamo in
Europa.
Utilizziamo un sacco di autotrasporto fuori dall'Europa per
supportare le nostre attività di gestione della filiera
distributiva, ma gran parte di esso è subappaltato.
Istituire una rete come quella è qualcosa che proprio non
si può fare da un giorno all'altro.
Ci vogliono anni, addirittura decenni.
Ed una volta che ci si trova in un mercato maturo, agli altri
non riesce di entrarvi, perché le barriere all'ingresso sono
alte: l'investimento richiesto è alto, i margini sono bassi e
ci sono grandi costi fissi" dichiara Simon.
La Dachser attualmente fa viaggiare circa 8.000 camion ogni
notte in Europa.
"Nessuno chiede se sono pieni o meno, ma noi dobbiamo farne
viaggiare quel numero per mantenere la frequenza dei servizi
rispetto alla domanda di 24 ore su 24 in tutta Europa; quegli 8.000,
poi, non riguardano i momenti di punta" afferma Simon.
Gran parte del progetto ad incastro rappresenta la risposta alle
sfide combinate del comportamento sclerotico dell'economia globale
in seguito alla crisi finanziaria ed all'apertura dei mercati
europei che - nonostante il suo attuale ristagno - ha comportato un
enorme incremento dell'interesse verso l'affidamento a terzi della
logistica e delle attività di gestione della filiera
distributiva.
Dice Simon: "Dal 2009, la globalizzazione non si sta
verificando allo stesso ritmo di prima, quando le imprese di
logistica hanno assistito ad una crescita del 10% ed oltre.
A medio termine, vediamo una crescita del 5-9%, che costituisce
una difficoltà quando si gestisce una grande società.
La globalizzazione continuerà; essa domanda lo sviluppo
di diversi sistemi che richiedono un sacco di complessità.
Il nostro futuro è quello di mirare alle esportazioni in
tutta Europa e di collegare con loro la nostra fornitura di
trasporto mediante tutti questi servizi di trattamento elettronico
dei dati".
Simon ha descritto l'imminente acquisizione della Norbert
Dentressangle da parte della XPO Logistics come una "grossa
sorpresa", aggiungendo che essa ha dimostrato una "interessante
passione per il rischio" e ha previsto che lo scenario futuro
del settore della logistica globale probabilmente sarà
dominato da una "manciata" di operatori globali.
Tuttavia, egli ha previsto anche un futuro florido per i piccoli
operatori.
"Ci sarà sempre la necessità di soluzioni
locali e vediamo ancora mercati regionali dove ci sono eroi locali
specializzati in particolari regioni geografiche a vario livello.
Ravviso un futuro molto positivo per le imprese con ricavi di
200-400 milioni di euro che dispongono di questo tipo di
specializzazione.
Tuttavia, esse poi troveranno molto difficile crescere al di là
di quelle dimensioni perché le barriere sulla strada di chi
vuol passare da operatore locale a globale sono alte".
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