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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXIII - Numero 15 DECEMBRE 2015
TRASPORTO MARITTIMO
PRONTA A TORNARE IN SERVIZIO LA NAVE DELLA MAERSK
RECENTEMENTE AMPLIATA, MA IL PROSSIMO ANNO LA COMPAGNIA DI
NAVIGAZIONE TAGLIERÀ LA CAPACITÀ
Secondo Alphaliner, a partire dal varo del proprio programma di
aggiornamento delle navi nel 2011, con la conversione della sua
classe navale S da 8.200 a 9.600 TEU la Maersk Line avrà dato
impulso alla capacità della propria flotta per 55.000 TEU,
una volta completata la sua ultima serie di aggiornamenti.
A fronte di un quadro generale del settore che richiede tagli
alla capacità, il vettore sta concentrando fermamente la
propria attenzione sulla riduzione dei costi unitari con innovativi
incrementi alla capacità navale.
A detta di Alphaliner, gli aggiornamenti vengono conseguiti
mediante l'innalzamento della timoneria della nave dell'equivalente
di due contenitori high-cube, di modo che due file in più di
container possano essere stivate davanti al settore degli alloggi
senza compromettere la visibilità.
Sebbene la portata lorda della nave non venga alterata in modo
significativo, il vantaggio per la Maersk consiste nel fatto che la
nave così aggiornata può accogliere un numero
notevolmente maggiore di container di peso medio-leggero.
Ciò è particolarmente vantaggioso per le sue navi
sulle rotte in cui i pesi medi dei carichi, compresa la tara del
container, sono leggeri, come avviene nei traffici di esportazione
asiatici in cui i pesi unitari medi sono in genere al di sotto delle
11 tonnellate, rispetto al normale limite delle 14 tonnellate.
Inoltre, nota l'analista, le conversioni contribuiranno altresì
ad incrementare la capacità del vettore di riposizionare i
contenitori vuoti nelle tratte di ritorno.
Gli ultimi aggiornamenti sono stati realizzati presso il
cantiere navale di Qingdao in Cina sulla Gudrun Maersk da
9.500 TEU e cinque navi gemelle, convertendole ad una portata
nominale di 10.880 TEU.
Le navi costruite nel 2005 e 2006 erano state approntate in
origine presso i cantieri Odense Steel Shipyard in Danimarca che
erano poi stati chiusi dal gruppo Maersk a gennaio del 2012.
L'ultima unità ad essere aggiornata nell'attuale
programma sarà la Gjertrud Maersk, che secondo i
programmi dovrebbe lasciare il cantiere alla fine di dicembre per
aggregarsi alle sue navi gemelle nel servizio pendolare della Maersk
AE-12/TP-2 Adriatico-Asia-Costa Occidentale USA, le cui operazioni
vengono effettuate con la MSC, sua socia nell'alleanza 2M.
Nel contempo, il responsabile delle operazioni della Maersk
Soren Toft ha dichiarato agli intervistatori in Asia alla fine di
novembre che il vettore avrebbe tagliato la capacità nel
2016.
"Naturalmente speriamo che ci possa essere una sorpresa
positiva in ordine alla domanda di contenitori, ma non ci contiamo
sul serio.
Pertanto abbiamo preso la decisione di ridurre la capacità
per allineare quella impiegata alla crescita della domanda cui
assistiamo nel mercato" afferma.
Leggendo fra le righe dei suoi commenti, così come fra
quelli degli altri dirigenti di spicco della Maersk, la compagnia di
navigazione pioniera delle navi portacontainer ultra-grandi sembra
chiedersi se sia stato saggio sparare il primo colpo nella caccia a
tali unità con la propria ordinazione di 20 Tripla S da
18.000 TEU nel 2011, le ultime cinque della quali sono state
consegnate quest'anno, specialmente alla luce del fatto che i
mercati globali hanno subito una battuta d'arresto nella seconda
metà di quest'anno.
La ricerca senza fine da parte dei vettori marittimi
dell'acquisizione di costi unitari inferiori potrà avere un
buon esito solamente se le loro portacontainer ultra-grandi saranno
davvero piene, cosa che è stata una della cause principali
delle tariffe di nolo tracciate viste quest'anno.
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