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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXIII - Numero 15 DECEMBRE 2015
CONFERENZE E CONVEGNI
LE MEGA-ALLEANZE NEL SETTORE DEL TRASPORTO MARITTIMO
CONTAINERIZZATO SI TROVANO DI FRONTE AD UNA NOTEVOLE
RISTRUTTURAZIONE ALLA LUCE DELLE NUOVE INCOMBENTI FUSIONI
Secondo i partecipanti alla Intermodal Conference
svoltasi recentemente ad Amburgo, la proposta fusione dei gruppi di
trasporto marittimo cinesi di proprietà statale China
Shipping e COSCO, nonché il possibile rilevamento della NOL e
della sua branca containerizzata APL da parte della CMA CGM,
potrebbero comportare una riorganizzazione strutturale nell'ambito
delle alleanze delle linee di navigazione containerizzate.
Camilla Jain Holtse, funzionaria dell'ufficio preposto
all'osservanza delle regole sulla concorrenza della Maersk Line, ha
suggerito che le alleanze est-ovest potrebbero ridurre il proprio
numero da quattro a tre all'indomani dell'attuale tornata di
attività di fusioni ed acquisizioni nel settore.
Altre modifiche potrebbero essere la trasformazione della Ocean
Three in Ocean Four, della G6 in G5 e della CKYHE in KYHE.
La CMA CGM e la China Shipping fanno attualmente parte della
Ocean Three, la COSCO è un membro della CKYHE e la APL fa
parte della G6.
Anthony Woolich, socio della Holman Fenwick Willan, ha detto di
aspettarsi che l'autorità regolatrice cinese approvi senza
indugio la fusione fra China Shipping e COSCO, ma di non essere
sicuro di quale possa essere l'atteggiamento del regolatore
americano, la FMC, o della Commissione Europea.
La Holtse ha sostenuto che i caricatori stanno già
fruendo di notevoli vantaggi derivanti dalle attuali alleanze, fra
cui il legame 2M della sua ditta con la MSC, inclusa la ricezione di
"un prodotto migliore ad un costo inferiore".
Il principale vantaggio che i vettori hanno ricavato
dall'appartenenza alle alleanze è consistito nella "capacità
di impiegare grandi navi in modo efficiente, migliorando pertanto
l'utilizzazione" ha affermato.
La signora ha poi ricordato ai partecipanti che esiste una lunga
storia di accordi per la condivisione di navi e di alleanze nel
settore della navigazione di linea e che i nuovi e più grandi
raggruppamenti non danneggerebbero la concorrenza nel mercato.
La Holtse sostiene che le alleanze hanno assicurato "partenze
frequenti e tariffe più a buon mercato" poiché i
risparmi sui costi alla fine vengono trasferiti al caricatore.
Ha poi affermato che le alleanze hanno consentito ai vettori più
piccoli di competere con i propri rivali maggiori e ha aggiunto che
"non esiste la prova di un incremento su larga scala delle
tariffe di nolo in relazione ad accordi di condivisione delle navi"
su tutte le rotte.
Tuttavia, Peter Wolters, direttore del settore sostenibilità
dello sviluppo delle attività presso lo ESC (Consiglio dei
Caricatori Europei), afferma che le mega-alleanze hanno avuto quale
conseguenza una "overdose di hub-and-spoke" con tempi di
lavorazione più lunghi per i contenitori ed un maggiore
rischio per le merci.
Wolters ha richiamato l'attenzione sull'attuale strategia
consistente nell'annullare le partenze per regolare domanda ed
offerta, descrivendola come "una piaga per il settore" e
ha segnalato come la maggior parte delle indagini sull'affidabilità
delle linee di navigazione non siano state in grado di tener conto
dei viaggi che sono stati aboliti.
Le partenze cancellate, spesso con breve preavviso, hanno
comportato l'ammasso od il trasbordo dei container ed i particolari
di tale situazione spesso sono stati comunicati in modo
insufficiente dai vettori ai caricatori, cagionando - a detta di
Wolters - una notevole interruzione della filiera distributiva.
Ha poi sostenuto che, con l'avvento delle grandi alleanze, la
qualità del servizio è diminuita, tanto che alcuni
vettori non sono stati informati dai propri partner dei ritardi
delle navi o dei cambiamenti aggiuntivi agli scali portuali.
Wolters afferma che s'è inoltre verificato un
significativo deterioramento in altri livelli di servizio, fra cui
il ritardo nel rispondere alle richieste di quotazione e gli errori
nelle polizze di carico e nella fatturazione.
L'economista Nils von Hinten Reed, socio amministratore del CEG
Europe, ha suggerito che, con l'ovvia eccezione della fissazione dei
prezzi, ai vettori dovrebbe essere consentito di collaborare in modo
più stretto al fine di migliorare le prestazioni a mutuo
vantaggio delle linee di navigazione containerizzate e dei loro
clienti.
Egli pensa che sebbene i caricatori possano dire di volere un
servizio speciale, non sembra però che abbiano voglia di
pagarlo, citando l'esempio dell'abortito prodotto Daily Maersk.
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