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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXV - Numero 31 AGOSTO 2017
STUDI E RICERCHE
LE PROSPETTIVE OTTIMISTICHE COMPORTERANNO ALTRE FUSIONI ED
ACQUISIZIONI RELATIVE AD OPERATORI PORTUALI CINESI
Nel "Global Container Terminal Operators Annual Report
2017" della Drewry, giunto al suo 15° anno di
pubblicazione, si legge che importanti accordi di fusione ed
acquisizione stanno cambiando il panorama ed altri ancora ne
verranno.
La previsione della ditta di consulenze in ordine alla domanda
portuale containerizzata è più positiva di quella
contenuta nel rapporto dell'anno precedente, mostrando un tasso
composto di crescita annua del 4% ed aggiungendo ulteriori 152
milioni di TEU di risultati produttivi portuali al totale globale
entro il 2021.
Si tratta della conseguenza del miglioramento dei tassi di
crescita dei risultati produttivi portuali nella seconda metà
del 2016 e nel 2017 e di una più positiva prospettiva
economica generale.
Tuttavia, restano al momento attuale numerosi rischi ed
incertezze, fra cui le tensioni in Medio Oriente e nella penisola
coreana, il protezionismo e l'atteggiamento imprevedibile
dell'amministrazione statunitense e l'impatto della Brexit.
Questa è forse una delle ragioni per cui si prevede che
la capacità portuale containerizzata globale si incrementi di
un tasso composto di crescita annua del 2,7%, sulla base delle sole
addizioni confermate.
Essa è notevolmente inferiore alla domanda prevista e
pertanto ci si aspetta che il livello medio di utilizzazione
aumenti.
Neil Davidson, capo analista per porti e terminal della Drewry,
afferma: "Anche se ci sono certamente alcuni segnali
incoraggianti per le prospettive di crescita della domanda, il
profilo di rischio per gli operatori terminalistici si è
incrementato e la maggior parte dei tradizionali soggetti
globali/internazionali resta prudente.
L'eccezione a tale situazione è rappresentata dalle
società portuali cinesi che stanno procedendo ad espansioni
ed investimenti sia in patria che all'estero secondo modalità
energiche senza precedenti".
L'attività di fusioni ed aquisizioni nel settore portuale
è di alto livello.
Accordi per un valore di circa 3,1 miliardi di dollari USA sono
stati raggiunti finora nel 2017, indotti da società cinesi
come la Cosco Shipping Ports e la China Merchants Ports.
Nell'ultimo anno, più di metà delle acquisizioni
da parte di operatori terminalistici globali/internazionali sono
state fatte da soggetti cinesi, secondo la rivista di notizie online
Maritime Logistics Professional.
"Gli operatori cinesi in questo momento sono più a
loro agio con il rischio di quanto non lo siano gli operatori
internazionali affermati e dispongono di una strategia geopolitica
piuttosto che di una strategia puramente finanziaria.
Essi stanno afferrando patrimoni ed opportunità e hanno
la fame e l'ascendente finanziario per prenderne molti altri negli
anni a venire" aggiunge Davidson.
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