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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXVI - Numero 31 MARZO 2018
LOGISTICA
TRE TAPPE PER PREPARARE L'AVVENTO DELL'INTELLIGENZA
ARTIFICIALE NELLA FILIERA DISTRIBUTIVA
L'adozione di nuove tecnologie può essere un compito
immane, in particolare nelle attività imprenditoriali.
Poiché l'intelligenza artificiale promette di diventare
una realtà, più di un quarto delle aziende attive
nella logistica hanno dato il via ad iniziative per attuare tale
tecnologia.
Ma per alcuni, specialmente gli operatori minori, conoscere le
modalità di implementazione può essere la prospettiva
che incute più timore.
Fortunatamente, la Venture Beat ha elaborato una sintetica guida
su come, dove e perché utilizzare l'intelligenza artificiale.
* * *
La moderna filiera distributiva globale viene definita a seconda
della scala: miliardi di transazioni e terabyte di dati nell'ambito
di molteplici sistemi, che le aziende generano in misura sempre
maggiore tutti i momenti.
Le tradizionali pratiche di gestione della filiera distributiva
stanno venendo rapidamente sopraffatte da incessanti offensive di
informazioni.
Quando sorge un problema relativo ai costi od alla disponibilità
delle scorte, i pianificatori finanziari e della domanda si
immergono negli strumenti di Excel o in quelli tradizionali relativi
alla gestione della filiera distributiva nel tentativo di
individuare le problematiche.
Questo approccio appare come il proverbiale ago nel pagliaio.
I soli volumi, velocità e varietà di dati
sconfiggono gli sforzi umani di comprendere le dinamiche e mettere a
posto le cose.
L'intelligenza artificiale è emersa quale argomento
scottante nella gestione della filiera distributiva al fine di
trattare esattamente questa problematica.
Le organizzazioni innovative stanno applicando l'intelligenza
artificiale e l'apprendimento automatico ad un'ampia serie di dati
inerenti la filiera distributiva per portare alla luce le intuizioni
relative ai problemi ed alle prestazioni che effettivamente sono al
di là della portata persino dei più esperti
professionisti nel campo della pianificazione.
L'intelligenza artificiale presenta ottime promesse al fine di
ottimizzare questo processo.
Infatti, la società di consulenze Gartner ha constatato
che il 25% delle organizzazioni ha dato il via ad iniziative di
intelligenza artificiale nel corso del 2017, con un aumento del 10%
rispetto a due anni prima.
Le ditte di prodotti farmaceutici, le merci confezionate al
consumo, i produttori ed altri settori mirano ad andare al di là
dei relativamente semplici strumenti per la gestione della filiera
distributiva basati su regole aziendali statiche che impediscono le
attitudini ad ottimizzare ed accrescere le dimensioni.
Una domanda comune che si sente è "come possiamo
iniziare?" e qui si possono offrire tre suggerimenti.
Mettere nel mirino un problema specifico
Per un primo progetto, è meglio identificare una
specifica questione inerente la filiera distributiva piuttosto che
tentare qualcosa alla cieca.
Naturalmente, occorrerà scegliere un punto dolente
significativo con implicazioni per l'efficienza della propria
filiera distributiva, la soddisfazione della clientela ed il
bilancio.
Ad esempio, poniamo che una ditta che tratta globalmente merci
confezionate al consumo abbia problemi a rispettare gli accordi
circa il livello di servizio con i propri clienti dettaglianti.
La ditta può trovarsi ad affrontare pesanti sanzioni ai
sensi dei propri accordi circa il livello di servizio se la merce
non viene consegnata in tempo e del tutto.
Applicare l'intelligenza artificiale a quella specifica
questione mette la ditta di merci confezionate al consumo sulla
strada giusta per risolvere le proprie questioni relative al livello
di servizio.
Nella propria filiera distributiva potrebbero aversi decine di
potenziali progetti per l'intelligenza artificiale, dalla
pianificazione alla produzione, al confezionamento, al
magazzinaggio, alla distribuzione ed alla logistica.
Metterne uno in particolare nel mirino pone la ditta in
posizione favorevole per conseguire i migliori risultati
minimizzando nel contempo il rischio che tutti gli esperimenti non
correttamente definiti finiscano nel dimenticatoio.
Selezionando un progetto ben distinto, si può contare sul
successo iniziale e su apprendimenti per applicare l'intelligenza
artificiale in altri settori.
Realizzare la prontezza dell'intelligenza artificiale
I dati sono un ingrediente decisivo per la prontezza
dell'intelligenza artificiale.
Idealmente, le aziende applicano l'intelligenza artificiale a
grandi serie di dati assai segmentati: ad esempio, tre anni di dati
con frammentazione a livello di transazioni giornaliere per
ubicazione di unità di conservazione delle scorte,
ordinazioni, impianti, materie prime, clienti e così via.
Poiché si possono ricavare dati da sistemi diversi -
Programma Risorse Aziendali, Pianificazione Risorse Gestionali,
Gestione Relazioni Clientelari ed altri - idealmente si hanno
tempistiche coerenti per quelle serie di dati.
In altre parole, se si hanno sei mesi di dati sulle materie
prime, un anno di dati sulle scorte e tre anni di dati sulle
vendite, l'intelligenza artificiale potrebbe diventare problematica.
Sarebbe una buona idea quella di assicurarsi che la propria
raccolta di dati ed i relativi meccanismi di conservazione siano
attrezzati per dati assai frammentati.
Anche se non si fosse pronti per l'intelligenza artificiale
oggi, si sarà preparati per il futuro quando l'intelligenza
artificiale diventerà un differenziatore della concorrenza.
Viene spesso chiesto se un'organizzazione ha bisogno di
istituire un gruppo di lavoro di scienziati esperti sui dati per
essere pronti all'intelligenza artificiale.
Di certo può aiutare, ma all'avvio non è un
prerequisito.
Quello che occorre è gente con sistemi di origine ed
esperienza dei domini al fine di contribuire a delineare lo scenario
dell'intelligenza artificiale.
Valutare se i partner tecnologi possono essere di aiuto
Per le aziende che decidono che l'intelligenza artificiale della
filiera distributiva fa al loro caso (cosa che può dipendere
dalla scala, dalla complessità eccetera) il successo dipende
moltissimo dai partner tecnologici che esse si scelgono e dai
servizi che quei fornitori offrono.
Poiché l'intelligenza artificiale è ancora
un'innovazione emergente, è essenziale assicurarsi che il
partner tecnologico prescelto sia attrezzato per lavorare assieme
nonostante gli ostacoli e sviluppare soluzioni che rispondano alle
proprie esigenze.
Così come accade per qualsiasi scelta di software
aziendale, bisognerebbe ricorrere alla dovuta diligenza e trovare un
partner che risponda concretamente alle proprie necessità.
Ad esempio, si potrebbe constatare che il software di
intelligenza artificiale non sia in grado di trattare la necessaria
aggregazione e validazione dei dati.
Altri potrebbero presentare limitazioni alla propria attitudine
alla raccolta di dati, che viene meglio assistita dai sistemi
originari che analizzano i contenuti centinaia di volte al giorno.
La profondità di analisi e le sottostanti tecnologie sono
altri aspetti da considerare.
Un partenariato per l'intelligenza artificiale è una
strada a doppio senso.
Le probabilità di successo si incrementano
esponenzialmente se la propria organizzazione ha un responsabile
informatico lungimirante ed altri responsabili che abbracciano
coraggiosamente l'innovazione.
Bisogna essere preparati alle sorprese, dal momento che
l'intelligenza artificiale può portare alla luce intuizioni
indotte dai dati che annullano le congetture che si sarebbero potute
prendere per oro colato.
È importante riconoscere che l'intelligenza artificiale
della filiera distributiva è qualcosa come un viaggio
all'interno di un territorio inesplorato.
Ma si tratta senza dubbio dell'innovazione più
entusiasmante che la filiera distributiva abbia visto nel giro di
decenni.
Anche se non tutte le aziende ne avranno bisogno, coloro per i
quali l'intelligenza artificiale per la filiera distributiva
potrebbe fare la differenza dovrebbero prendere in considerazione
l'ipotesi di cominciare prima possibile.
Le imprese che hanno fatto il salto stanno già vedendo
enormi dividendi dal momento che l'intelligenza artificiale
rimodella le loro operazioni della filiera distributiva.
(da: theloadstar.co.uk/venturebeat.com, 26 marzo 2018)
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