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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXVI - Numero 15 APRILE 2018
PORTI
IL PORTO MAROCCHINO DI TANGER-MED VIAGGIA A TUTTA VELOCITÀ
Quello che appena dieci anni fa era solo un pascolo per ovini,
un tratto della linea costiera marocchina nei pressi di Tangeri è
ora vivace dal momento che il suo nuovo porto preme per espandersi.
Inaugurato nel 2007, il complesso portuale di Tanger-Med, non
lontano dallo Stretto di Gibilterra, ha movimentato 51,3 milioni di
tonnellate di carichi, alla pari con il Porto di Londra.
Il suo parco industriale, collegato ad una zona franca, sta
creando posti di lavoro ad un ritmo che "supera le
aspettative", afferma il direttore generale del porto Jaafar
Mrhardy.
Con 750 imprese e migliaia di dipendenti, il porto ha generato
6,8 miliardi di dollari USA di entrate nel 2017.
L'ubicazione del porto, la zona industriale in crescita e la
locale forza lavoro relativamente a buon mercato hanno attirato
caricatori, autotrasportatori ed imprenditori ma le sue ambizioni
non si fermano qui.
Il Tanger-Med, che si aspetta che la propria estensione Tanger
Med II triplichi la capacità containerizzata entro il 2019,
punta a diventare il primo porto del Mediterraneo.
"Ci stiamo collocando come il paese dalla migliore costa",
afferma Mrhardy, "in prossimità dei mercati europei e
con costi assai concorrenziali".
Le ruspe stanno lavorando sugli argini e sono state consegnate
tre gigantesche gru a portale.
Su una delle banchine del Tanger-Med I è in attesa di
essere consegnata una enorme turbina eolica prodotta da una filiale
locale del gigante spagnolo di energia rinnovabile Siemens Gamesa.
Nelle vicinanze, guardiani della sicurezza con una unità
cinofila controllavano le auto all'imbarco su un traghetto diretto
in Italia.
Il terminal passeggeri del porto ha movimentato l'anno scorso
2,8 milioni di passeggeri.
Nel corso della stagione di punta, esso riceve sino a 33.000
passeggeri e 9.000 veicoli al giorno, afferma Hassan Abkari,
direttore della divisione passeggeri del porto.
A suo dire il nuovo porto ha ridotto i tempi di attesa e ha
sbloccato il centro cittadino di Tangeri.
Gli autotrasportatori utilizzano un raccordo autostradale che
gira attorno a Tangeri alla distanza di 50 km.
Circa 290.000 semirimorchi sono passati attraverso il Tanger-Med
l'anno scorso.
Giorno e notte, gruppi di camion girano fra le banchine del
complesso portuale, i magazzini di stoccaggio e le aziende della
zona industriale.
I laboratori della Still Nua Fashion, situati in un viale della
zona franca industriale, ricevono contenitori di tessuti dalla Cina
e dalla Turchia.
I modelli elaborati in Irlanda vengono tagliati e cuciti, pronti
per la spedizione alla volta degli Stati Uniti e della Gran
Bretagna.
"Siamo nell'attività della moda veloce"
dichiara Naoual el-Mlih, l'attiva direttrice della Still Nua
Fashion.
"Dati i tempi di consegna molto brevi, la prossimità
al porto è decisiva".
Per Mohammed Ali Enneifer, un tunisino a capo della filiale
della società francese produttrice di cavi Acoma,
l'ubicazione strategica del porto è fondamentale.
"Il tempo è denaro.
Di solito ci volevano tre settimane per raggiungere Amburgo, ora
ne bastano 10-12" afferma parlando del collegamento con la
città portuale tedesca.
"Le connessioni sono dirette.
Possiamo ricevere o far partire un container in meno di 24 ore".
Il produttore francese di auto Renault, che ha aperto un
impianto nel Tanger-Med nel 2012, ha esportato più di 300.000
auto l'anno scorso nei 74 paesi serviti dal porto.
Il suo sito impiega 8.600 persone e "il 100% del personale
è marocchino" vanta il direttore della fabbrica Renaud
Le Gal.
L'anno prossimo il porto si aspetta di esportare auto costruite
in una nuova fabbrica della Peugeot a Kenitra, situata 200 km a sud,
afferma Rachid Houari, un altro direttore del Tanger-Med.
Oltre alle strutture logistiche e doganali offerte dalla zona
franca portuale, il costo della forza lavoro marocchina è un
altro importante fattore di attrazione.
"La nostra società-madre in Irlanda impiega 75
persone ad un costo complessivo che è uguale a quello della
nostra filiale che ha 400 dipendenti" afferma la Mlih.
La società ha in programma lo spostamento dei propri
servizi di progettazione da Dublino a Tangeri, unendosi così
al numero sempre maggiore di ditte che stanno facendo lo stesso
salto.
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