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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXVI - Numero 15 MAGGIO 2018
SICUREZZA E PROTEZIONE
CITTÀ EUROPEE ED ATTIVISTI PER LA SICUREZZA DICONO
ALLA COMMISSIONE DI ESSERE AMBIZIOSA NELLA REVISIONE DELLE REGOLE DI
SICUREZZA DEI VEICOLI
La T&E, unitamente ad una coalizione di attivisti per la
sicurezza ed a varie città (Londra, Vienna, Bruxelles
Capitale-Regione, Città Metropolitana di Bologna, Århus,
Communauté d'Agglomération di La Rochelle, POLIS
European Cities and Regions Networking, Eurocities, ETSC European
Transport Safety Council, OECF European Cyclist Federation), ha
inviato una lettera ad alti funzionari della Commissione Europea
esortandoli ad essere ambiziosi in occasione dell'imminente proposta
di revisione del Regolamento Generale sulla Sicurezza.
I firmatari hanno scritto a Juncker e ad altre personalità
per richiedere che essi siano più precisi riguardo agli
standard di visibilità diretta dei camion.
Un significativo standard di visibilità diretta
consentirebbe agli autisti dei camion di vedere più spazio
stradale attorno al loro veicolo, cosa che renderebbe le città
più sicure per i ciclisti ed i pedoni.
Nella lettera si chiede all'Unione Europa l'introduzione di uno
standard di visibilità diretta per i camion che renda
obbligatorie le progettazioni più sicure per i veicoli
venduti a partire dal 2024.
La lettera (riportata di seguito) è stata inviata a Jean
Claude Juncker (Presidente della Commissione Europea) ed in copia
per conoscenza a Frans Timmermans (Primo Vice Presidente della
Commissione Europea), a Maros Sefcovic e Jyrki Katainen (Commissari
Europei), a Elzbieta Bienkowska e Violeta Bulc (Commissarie
Europee), a Karima Delli (Presidente della Commissione Trasporti del
Parlamento Europeo) ed a Anneleen van Bossuyt, Presidente della
Commissione Industria, Ricerche ed Energia del Parlamento Europeo).
La lettera
"Il 16 maggio 2018 la Commissione Europea aggiornerà
i Regolamenti sulla Sicurezza Generale e la Sicurezza dei Pedoni che
fissano gli standard di sicurezza dei veicoli.
Vi scriviamo per esortarvi a fare della sicurezza stradale una
priorità ed a portare avanti standard ambiziosi per i nuovi
veicoli.
Le città firmatarie di questa lettera sono tutte
impegnate molto attivamente nel compito di promuovere la
circolazione a piedi ed il ciclismo.
Lo facciamo perché ci adoperiamo per fare delle nostre
città un luogo migliore affinché i nostri cittadini
possano viverci, migliorando nel contempo anche la salute pubblica e
proteggendo l'ambiente.
Occuparsi della sicurezza stradale è una parte importante
di questo compito.
Mentre lavoriamo per migliorare le strade, ridurre la velocità
dei veicoli ed educare gli utenti della strada, è anche
essenziale intraprendere iniziative per migliorare la sicurezza dei
veicoli stessi.
Pertanto vi sollecitiamo, nell'ambito della proposta inerente al
Regolamento sulla Sicurezza, ad introdurre uno standard europeo per
la visibilità diretta nei veicoli pesanti che renda
obbligatori i modelli progettuali più sicuri per i nuovi
camion venduti a partire dal 2024.
Questo standard dovrebbe includere:
l'eliminazione del punto cieco nella parte anteriore del camion
ed una significativa riduzione del punto cieco dalla parte del
passeggero;
un approccio differenziato in base al tipo di camion, di modo
che possano essere introdotti nelle aree urbane veicoli più
sicuri al più presto possibile.
L'unione europea ha la competenza esclusiva in ordine
all'imposizione di miglioramenti per la sicurezza sulle nuove auto,
i nuovi furgoni ed i nuovi camion e lo ha fatto con successo in
passato: le ultime nuove direttive sulla sicurezza risalgono al
2009.
Resta un enorme potenziale di miglioramento.
I vostri studi dimostrano che l'AEB (frenata d'emergenza
avanzata), l'ISA (adattamento intelligente della velocità) e
gli standard di visibilità diretta per i camion potrebbero
salvare migliaia di vite ad un costo limitato.
Infatti, queste tecnologie sono già commercialmente
disponibili, ma di solito sono opzionali e perciò costose.
L'imposizione del miglioramento della sicurezza per tutti i
nuovi veicoli - cioè nella fase della produzione -
incrementerebbe i volumi di vendita e ridurrebbe moltissimo i costi,
rendendo i veicoli più sicuri accessibili a tutti.
Un'area di particolare preoccupazione è la sicurezza dei
camion.
Le moderne e vivaci città non possono fare a meno dei
camion: sono essenziali, ad esempio, per rifornire i dettaglianti e
per i progetti edilizi.
Peraltro la maggior parte dei camion odierni non sono adatti
all'ambiente urbano.
Essi hanno un scarsa visibilità diretta e pertanto grandi
punti ciechi.
Se si verificano incidenti con pedoni o ciclisti, spesso
risultano mortali.
Fortunatamente, ci sono le soluzioni: un certo numero di
produttori europei già produce camion con cabine di guida ad
ingresso basso che dispongono di un'eccellente visibilità
diretta.
Un approccio diversificato consentirebbe ai produttori di
introdurre nuove progettazioni della cabina di guida in prima
istanza sui veicoli più spesso impiegati nelle aree urbane,
come quelli utilizzati nell'edilizia.
Molte città stanno incoraggiando l'uso di questi camion
con visibilità diretta mediante gara pubblica o nel contesto
di appalti.
Altre stanno introducendo regole che vietano alcuni dei camion
più pericolosi.
Ma alle iniziative locali manca la portata per avere un impatto
significativo sulla disponibilità ed il costo dei camion più
sicuri.
Inoltre, c'è il rischio che le città di tutta
l'Europa adottino programmi diversi, potenzialmente imponendo costi
ai trasportatori ed ai loro clienti che si potrebbero evitare se le
progettazioni di base dei veicoli avessero come priorità la
sicurezza personale.
La Commissione Europea pertanto ha l'opportunità di
indurre un concreto impatto se migliorasse la sicurezza stradale in
tutta Europa. La revisione da parte della Commissione Europea dei
Regolamenti sulla Sicurezza Generale (EC/661/2009) e sulla Sicurezza
dei Pedoni (EC/78/2009) è attesa da tempo.
Noi accoglieremmo con favore nuove ed ambiziose regole sulla
sicurezza, in particolare l'obbligatorietà degli standard per
una visibilità diretta, e supporteremmo il lavoro della
Commissione in questo campo".
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