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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXVI - Numero 31 AGOSTO 2018
STUDI E RICERCHE
I TERMINAL CONTAINERIZZATI TENDONO ANCORA ALL'ECCESSO DI
CAPACITÀ
La ditta di consulenze tedesca DS Research ha appena annunciato
la 5a edizione del proprio rapporto sul mercato "Container
Terminal Project Pipeline", che effettua unavalutazione dei
prossimi progetti relativi a terminal container ed analizza i tassi
di realizzazione dei progetti per mercato regionale.
Lo studio identifica 350 progetti di espansione che mirano ad
aggiungere 270 milioni di TEU di capacità aggiuntiva per la
movimentazione di contenitori sino all'anno 2023.
Esso prevede che fra il 40 ed il 70 per cento della capacità
programmata sarà effettivamente realizzata.
"Gli sviluppatori sono in genere troppo ottimisti riguardo
all'espansione delle strutture esistenti od alla costruzione di siti
su nuovi terreni.
La portata e la tempistica dei progetti vengono di solito
adattati alla domanda del mercato, risultando nella riduzione delle
dimensioni, nel rinvio o nella cancellazione dei progetti" nota
la DS Research.
"Lo scopo degli annunci progettuali è di solito
quello di attirare l'interesse da parte degli investitori e dei
potenziali clienti.
Pertanto, quello che viene annunciato solitamente va al di là
di quello che viene davvero realizzato" afferma l'analista
Daniel Schaefer.
"Allo stesso tempo, ci aspettiamo che circa i due terzi dei
progetti di espansione compresi nel nostro elenco vengano in effetti
completati, con tassi di esecuzione che spaziano dal 40% del Nord
Africa al 70% circa del Sud-Est Asiatico e dell'Oceania".
Considerata a livello globale, l'offerta di terminal
containerizzati è stata superiore alla domanda da qualche
anno a questa parte.
"A causa di varie ragioni, la capacità di
movimentazione contenitori si è incrementata ad un livello
relativamente costante di 40-50 milioni di TEU all'anno, superando
di molto la crescita della domanda.
A quanto si dice, circa 300 progetti consistenti in 185 milioni
di TEU di nuova capacità sono stati realizzati nel corso
degli ultimi 4 anni, laddove i risultati produttivi relativi ai
container si sono incrementati di solo 63 milioni di TEU"
sottolinea la DS Research.
La ditta di consulenze si aspetta un saldo più
ravvicinato fra domanda ed offerta in futuro, dal momento che gli
operatori terminalistici "tendono ad essere più esitanti
riguardo agli investimenti per nuovi terminal" oggi.
Nel corso dei prossimi cinque anni ci si aspetta che il divario
fra la nuova capacità e la crescita della domanda sia
prossimo a 50 milioni di TEU, con la domanda di porti
containerizzati ad incrementarsi di 210 milioni di TEU (tasso annuo
di crescita composto 4,3%) da qui al 2023, mentre l'offerta si
incrementa di 260 milioni di TEU (tasso annuo di crescita composto
3,4%) nello stesso periodo.
Parlando con World Cargo News, Daniel Schaefer ha detto che la
DS Research segue i singoli progetti nel corso del tempo e
sottolinea quelli che generano una copertura da parte dei media ma
non un vero progresso.
Mentre questi ultimi sono abbastanza pochi, la maggior parte dei
progetti in elenco a suo dire sono "molto solidi".
Le aree di sviluppo più attive al momento comprendono la
Costa Orientale degli Stati Uniti, il Mar Mediterraneo, il Canale di
Suez, il Golfo persico e lo Stretto di Malacca, allontanandosi dal
Nord Europa e dal Canale di Panama.
Tuttavia, la maggior parte dei progetti elencati sono di
dimensioni medio-piccole: circa il 75% dei tutti i progetti per i
quali è in programma il completamento sino al 2023
comprendono un'espansione della capacità inferiore ad 1
milione di TEU.
L'attenzione ai progetti minori significa che un numero maggiore
di essi sarà effettivamente completato.
"L'elenco dei progetti degli anni scorsi consisteva in 75,6
milioni di TEU di capacità la cui realizzazione era in
programma per il 2017.
La maggior parte dei progetti era classificata come solida.
Retrospettivamente, circa il 71% della capacità è
stata completata nel 2017, mentre il 22% è stata rinviata ad
anni successivi ed il 7% è stata ridimensionata o cancellata"
afferma Schaefer.
Si tratta di un tasso di realizzazione più alto di quello
relativo agli anni precedenti.
"Riguardo alle indagini del 2014-2016: circa il 55-70% dei
progetti la cui realizzazione era in programma nel corso degli
stessi anni sono stati in effetti eseguiti".
Quando gli sviluppi si ridimensionano, diventano anche più
diversi.
"Abbiamo visto una precisa tendenza in cui molte
concessioni globali vengono prese in considerazione come terminal
multi-uso, vale a dire contenitori più strutture per rinfuse
secche o merci unitizzate" aggiunge Schaefer "ed un
crescente interesse degli operatori internazionali per questo tipo
di strutture così come per i servizi terrestri".
Il rapporto è disponibile sul sito internet della DS
Research:
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