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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXVI - Numero 31 AGOSTO 2018
REEFER
LA CRESCITA DEI TRAFFICI REEFER SUPERA QUELLA DEI CONTENITORI
PER CARICHI SECCHI DATO L'AUMENTO DELLA DOMANDA DI DEPERIBILI
La crescita dei traffici reefer sta superando quella dei
traffici containerizzati complessivi, grazie all'aumento della
domanda a livello mondiale di deperibili ed al dirottamento modale
dalle navi reefer specializzate.
Martin Dixon, direttore e responsabile dei prodotti di ricerca
della Drewry ha dichiarato a The Loadstar di aspettarsi che
la tendenza continui, consentendo alle tariffe inerenti ai
contenitori reefer di continuare a superare le prestazioni delle
tariffe per carichi secchi.
"Se si osserva il mercato dei deperibili, non si riesce a
vedere nulla che possa pregiudicare la crescita delle tariffe cui
abbiamo assistito, fatta eccezione per queste dispute commerciali"
afferma Dixon.
"Ma anche in quel caso, se si guarda allo sviluppo del
mercato dei deperibili, esso è collegato alla crescita del
PIL e della popolazione, con l'Asia in testa, in particolare
riguardo alle spedizioni dall'Europa alla Cina".
Nel 2017, i traffici reefer di origine marittima hanno fatto
registrare una crescita su base annua di oltre il 5%, con 124
milioni di tonnellate trasportate su reefer: un "grosso
miglioramento" rispetto al tasso decennale di crescita delle
tariffe pari al 3,6%.
Nel rapporto Reefer Shipping Annual Review and Forecast
della Drewry si legge che ci si aspetta che i traffici reefer
containerizzati siano stati superiori a tale percentuale, prevedendo
una crescita di circa l'8% nel 2017.
"Ad indurre questa accelerazione è stato il continuo
dirottamento dei carichi dalla flotta reefer specializzata in
declino alla modalità containerizzata" continua Dixon.
"Infatti, si prevede che la quota del settore specializzato
dei traffici reefer complessivi di origine marittima cali
dall'odierno 20% ad appena il 14% entro il 2022, con le linee di
navigazione containerizzate a colmarne il vuoto".
Dixon afferma che la flotta specializzata ha sofferto in
particolare a causa degli investimenti "molto piccoli", in
gran parte dovuti agli "scarsi" ritorni finanziari
correlati alla stagionalità del mercato.
E naturalmente questo non è stato agevolato
dall'incremento del livello di concorrenza che gli specialisti si
trovano ad affrontare da parte delle linee di navigazione
containerizzate.
"Le linee di navigazione containerizzate stanno alzando la
posta in gioco ed offrendo tariffe assai competitive e maggiore
flessibilità" continua.
"Date le limitate ordinazioni di nuove costruzioni e l'età
della flotta specializzata residua, ci aspettiamo che la capacità
di questo settore continui a declinare".
La crescente domanda di contenitori refrigerati ha comportato
che le tariffe inerenti ai reefer containerizzati abbiano
rapidamente superato il livello della crescita cui si è
assistito più in generale nel mercato delle tariffe per i
container.
Secondo la Drewry, le tariffe per i reefer containerizzati sono
salite del 3% nei sei trimestri conclusi nello scorso mese di
giugno, mentre le tariffe medie per i contenitori per carichi secchi
sono diminuite del 14%.
"Questo dimostra che malgrado la generale debolezza del
mercato containerizzato le tariffe dei reefer hanno tenuto,
ripagando i vettori che hanno scelto di investire nel segmento dei
carichi" afferma il rapporto.
"Nel contempo, le tariffe di noleggio a tempo determinato
per le navi refrigerate specializzate si sono riprese nel 2017
rispetto al punto più basso dell'anno precedente ma da allora
sono state messe sotto pressione e ci si aspetta che lo rimangano".
Tuttavia, a detta della Drewry, la disponibilità di
equipaggiamento containerizzato è rimasta problematica, in
particolare nelle località dell'hinterland in cui i vettori
sono stati riluttanti a riposizionare i contenitori reefer vuoti.
E nonostante che la produzione di nuovo equipaggiamento
containerizzato refrigerato si sia ripresa l'anno scorso, nel
rapporto si legge che si ci aspetta che l'offerta resti esigua,
anche se la produzione dovesse superare la domanda.
"La riluttanza dei vettori a mettere i contenitori negli
hinterland deriva dalla definizione delle priorità del carico
e richiede un riposizionamento minimo dell'equipaggiamento in tempi
di capacità esigua" afferma Dixon.
"Il trasporto di contenitori vuoti comporta un costo e
l'origine nell'hinterland significa che l'equipaggiamento può
essere impegnato più a lungo".
Il rapporto si aspetta altresì che la crescita dei
deperibili di origine marittima "diminuisca lievemente"
nel giro dei prossimi cinque anni, calando sino ad una crescita
annua del 3% circa.
Ciò, si dice, è in parte dovuto alle inclementi
condizioni del tempo nei mesi finali del 2017 che ha alterato i
traffici di banane e di altra frutta esotica.
"Anche la disputa commerciale fra Stati Uniti e Cina avrà
un impatto negativo sui traffici refrigerati complessivi"
afferma Dixon.
"I traffici transpacifici in direzione ovest, in
particolare, ne saranno afflitti, e questa è una delle
regioni per cui ci aspettiamo che la crescita dei traffici
refrigerati complessivi frenino leggermente nel giro dei prossimi
cinque anni".
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