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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXVI - Numero 15 SETTEMBRE 2018
CONFERENZE E CONVEGNI
MARITIME FUTURE SUMMIT: EVOLUZIONE, NON RIVOLUZIONE
L'argomento è stato ribadito in ogni discussione
concernente il futuro del settore: il trasporto marittimo senza
equipaggio.
Ma ci vorrà molto tempo prima che le navi davvero
autonome diventino una realtà.
Nel corso del "Maritime Future Summit" di
quest'anno, svoltosi un giorno prima dell'apertura della "SMM
Hamburg 2018", le tecnologie innovative e visionarie di
domani pertanto non sono state le sole questioni affrontate dai
relatori.
All'insegna del motto "Attenti alle lacune: colmarle con
tecnologie rivoluzionarie", essi hanno dedicato un bel po' di
tempo alle iniziative organizzative richieste ed ai numerosi
ostacoli che ancora devono essere superati nell'attività
marittima quotidiana.
Nel proprio intervento intitolato "Nuove riflessioni nel
trasporto marittimo: la prospettiva di una compagnia di navigazione
di linea", il responsabile informatico e digitale della MSC
Germany Hubert Hoffmann ha preparato il terreno alla conferenza.
"Non è la tecnologia di per se stessa a presentare
problematiche ma il dover cambiare il nostro modo di pensare".
Hoffmann ha sottolineato come i processi aziendali e burocratici
nel trasporto marittimo siano rimasti virtualmente immutati nel
corso degli ultimi 80 anni.
Lo stesso vale per le procedure di registrazione portuale che
ancora non sono state armonizzate a livello mondiale.
La sua conclusione è che le obsolete procedure analogiche
devono essere digitalizzate e standardizzate.
Muoversi nella giusta direzione
Un'opinione, questa, condivisa da Mark O'Neill, amministratore
delegato della Columbia Marlow Holding.
"La digitalizzazione soprattutto consentirà
procedure di lavoro ottimizzate".
Questo molto probabilmente comporterà un processo
evolutivo piuttosto che una rivoluzione repentina come
frequentemente viene suggerito dai media.
Allo scopo di gestire l'enorme costo della digitalizzazione,
O'Neill raccomanda che il settore adotti un approccio strategico.
Nella sua presentazione intitolata "La digitalizzazione
nelle operazioni della flotta: la prospettiva del gestore della
nave", il suo consiglio è stato questo: "I gestori
delle navi dovrebbero soprattutto concentrarsi sulle esigenze
tecniche del cliente".
Nondimeno, quando si tratta di prendere decisioni essenziali
potrebbe essere poco ragionevole rimandare, afferma.
Il suo credo è: "Sarebbe meglio muoversi nella
giusta direzione nel momento sbagliato e non viceversa".
Come diventare un vero pioniere muovendosi nella giusta
direzione al momento giusto è stato l'oggetto di una
presentazione da parte di Ulf Siwe, dirigente dell'Amministrazione
Marittima Svedese.
Il progetto Mona Lisa supportato dal governo ha sviluppato la
metodologia STM (Sea Traffic Management) quale standard di
comunicazione comune ed automatizzato per le navi ed i porti.
Fra i suoi vantaggi ci sono la riduzione delle formalità
burocratiche relative agli equipaggi, in particolare riguardo alle
rendicontazione, la riduzione del consumo di carburante grazie
all'ottimizzazione delle rotte ed al coordinamento degli scali nei
porti, nonché l'incremento della sicurezza attraverso la
prevenzione delle collisioni e degli arenamenti.
La diminuzione delle emissioni nocive sarebbe un ulteriore
vantaggio.
Lo STM è già stato adattato a 300 circuiti.
Visione e realtà
La ABB Marine and Ports Business analogamente credono
nell'integrazione in rete come strumento per migliorare le
prestazioni.
Il gruppo tecnologico offre ai propri clienti soluzioni di
monitoraggio a distanza delle condizioni potenziate dalla realtà
aumentata.
Una sfida assai maggiore sembra essere l'uso della tecnologia
cellulare dei carburanti nel trasporto marittimo, com'è stato
esposto da Mikko Lepistö, direttore software ed operazioni
automatizzate alla ABB Marine and Ports Business nel suo intervento
"Come gestire i mercati rivoluzionari".
Un'altra tecnologia raffinatissima, la Digital Twin, è
stata accolta dal settore piuttosto alla svelta.
Il gemello digitale consiste nella virtualizzazione di una nave
reale che viene utilizzata per simulare ed esaminare il
comportamento della nave.
Il Dr. Pierre C. Sames, direttore della tecnologia marittima
presso la società di classificazione navale DNV GL, ha
spiegato: "Il gemello digitale può essere utilizzato per
determinare il modello di progettazione navale più efficiente
per il carburante o per prevedere la durata delle singole
componenti".
Quanto più è migliore l'algoritmo e quanto più
è potente il sistema di virtualizzazione, tanto più
precise saranno le previsioni, ha aggiunto.
"In futuro, macchine intelligenti in autoapprendimento
saranno utilizzate nelle navi autonome" ritiene Sames.
Una prospettiva inerente un futuro più distante è
stata presentata da Kohei Matsuo, direttore progetti di ricerca e
sviluppo all'Istituto Nazionale per la Ricerca Marittima giapponese
nel suo intervento "Una tabella di marcia per la tecnologia da
qui al 2050: una prospettiva dall'Estremo Oriente".
Matsuo ha suggerito che i grandi dati consentiranno l'uso di
materiali ultra leggeri ed estremamente robusti, che potrebbero dare
luogo a tipologie navali del tutto nuove.
Egli si aspetta altresì che la flessibilità
aumenti: "Nell'era della stampa in 3D, la produzione non sarà
più confinata ad una particolare località.
Tutti saranno in grado di costruire navi in qualsiasi posto".
Se le navi autonome che viaggiano fra i porti ed i mari di tutto
il mondo dovessero divenire una realtà un giorno, sarà
necessaria una struttura giuridica appropriata.
Wu Sun, vicedirettore generale della CCS (China Classification
Society), ha tracciato un quadro delle potenziali condizioni dei
requisiti di classe e sicurezza tecnica che dovranno essere
realizzati per tali navi.
Collegare ed usare
E che dire della filiera logistica del futuro?
Christian Roeloffs, direttore generale della società
start-up Container xChange, ritiene che i fornitori convenzionali a
360 gradi saranno in una posizione di svantaggio.
"I vincitori saranno specialisti che si trovano in
specifiche nicchie della filiera del valore.
Nello stesso tempo, le piattaforme online svolgeranno un ruolo
sempre più importante in qualità di mediatori fra i
produttori e gli acquirenti nel trasporto marittimo".
Nella sessione finale dedicata a domande e risposte, Nick
danese, amministratore delegato del fornitore di software NDAR, ha
riassunto la questione centrale: "In base alla mia esperienza
professionale di 35 anni posso dire che la volontà di
accogliere le nuove tecnologie è generalmente sovrastimata,
mentre la necessità di farlo è senza dubbio
sottostimata".
Aggiunge Pierre C. Sames: "Coloro che sono in grado di
adattarsi e di cooperare con altri interlocutori mediante l'uso di
sistemi onnicomprensivi avranno successo".
Il Maritime Future Summit co-organizzato dalla rivista
del settore HANSA ha fornito molta materia su cui riflettere e la
mostra SMM offre ai visitatori grandi opportunità di
assistere a dimostrazioni dal vivo di innovative tecnologie e di
costituire partenariati di collaborazione che potrebbero metterli in
condizione di affrontare nel modo migliore le sfide del futuro.
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