Il preconsuntivo del 2001 del RINA (Registro Italiano Navale) Spa mostra un fatturato di 176 miliardi di lire contro 165 miliardi di lire dell'esercizio precedente, con un utile netto di circa tre miliardi di lire, contro gli oltre due miliardi dello scorso anno. Questi dati e le linee di impostazione del budget 2002 sono stati esaminati lo scorso 22 novembre dal consiglio di amministrazione della società.
RINA ha reso noto che nel settore dello shipping - core business aziendale - durante i primi nove mesi del 2001 sono state acquisite 65 commesse di sorveglianza costruzione per un totale di circa 1,5 milioni di tonnellate di stazza lorda e sono entrate in classe 134 nuove unità per un totale di 1,2 milioni di tsl. La consistenza della flotta classificata si è attestata a circa 15,5 milioni di tonnellate di stazza lorda. Da questi elementi - ha spiegato la società - si evince una tendenza dell'armamento (che è di interessi prevalentemente italiani), già emersa a partire dallo scorso anno, verso un costante processo di ringiovanimento e di innalzamento degli standard qualitativi della flotta, con l'acquisizione di navi nuove e il progressivo allontanamento del naviglio più obsoleto.
In crescita anche il settore della certificazione e dei servizi all'industria, che a fine anno supererà il traguardo delle seimila aziende certificate nell'ambito dei Sistemi Qualità di gestione aziendale.
Nel corso della riunione - ha comunicato inoltre la società - il consiglio di amministrazione del RINA ha inoltre esaminato la situazione della trattativa per la formazione di un'alleanza con la francese Bureau Veritas (inforMARE del 22 novembre 2000, 2 e 15 febbraio 2001) e, alla luce degli ultimi sviluppi, ha ritenuto di valutare la stessa in accordo con il suo azionista Ente Registro Italiano Navale. |
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