- inforMARE - Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, ha deciso di chiedere ai Comuni di Livorno e Capraia Isola, alla Provincia di Livorno e alla locale Camera di Commercio una nuova terna di candidati alla presidenza dell'Autorità Portuale della città toscana.
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- Una nota odierna del dicastero ha spiegato che alla luce della sentenza del TAR della Toscana, che ha accolto il ricorso presentato dall'ex presidente dell'ente portuali livornese Roberto Piccini (inforMARE del 20 gennaio 2011), il ministro, «integrando le motivazioni sul respingimento della prima terna, ha rinnovato agli enti interessati la richiesta di formulare una nuova terna di candidati». Il ministero ha precisato che le istituzioni livornesi hanno 30 giorni di tempo per formulare la nuova terna.
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- Ricordiamo che mercoledì Matteoli ha nominato Giuliano Gallanti commissario straordinario dell'Autorità Portuale di Livorno (inforMARE del 19 gennaio 2011). A Gallanti, ex presidente della port authority di Genova e past president dell'European Sea Ports Organisation, spetta la gestione provvisoria dell'ente livornese fino alla nomina del prossimo presidente.
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- È necessario ricordare inoltre che l'articolo 8 della legge 84/94 di riordino della legislazione in materia portuale prevede che il ministro, in caso di bocciatura della prima terna presentata dagli enti locali, possa nominare il presidente d'intesa con la Regione Toscana oppure - come ha fatto oggi Matteoli - chiedere un'altra terna agli enti locali. Se anche quest'ultimo tentativo risulta infruttuoso è il presidente della Regione (“tenendo conto - recita l'articolo - anche delle indicazioni degli enti locali e delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura interessati) a sottoporre una terna al ministro a cui spetta la nomina del presidente di concerto con l'ente regionale. Il comma 1.bis precisa che, «ove il presidente della giunta regionale non provveda alla indicazione della terna entro trenta giorni dalla richiesta allo scopo indirizzatagli dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, questi chiede al presidente del Consiglio dei ministri di sottoporre la questione al Consiglio dei ministri, che provvede con deliberazione motivata”. (iM)
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