- L'Agenzia delle Dogane ha annunciato che è più che positivo l'esito dei primi sei mesi di introduzione della procedura di pre-clearing nei porti di Genova e La Spezia. La procedura di sdoganamento in mare avviata lo scorso 25 febbraio scorso presso il porto del capoluogo ligure - ha specificato l'amministrazione doganale - ha fornito «un bilancio estremamente positivo. Le navi mercantili che hanno richiesto l'ammissione alla procedura (che prevede il monitoraggio da parte della Capitaneria di Porto del tragitto dal porto di partenza fino all'attracco) sono passate dal 30% di marzo a quasi l'80% di agosto, per 272 navi complessive ed oltre centomila container, che hanno potuto così beneficiare dei notevoli vantaggi connessi. Lo sdoganamento in mare infatti fa parte del gruppo di iniziative strategiche intraprese dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per il rilancio della competitività del sistema portuale nazionale».
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- «La nuova procedura - ha ricordato l'Agenzia delle Dogane - permette la presentazione anticipata delle dichiarazioni doganali rispetto all'arrivo della nave, riducendo, anzi in molti casi eliminando completamente, i tempi di stazionamento delle merci nei terminal di sbarco, grazie alla selezione, prima dell'arrivo, delle spedizioni da sottoporre a controllo. Le merci non selezionate per i controlli infatti possono sbarcare ed essere avviate direttamente per le destinazioni finali attraverso l'interazione dei vari soggetti logistici, con evidenti vantaggi in termini di risparmio di tempo e riduzione di costi per gli operatori».
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- «Di assoluta rilevanza - ha specificato l'amministrazione doganale - è stato altresì il continuo dialogo di Agenzia delle Dogane e Autorità Portuale di Genova con il cluster marittimo, attraverso il quale si sono approntate idonee forme di condivisione dei dati, indirizzate specificamente a favorire il più ampio ricorso di tutti i vettori marittimi e loro agenti alla procedura, che nelle ultime settimane hanno dato un ulteriore, rilevante impulso».
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- Anche l'Ufficio delle Dogane della Spezia ha potuto constatare evidenti vantaggi in termine di utilizzo dello spazio delle banchine portuali e di dwell time (tempo di sosta in porto dei container) che nello scalo portuale spezzino si è ridotto passando da una media di 5,5 giorni a 2,3. L'Agenzia delle Dogane ha spiegato che alla Spezia dall'avvio della sperimentazione sono state concesse autorizzazioni a cinque tra le maggiori compagnie di navigazione: MSC, Hanjin, China Shipping, UASC e COSCO e il numero delle navi che hanno beneficiato dello nuova procedura è superiore al 76%. «L'avvio dello sdoganamento in mare - ha evidenziato l'Agenzia delle Dogane - ha senz'altro contribuito inoltre all'incremento registrato, rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, del +4,7% nelle dichiarazioni di esportazione, del +9,3% nelle dichiarazioni di importazione e del +17,83% nelle dichiarazioni di transito. Durante lo stesso periodo i dati relativi al contrasto dei traffici fraudolenti hanno fatto registrare una crescita dei risultati in merito alle violazioni che evidenziano un incremento percentuale del 57%. Tali performance sono pienamente in linea con l'obiettivo dell'Agenzia di assicurare il corretto equilibrio tra la fluidità dei traffici ed efficacia dei controlli».
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- Intanto mercoledì prossimo la procedura di pre-clearing sarà avviata in via sperimentale anche al porto di Civitavecchia. L'Autorità Portuale dello scalo ha sottolineato che «l'attivazione di tale procedura è stata resa possibile grazie all'apporto sinergico di tutti gli attori del cluster marittimo che operano in ambito portuale». L'ente portuale di Civitavecchia ha ricordato che «lo sdoganamento in mare permette di abbattere i tempi per la presentazione/accettazione delle dichiarazioni, in anticipo rispetto all'arrivo della nave in porto, anche per quelle merci che necessitano di certificazioni di competenza di altre amministrazioni e per le quali è attiva, già da tempo, l'interoperabilità nell'ambito dello Sportello unico doganale».
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