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Lo scorso mese il traffico delle merci movimentato dal porto di Ravenna è diminuito del -12,5%
Di Marco: non realizzare il Progettone, con la conseguente perdita delle risorse pubbliche, sarebbe un vero e proprio suicidio sia politico che, soprattutto, imprenditoriale
27 febbraio 2015
Lo scorso mese il traffico delle merci movimentato dal porto di Ravenna è stato pari a 1.883.981 tonnellate, con una diminuzione del -12,5% rispetto a gennaio 2014. L'Autorità Portuale dello scalo ravennate ha reso noto che il calo più evidente in valore assoluto è stato quello delle derrate alimentari che da 237mila tonnellate sono scese a 93mila, registrando un calo del -60,9% dovuto soprattutto alla farina di semi di soia. In diminuzione anche i quantitativi di coils sbarcati (-18,7%) ed in particolare quelli provenienti dalla Germania e da Taranto. Unico dato positivo quello relativo ai container che, con 15.935 teu, hanno totalizzato un aumento del +23,0%.
«Dopo oltre 20 mesi di crescita ininterrotta - ha commentato il presidente dell'Autorità Portuale di Ravenna, Galliano Di Marco - gennaio segna un calo dei traffici del 12,5%, dopo che già dicembre aveva deluso le aspettative. Sicuramente il dato è legato anche alla stagionalità e a situazioni congiunturali che, si spera, non si protraggano nel tempo, ma non si può ricondurre esclusivamente a questi eventi. Da tempo - ha ricordato Di Marco - diciamo che in assenza dei lavori di dragaggio legati al Progettone, nei prossimi anni il traffico difficilmente potrà mantenere i livelli del 2014. Non mi stancherò mai di ripetere che l'unica salvezza per il porto di Ravenna è il Progetto di Hub Portuale, attualmente al CIPE, per il quale sono già disponibili circa 220 milioni di finanziamenti pubblici».
«È notizia di ieri - ha proseguito il presidente dell'ente portuale ravennate - che il ministro Lupi ha presentato a Bruxelles, alla Commissione Europea, un piano organico di interventi infrastrutturali con richiesta di finanziamento, interventi collegati al Nuovo Piano della Logistica che il ministro ha ormai pronto. Dei 71 progetti presentati, 15 riguardano il settore marittimo. Di questi 15, il più importante in termini economici, con un finanziamento richiesto alla UE di 29 milioni di euro, è il Progetto “Hub Portuale di Ravenna”. Il progetto era stato presentato, dopo un duro lavori di mesi, dall'Autorità Portuale di Ravenna al ministero, nell'ambito dei bandi CEF (Connecting Europe Facility), proprio al fine dell'ottenimento di un cofinanziamento pari al 20% delle risorse relative alla parte lavori. La short-list dei progetti sarà fatta dalla UE entro trenta giorni e l'esito dei finanziamenti richiesti, per i progetti scelti, si saprà nel prossimo luglio».
«L'Autorità Portuale di Ravenna - ha sottolineato Di Marco - ha fatto una scelta precisa: il Progettone, riconosciuto dal ministero e dal CIPE quale grande opera marittima, visto che grazie ad esso sarà, finalmente, possibile: svuotare le nostre casse di colmata, effettuare le operazioni di dragaggio e realizzare la Piattaforma Logistica collegata all'Hub. Questi sono i tre pilastri su cui sono stati e sono basati tutti gli atti di programmazione regionale e nazionale e che sono stati recepiti nel nostro progetto definitivo. Non realizzare il Progettone, con la conseguente perdita delle risorse pubbliche (circa 250 milioni di euro se si otterranno anche i 29 richiesti da Lupi alla UE) - ha concluso Di Marco - sarebbe un vero e proprio suicidio sia politico che, soprattutto, imprenditoriale».
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