- Oggi il sindaco di Genova, Marco Doria, il commissario straordinario dell'Autorità Portuale del capoluogo ligure, l'ammiraglio Giovanni Pettorino, e Stefano Franciolini, presidente della Spim, la società del Comune di Genova incaricata della promozione del patrimonio immobiliare dell'amministrazione comunale, hanno firmato una convenzione che ha lo scopo di attuare “in maniera coordinata” da parte di Comune, Autorità Portuale e Spim “approfondimenti tecnico-urbanistici” sulle “aree comprese tra Calata Gadda e piazzale Kennedy” “al fine di condividere soluzioni coerenti con gli obiettivi del Piano Urbanistico Comunale e del nuovo Piano Regolatore Portuale”. L'obiettivo è la realizzazione del Blueprint, il ridisegno del waterfront portuale e urbano dalla zona delle riparazioni navali ideato dall'architetto Renzo Piano e presentato nel 2014 assieme alle istituzioni locali che hanno fatto a gara per adottarlo ( del 6 ottobre 2014).
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- Tanta foga per accoglierlo e farlo proprio che allora aveva portato i rappresentanti delle istituzioni a trascurare forse alcune implicazioni che tale progetto ha sui piani urbanistici vigenti o allo studio per la trasformazione della parte centrale della città, che si affaccia per un buon tratto sull'area interessata dal Blueprint.
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- Da allora qualcuno si è evidentemente chiesto quali possono essere gli effetti della realizzazione del progetto di Renzo Piano. Una grossa mano a liberare l'area da presenze non compatibili con il Blueprint l'ha data la morte per consunzione della Fiera di Genova, società di gestione del quartiere fieristico genovese partecipata dalle istituzioni locali che a fine marzo ne hanno deciso la messa in liquidazione.
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- Nel frattempo si sta cercando di rimuovere altre presenze “ingombranti”. Inizialmente pareva che il tratto finale a levante della strada sopraelevata Aldo Moro, che passa sull'area del Blueprint, dovesse rimanere così com'è. Ora sembra destinato alla demolizione per portare l'intenso traffico stradale dell'arteria a quota zero. Se ora la sopraelevata taglia visivamente e acusticamente la città dal mare, un suo abbassamento al livello del mare la taglierà anche fisicamente più di quanto già lo facciano la strada a grande scorrimento formata da corso Quadrio e da corso Aurelio Saffi e la sottostante antica cinta muraria.
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- Un'altra presenza apparsa forse “incompatibile” con il piano dell'architetto è il progetto per la realizzazione di un tunnel stradale sotto l'area portuale, progetto più volte evocato e altrettante volte dimenticato che ora pare invece conciliabile con il Blueprint: «l'integrazione/completamento di Porto Antico - è scritto infatti nella convenzione siglata oggi - coincide, per il lato levante, con il riassetto della Fiera e delle riparazioni navali, previa intesa tra Comune di Genova e Autorità Portuale al fine di definire l'obiettivo di lungo periodo della riconversione per usi urbani di calata Gadda e calata Boccardo, ambito che è anche direttamente interessato dal progetto del tunnel sub portuale».
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- Spiegando in una nota i motivi che hanno indotto Comune, Autorità Portuale e Spim a sottoscrivere la convenzione, in cui si chiarisce che «il coordinamento tra zona portuale e zona di proprietà comunale è fondamentale per garantire coerenza e fattibilità al disegno delineato e donato alla città da Renzo Piano», si conferma che, «al contempo, il Comune sta predisponendo, d'intesa con Spim, il bando di concorso progettuale internazionale per le aree di proprietà comunale» e si precisa inoltre che «Comune, Autorità Portuale e Spim, in base alla convenzione, lavoreranno insieme soprattutto, ma non esclusivamente, attorno ad alcuni dei principali nodi urbanistici: viabilità di servizio al distretto delle costruzioni e riparazioni navali; viabilità urbana di connessione tra le aree del Porto Antico e Piazzale Kennedy; possibilità di realizzazione di percorsi ciclo/pedonali di collegamento tra le aree del Porto Antico e Piazzale Kennedy; sistemazione del fronte banchina in relazione ai nuovi canali d'acqua indicati nel Blue Print; sistemazione dello specchio acqueo del porticciolo Duca degli Abruzzi/Calata Marconi; ricollocazione dei circoli sportivi ad oggi situati negli spazi di Molo Giano/Calata Marconi/porticciolo Duca degli Abruzzi, nelle darsene prospicienti il comparto fieristico, ovvero lungo i nuovi canali d'acqua». Si specifica pure che «saranno istituiti tavoli di approfondimento ai quali parteciperanno tecnici dell'Autorità Portuale e di Spim».
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- Nella convenzione si richiamano tra l'altro gli atti compiuti dal Comune, dall'Autorità Portuale e dalla Spim e si richiama la volontà espressa da Regione Liguria, Comune e Autorità Portuale, di «sviluppare ed armonizzare le funzioni industriali e urbane presenti nell'area di levante del porto di Genova». A proposito degli strumenti urbanistici la convenzione riporta quanto previsto dal PUC per il distretto di trasformazione n. 20 “Fiera Kennedy” e lo scenario indicato nel nuovo Piano Regolatore Portuale che acquisisce le «idee di sviluppo proposte nel Blueprint».
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- «La firma di questa convenzione di lavoro - ha sottolineato il sindaco Marco Doria - conferma la volontà condivisa tra enti diversi di rendere concretamente realizzabile il Blueprint, risolvendo tutti i nodi urbanistici. Questo percorso e lo spirito che lo sta animando sono fondamentali per creare condizioni favorevoli all'intervento di investitori per questa grande operazione. Tra breve il Comune, in collaborazione con Spim, lancerà il concorso internazionale per la progettazione, entro le linee del Blueprint, delle aree di proprietà comunale. Non chiederemo solo idee progettuali - ha specificato il sindaco - ma anche piani di fattibilità finanziaria. E intanto potremo utilizzare, per la predisposizione delle aree i 15 milioni stanziati dal governo».
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- Se due anni fa era stato l'allora presidente dell'Autorità Portuale, Luigi Merlo, a confermare il sostegno dell'ente al Blueprint, ora è il suo sostituto, il commissario straordinario Pettorino, a ribadire l'assenza di perplessità dell'ente evidenziando che «con la firma di oggi si concretizza un altro passo in avanti verso la realizzazione del grande progetto di Renzo Piano. Un coordinamento di tutti gli approfondimenti tecnico-urbanistici delle aree di rispettiva competenza, da parte di Comune e autorità Portuale - ha commentato l'ammiraglio - trova in questa convenzione il proprio indispensabile momento di sintesi».
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- Sembra proprio che l'area delle riparazioni navali del porto di Genova sarà quindi confinata su un'isola. Non quella che non c'è di Sampierdarena architettata da Renzo Piano nel suo originario Affresco per il waterfront genovese presentato dieci anni prima, nel 2004 ( del 10 maggio 2004), ma quella che ci sarà, più vicina ma comunque separata da terra che è stata ultimamente ideata dal creativo architetto per ospitare quella che definisce la “fabbrica del porto”. Una fabbrica offshore, evidentemente.
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- Bruno Bellio
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