- CNA Fita auspica un congelamento dei pedaggi tariffe autostradali e ha rivolto al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, la richiesta di non concedere nel 2017 nessun aumento dei pedaggi a tutte le concessionarie autostradali per agevolare così la ripresa del traffico delle merci.
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- L'associazione degli autotrasportatori artigiani ha evidenziato che con il nuovo anno sembra destinato ad arrivare anche il consueto aumento dei pedaggi autostradali, rincaro che - ha denunciato CNA Fita - è atteso «da Gavio, Benetton, Toto e altri, ovvero i signori delle autostrade, che attraverso le loro richieste di incrementi tariffari continuano a prosciugare l'esigua liquidità di imprese e cittadini», mentre - ha rilevato l'associazione - «le più recenti analisi Aiscat (l'associazione delle società concessionarie di autostrade e trafori, ndr) ci riportano, nell'ultimo anno, un traffico dei mezzi pesanti in crescita e quindi sembra ancora più ingiustificato un rialzo che andrebbe a deprimere una tendenza positiva legata alla ripresa economica e allo scambio delle merci».
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- «Oggi come negli anni scorsi - ha affermato Cinzia Franchini, presidente nazionale di CNA Fita - continuiamo a richiedere un congelamento degli aumenti richiesti dai concessionari che impatterebbero immediatamente nei conti economici delle imprese d'autotrasporto che sono la cinghia di distribuzione delle ripresa, seppur debole, del nostro paese».
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- «I concessionari - ha spiegato Franchini - hanno goduto nell'ultimo decennio, come ha più volte evidenziato la stessa Autorità dei Trasporti, di incrementi tariffari annuali che vanno oltre le medie economiche di altri settori e della stessa inflazione. Per esempio negli ultimi 13 anni, su A24 e A25, i pedaggi sono cresciuti del 187%. Un trattamento d'eccezione che sarebbe opportuno riservare a quelle aziende che ogni giorno affrontano il rischio d'impresa e non sono garantite da rassicuranti concessioni di Stato».
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