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Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti chiedono al governo risposte sul tema dei corsi direttivi e sul collocamento della gente di mare
I sindacati auspicano anche «azioni concrete sui lavori gravosi e usuranti per il lavoro marittimo»
6 aprile 2017
Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti hanno chiesto «un sollecito riscontro da parte del Ministero dei Trasporti sul tema dei corsi direttivi e sul collocamento della gente di mare, risposte precise - hanno precisato i sindacati - sulla copertura dei costi e da governo e parlamento azioni concrete sui lavori gravosi e usuranti per il lavoro marittimo».
Filt-Cgil, Fit-Cisl e UilTrasporti hanno evidenziato che «occorre sanare tutte quelle lacune che penalizzano l'immagine di un settore importante per l'economia italiana in quanto gli attuali meccanismi non sono per niente adeguati agli interessi dei lavoratori e neanche del sistema Paese».
Le tre organizzazioni confederali dei trasporti hanno specificato che sui corsi direttivi obbligatori per i marittimi «serve il riscontro formale della Commissione Europea in merito alle nostre osservazioni di merito per sgombrare il campo di applicazione da interpretazioni non corrette rispetto ai reali criteri che le norme internazionali impongono».
«Le nostre osservazioni - hanno concluso Filt, Fit e Uiltrasporti - accendono un faro sui bisogni dei lavoratori e mettono le basi per una reale rivisitazione dei processi burocratici, amministrativi e operativi dell'intero comparto».
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