- Oggi il Comitato Portuale dell'Autorità Portuale del Nord Sardegna ha approvato il consuntivo e la relazione relativa all'esercizio 2016, anno in cui i tre porti sardi di Olbia, Golfo Aranci e Porto Torres hanno movimentato un traffico di 4.429.557 passeggeri, con una crescita del +17,2% sul 2015, mentre nel segmento delle crociere l'attività è risultata in calo del -11,7% essendo stati totalizzati 210.386 passeggeri ( del 31 gennaio 2017).
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- La scorsa estate il governo ha adottato un provvedimento di riforma della governance portuale italiana che prevede l'accorpamento di una serie di Autorità Portuali e che per la Sardegna ha stabilito l'accorpamento tra l'Autorità Portuale di Cagliari e quella del Nord Sardegna a formare l'Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna. «Nonostante il 2016 possa essere considerato un anno di transizione verso l'accorpamento delle Autorità Portuali - ha commentato il commissario straordinario dell'Autorità Portuale del Nord Sardegna, Pietro Preziosi - la relazione annuale approvata in Comitato rappresenta un bilancio di attività tutt'altro che ordinaria. L'ente e la sua struttura hanno profuso un impegno costante per dare risposte concrete all'evoluzione del sistema portuale e marittimo e ad una ripresa dei traffici entusiasmante, con un incremento della domanda di ormeggi da parte degli armatori. Quella che consegneremo alla nuova Autorità di Sistema Portuale è una realtà vivace e dai potenziali di crescita enormi, i cui risultati positivi continueranno a vedersi anche nel 2017».
- Tuttavia l'Autorità Portuale del Nord Sardegna ha precisato che «per quanto riguarda le competenze più dirette dell'ente, è evidente come l'approvazione della legge di riforma delle Autorità Portuali abbia inciso profondamente sugli iter di approvazione dei Piani Regolatori Portuali. Per quanto attiene a quello di Olbia-Golfo Aranci - ha precisato l'authority - questo potrà proseguire nel procedimento, mentre il Piano Regolatore Portuale di Porto Torres dovrà confluire nel più ampio Piano Regolatore di Sistema Portuale, la cui redazione spetterà all'AdSP».
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- Nel corso della seduta odierna del Comitato Portuale è stata riservata particolare attenzione anche al rilancio della storica attività di sbarco del tonno nel porto di Olbia a seguito di una specifica segnalazione dalla Generale Conserve Spa (As do Mar) e dei problemi per l'attività della Compagnia Portuale Corridoni incaricata dalla società per le operazioni di scarico delle stive. L'ente portuale ha spiegato che tale attività «ha trovato una prima e delicata difficoltà legata all'assenza, ad Olbia, del Posto di Ispezione Frontaliero, ufficio periferico del Ministero della Salute, autorizzato dalla Commissione Europea ad effettuare controlli veterinari su animali vivi e prodotti di origine animale provenienti da Paesi terzi e destinati al mercato comunitario o al transito verso altri Paesi. Una carenza che ha obbligato la nave New Takatsuki, proveniente dalle Seychelles, ad uno scalo tecnico nel porto Canale di Cagliari per i controlli sanitari, prima di riprendere il viaggio di altri due giorni verso Olbia, con un evidente aggravio dei costi». Il servizio offerto dal P.I.F. nel porto di Olbia era stato sospeso nel 2011 per carenza di specifici traffici da sottoporre a controlli sanitari.
- «Da subito - ha reso noto Preziosi - abbiamo colto l'invito della Compagnia Portuale a prendere posizione sulla vicenda acquisendo le informazioni necessarie e confrontandoci con l'assessore regionale all'Agricoltura e con il sindaco della città di Olbia per un intervento istituzionale affinché si aprisse un tavolo tecnico di confronto. Già nel corso della seduta odierna del Comitato abbiamo ritenuto opportuno invitare uno dei vertici As do Mar, Ruggero Bogoni, che ci ha illustrato le criticità ed i piani di sviluppo dell'azienda, ed allargare così il confronto con i membri effettivi del nostro parlamentino, tra i quali quelli direttamente coinvolti, come i rappresentanti delle due imprese portuali e degli agenti marittimi, i rappresentanti dei lavoratori dei porti, oltre che, chiaramente, Dogane, Autorità Marittima e rappresentanti dei Comuni e della Provincia».
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- «Rispetto a sei anni fa - ha proseguito Preziosi - la situazione è decisamente mutata. La domanda dello stabilimento olbiese As do Mar prevede una movimentazione di almeno 16mila tonnellate di tonno per quest'anno, l'equivalente di almeno 16 navi e altrettanti controlli. È impensabile, inoltre, considerata l'entità del traffico che viene generata ogni anno nei nostri porti, obbligare le navi ad uno scalo tecnico su Cagliari. Pertanto, l'obiettivo è quello di procedere, così come previsto dall'UE, alla richiesta di riattivazione del Posto di Ispezione Frontaliero ad Olbia e, nell'immediato, consentire i controlli sanitari direttamente al porto Cocciani».
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