- Oggi la Confederazione Italiana Armatori (Confitarma) ha tenuto la propria assemblea annuale in video conferenza deliberando all'unanimità in via straordinaria, anche al fine di assicurare la continuità degli organi confederali durante l'emergenza Covid-19, di prorogare fino ad un anno la durata del mandato del presidente in carica e di tutti gli altri organi confederali. Successivamente il presidente Mario Mattioli ha comunicato che il consiglio, tenutosi prima dell'assemblea, ha approvato all'unanimità la sua proposta di nominare Mariella Amoretti e Lorenzo Matacena quali vicepresidenti della Confederazione. L'assemblea ha poi approvato, all'unanimità, il bilancio consuntivo e la relazione del consiglio per l'anno 2019 che, data la situazione contingente, è incentrata quasi esclusivamente sulle problematiche create dalla pandemia.
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- Riferendosi ai problemi causati dall'emergenza sanitaria ed evidenziando che Confitarma ha risolto molte situazioni complesse grazie al buon rapporto con le istituzioni, Mattioli ha precisato che «ciò non toglie che siamo fortemente delusi dal fatto che nei provvedimenti del governo il comparto marittimo sia stato praticamente ignorato, nonostante le nostre navi non si siano mai fermate per assicurare l'approvvigionamento di presidi sanitari, farmaci, beni ed energia, anche con grandi sacrifici dei nostri marittimi per molti dei quali non è ancora possibile effettuare i necessari cambi di equipaggio. Delle dieci misure urgenti che Confitarma ha richiesto al governo - ha denunciato Mattioli - sono state solo parzialmente accolte quelle relative alla liquidità, di fatto confluite nelle norme per tutte le imprese insieme al Fondo Solimare. Nulla è stato previsto per la richiesta per l'abolizione dell'addizionale dello 0,5% sulla Naspi e per l'abbattimento dei costi portuali».
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- «Confidiamo - ha proseguito il presidente di Confitarma - che nel corso dell'iter parlamentare di conversione in legge siano inseriti almeno i due provvedimenti prioritari in questo momento. Mi riferisco all'intervento a costo zero per l'erario, per consentire crociere tra porti nazionali alle navi di bandiera italiana iscritte nel Registro Internazionale e alla richiesta di un fondo di almeno 32 milioni per ristorare parzialmente il fatturato di tutte - ripeto tutte - le aziende con unità iscritte nel Primo Registro, con la sola esclusione di quelle adibite alla pesca e al rimorchio portuale in concessione».
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- Circa le prospettive future, «non sappiamo - ha detto Mattioli - cosa cambierà una volta passata l'emergenza. Di sicuro - ha osservato - nulla sarà più come prima e quando sarà finita l'emergenza sarà prioritario ottenere una governance strutturata e dedicata alla nostra industria, puntando molto, anzi moltissimo, sulla necessaria semplificazione normativa del nostro Codice della Navigazione, ormai datato, per garantire la competitività del nostro tricolore, specialmente in funzione dell'apertura del Registro Internazionale alle bandiere europee».
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- «Peraltro - ha concluso il presidente di Confitarma - la pandemia ci ha insegnato che il senso di appartenenza è fondamentale per poter concretamente affrontare le sfide: il senso di appartenenza al nostro Paese. Ma ancor più, abbiamo capito che la ripresa socio-economica del Paese e il superamento di questa crisi potrà avvenire solo se agiremo tutti insieme risvegliando il senso di comunità nel nostro Paese e, con esso, la marittimità dell'Italia».
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