- Il Consiglio dei ministri ha approvato la riedizione dell'autorizzazione paesaggistica del Porto Canale di Cagliari rigettando l'opposizione formulata dalla Ministero per i Beni e le attività culturali e il turismo contro il decreto dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna del 31 maggio 2019 che ha recepito e adottato le determinazioni della Conferenza di Servizi del 27 maggio ( del 31 maggio 2019).
-
- «Quanto stabilito ieri notte dal Consiglio dei ministri - ha esultato il presidente dell'AdSP, Massimo Deiana - rappresenta un risultato fondamentale per il porto di Cagliari e conferma tutte le nostre ragioni su una questione che, per 20 lunghi anni, ha generato incertezze ed enormi ritardi sullo sviluppo della portualità. Nel mese di maggio del 2019, avevamo sbloccato l'impasse con una Conferenza di Servizi che si era chiusa positivamente, i cui esiti - ha ricordato - erano stati paralizzati, per altri, 14 mesi, da un'opposizione del Mibact. Il supremo organo dell'esecutivo, dopo una saggia valutazione comparativa tra la tutela paesaggistica di un'area già in parte infrastrutturata e lo sviluppo economico e sociale dell'isola, ha finalmente preso posizione a favore del secondo, ponendo un punto fermo sulla vicenda e restituendo chiarezza e, soprattutto, fiducia in un momento estremamente delicato per l'Italia. Un esito positivo, questo - ha precisato Deiana - al quale ha sicuramente contribuito il corale impegno di tutti i soggetti istituzionali che si sono voluti spendere a sostegno del futuro del Porto Canale, tra i quali, in particolare, il Comune del capoluogo, nella persona del sindaco Paolo Truzzu, che ha da ultimo portato avanti un forte e decisivo pressing sulla Presidenza del Consiglio dei ministri per il raggiungimento dell'obiettivo. Alla luce di ciò, per dare seguito all'importante decisione, il mio auspicio è che tutti i soggetti coinvolti, tutti importanti pezzi dell'amministrazione statale, possano già da oggi collaborare nella più leale sinergia per dare attuazione a progetti che, mai come oggi, sono necessari per il rilancio dell'economia della Sardegna».
-
- Evidenziando che la decisione del governo attribuisce nuovo impulso alla sfida per il rilancio del Porto Canale e la conseguente riconversione del porto storico, l'Autorità di Sistema Portuale ha specificato che in tal modo può procedere lo sblocco degli interventi infrastrutturali finalizzati al pieno funzionamento dell'intero compendio che verrà destinato, nell'avamporto Est, a distretto della cantieristica navale e, sul versante opposto, al traffico di navi ro-ro, liberando così il molo Sabaudo dal traffico commerciale. Il progetto - ha sottolineato l'ente portuale - consentirà il tanto atteso rilancio dell'intero sistema portuale cagliaritano e una nuova, e più che mai necessaria, stagione per l'occupazione.
-
- L'authority ha ricordato che sono oltre 130 i milioni di euro che potranno essere svincolati ed investiti alla luce dello sblocco deliberato dal Consiglio dei ministri: 95 per il banchinamento e la realizzazione del terminal per navi ro-ro (per il quale è stato aggiudicato nei giorni scorsi l'incarico per l'adeguamento della progettazione definitiva); 27,5 milioni circa per il secondo lotto del distretto della nautica, sul quale è in corso l'apertura delle offerte pervenute all'AdSP a seguito del bando indetto il 15 giugno scorso; circa un milione di euro per le opere di mitigazione e compensazione.
-
- All'infrastrutturazione, infatti, si aggiungerà, in compensazione, una serie di opere che l'AdSP ha proposto per rendere fruibili alla cittadinanza alcuni spazi di pregio che circondano lo scalo portuale: tra queste, la realizzazione del parco della chiesa di S. Efisio nell'avamporto Est, che verrà collegato al villaggio dei pescatori con un percorso ciclo - pedonale; la sistemazione a verde e la realizzazione di percorsi di accesso allo stesso avamporto sui quali verranno individuate delle aree per attività ricettive e professionali di servizio per la nautica. Ma anche altri due percorsi ciclo-pedonale nella diga foranea di levante e in quella dell'avamporto ovest, nuove aree verdi ed una fascia di mitigazione della parte occidentale del porto.
|