Non preoccupa il calo del -7,2% del traffico cargo negli aeroporti italiani nel primo trimestre 2023 rispetto al primo trimestre 2022 evidenziato dai dati di Assaeroporti. Lo chiarisce il presidente dell'ANAMA - Associazione Nazionale Agenti Merci Aeree, Alessandro Albertini, spiegando che «i dati devono essere interpretati poiché se no si rischia di trarre conclusioni errate. Anzitutto - precisa Albertini - occorre dire che il calo complessivo registrato negli aeroporti italiani è simile a quello degli aeroporti europei, intorno al -7%. Ciò è dovuto, a nostro avviso, anzitutto a un aggiustamento della ripartizione dei traffici con il trasporto via mare. Nel 2021 e nel 2022 con la forte carenza di stiva si è spostato traffico sulla via aerea, spinto anche dalla urgente necessità di approvvigionamento di prodotti farmaceutici e di materie prime. Con il riequilibrio tra domanda e offerta di stiva questo surplus di domanda di trasporto aereo è fisiologicamente rientrato: si sono riorganizzati i flussi logistici ed i magazzini della clientela sono tornati in linea».
«Certo, poi - prosegue il presidente dell'ANAMA - la domanda, come ha evidenziato anche IATA, resta debole, e con alcuni dati di traffico del nostro export verso la Cina che sembrano evidenziare un calo di domanda che dovremo seguire con attenzione nei prossimi mesi. In generale però giova ribadire che il trasporto aereo merci non ha perso appeal; stiamo assistendo ad un assestamento fisiologico dopo un paio di anni che avevano stravolto i flussi logistici. Riguardo al calo doppio di Malpensa (-15,2% nel primo trimestre 2023, ndr) rispetto al dato nazionale, anche questo è frutto del riequilibrio di cui stavamo parlando prima. Con il ritorno dei voli passeggeri un po' su tutti gli aeroporti italiani si sono riempite le stive, in particolare dei voli da e per Roma Fiumicino, Bologna e Venezia e ciò ha provocato il calo di Malpensa. Ma il dato nazionale, come si diceva poc'anzi, registra un calo di circa il -7% in linea con la media europea».
«Leggendo i dati - specifica ancora Albertini - a Milano Malpensa si registra nel primo trimestre un calo del general cargo del -21% contro un calo del traffico courier (che è una novità poiché in questi anni aveva sempre registrato numeri positivi) del -5%. Insomma, ci troviamo in un contesto che da un lato vede un riposizionamento del traffico merci tra via aerea e via mare e, dall'altro, presenta dati del trasporto aereo merci in rallentamento nel contesto globale. Il traffico aereo merci - conclude il presidente dell'associazione - in passato ha dimostrato di anticipare i trend del commercio internazionale ma a nostro avviso, nonostante i dati di questo trimestre segnino una contrazione con prospettive di crescita a lungo termine deboli, non ci sono ancora elementi così evidenti da poterci dire se andremo incontro ad un anno di calo (sebbene le prime indicazioni ci facciano propendere per questa direzione) o una lenta ripresa».