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TRASPORTO MARITTIMO
Nel terzo trimestre i ricavi di Hapag-Lloyd sono calati del -57,9%, mentre i container trasportati dalla flotta sono aumentati del +4,5%
Habben Jansen: inasprimento del programma di riduzione delle spese
Amburgo
9 novembre 2023
Nel terzo trimestre di quest'anno sono ulteriormente peggiorate
le performance finanziarie della compagnia di navigazione
containerizzata tedesca Hapag-Lloyd, con ricavi che, pur risultando
ancora nettamente superiori rispetto ai livelli precedenti la
pandemia di Covid-19, sono notevolmente diminuiti rispetto ai
massimi storici registrati durante la crisi sanitaria mondiale,
mentre l'utile operativo, in calo dall'ultimo trimestre dello scorso
anno, è risultato inferiore anche ai valori precedenti
l'emergenza sanitaria.
Dopo cinque trimestri di lieve calo, nel terzo trimestre del
2023 sono invece tornati a crescere i volumi di carichi trasportati
dalla flotta della compagnia. «Grazie all'aumento dei volumi
trasportati nel terzo trimestre - ha evidenziato oggi
l'amministratore delegato di Hapag-Lloyd, Rolf Habben Jansen - nei
primi nove mesi i volumi sono risultati sostanzialmente stabili
rispetto al 2022». Habben Jansen ha sottolineato che nel
periodo, inoltre, la compagnia ha proseguito nell'attuazione della
propria strategia che include un'integrazione verticale delle
attività con l'ampliamento della presenza nel mercato dei
terminal portuali, espansione che, in atto già da tempo, è
continuata nel 2023 quando Hapag-Lloyd ha annunciato la decisione di
fare del nuovo container terminal del porto egiziano di Damietta il
proprio hub di transhipment per il Mediterraneo orientale ed è
andata avanti con i perfezionamenti delle acquisizioni del 49%
dell'italiana Spinelli, del 40% di quello dell'indiana J M Baxi
Ports & Logistics e dei terminal portuali della cilena SAAM e,
quindi, dopo l'annuncio di non perseguire l'acquisto di una
partecipazione nella società terminalista tedesca HHLA che è
in trattative per l'ingresso nel suo capitale del gruppo armatoriale
MSC, con la comunicazione della decisione di istituire una propria
divisione terminalista
(
del 10
e 12
gennaio, 19
aprile, 1
agosto, 15
e 19
settembre 2023).
Se il programma di integrazione verticale delle attività
di trasporto marittimo dei container con quelle della movimentazione
dei contenitori sulle banchine portuali prosegue a pieno ritmo,
Hapag-Lloyd deve nel contempo fare i conti con il rapido
peggioramento del mercato dello shipping containerizzato seguito
alla fase di straordinaria crescita coincidente con il dilagare
planetario della pandemia. «I noli - ha spiegato Habben Jansen
- sono inferiori allo scorso anno e, come previsto, sono diminuiti
nuovamente nel terzo trimestre, il che si riflette in introiti assai
più bassi. In risposta - ha specificato - stiamo lavorando
duramente per ridurre ancor più le nostre spese, ad esempio
conseguendo risparmi sul lato degli approvvigionamenti e apportando
modifiche alla nostra rete di servizi. Tuttavia, se i noli spot non
si rialzeranno, potremmo dover affrontare trimestri difficili nel
contesto di un mercato che è in deterioramento»,
Un deterioramento che è risultato assai chiaro nel terzo
trimestre del 2023 quando i ricavi, ammontati a 4,10 miliardi di
euro, hanno segnato una flessione del -57,9% sullo stesso periodo
dello scorso anno quando il volume d'affari di Hapag-Lloyd, come di
tutte le principali compagnie dello stesso mercato, aveva raggiunto
picchi eccezionali. I ricavi del periodo luglio-settembre di
quest'anno risultano inferiori del -34,4% anche a quelli del
corrispondente periodo del 2021 quando il fatturato era in rapida
ascesa, ma risultano superiori del +36,6% ai ricavi del terzo
trimestre del 2020 quando l'impulso derivante dagli effetti della
crisi sanitaria era già iniziato e del +26,4% rispetto al
terzo trimestre del 2019 quando la crisi era al di là da
venire.
Nel terzo trimestre di quest'anno le spese derivanti dalle
attività di trasporto hanno registrato un calo del -19,5%
rispetto allo stesso periodo del 2022 scendendo a 3,04 miliardi di
euro, diminuzione che è stata generata dalla riduzione di
tutte le voci di spesa ad eccezione di quella relativa al personale
che, essendo pari a 269,3 milioni di euro, ha subito un incremento
del +21,0%.
L'utile operativo trimestrale registrato dalla compagnia tedesca
è stato di 205,7 milioni di euro, valore che rappresenta cali
rispettivamente del -96,0%, -92,9%, -39,1% e -15,1% sui terzi
trimestri del 2022, 2021, 2020 e 2019. L'utile netto è stato
di 263,8 milioni di euro, in calo del -94,8% sul terzo trimestre
dello scorso anno e del -90,7% sul terzo trimestre del 2021, mentre
risulta superiore del +4,5% e +75,4% rispetto ai valori del
risultato economico netto dei terzi trimestri del 2020 e 2019.
Nel periodo luglio-settembre del 2023 la flotta di
portacontainer di Hapag-Lloyd ha trasportato carichi pari a
complessivi 3,11 milioni di teu, con un aumento del +4,5% sullo
stesso periodo del 2022. Tali spedizioni hanno prodotto ricavi pari
a 4,03 miliardi di euro, con una flessione del -58,6% che è
stata provocata dalla riduzione del -57,8% del valore del nolo
marittimo medio che è risultato pari a 1.312 dollari/teu.
I più consistenti volumi di carichi sono stati
trasportati sulle rotte con l'America Latina essendo stato il totale
di 745mila teu (+4,3%), attività che ha generato ricavi pari
a 1,01 miliardi di euro (-50,6%) con un valore medio dei noli che è
risultato di 1.476 dollari/teu (-49,1%). Sulle rotte con l'Estremo
Oriente sono stati trasportati 592mila teu (+6,5%) registrando
ricavi pari a 634 milioni di euro (-65,4%) e un valore medio dei
noli di 1.167 dollari/teu (-64,8%). I servizi di linea transpacifici
hanno trasportato 513mila teu (+11,0%), attività che ha
fruttato un fatturato di 713 milioni di euro (-63,4%) sulla base di
un valore medio dei noli di 1.513 dollari/teu (-64,8%). Sulle rotte
transatlantiche i volumi hanno totalizzato 501mila teu (-4,2%), con
ricavi pari a 710 milioni di euro (-57,5%) e con un valore medio dei
noli che è stato di 1.547 dollari/teu (-52,5%). I servizi con
il Medio Oriente hanno trasportato 360mila teu (-2,7%) generando
ricavi pari a 286 milioni di euro (-64,3%) con un nolo medio pari a
867 dollari/teu (-60,3%), quelli intra-asiatici hanno trasportato
212mila teu (+35,0%), con relativi ricavi pari a 128 milioni di euro
(-59,2%) e valore medio dei noli di 2.020 dollari/teu (-67,5%), e i
servizi marittimi con l'Africa hanno trasportato 188mila teu
(-2,6%), con corrispondenti ricavi pari a 267 milioni di euro
(-46,5%) sulla base di un nolo medio di 1.545 dollari/teu (-41,4%).
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