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TRASPORTO INTERMODALE
Hupac ha chiuso l'esercizio 2023 con una perdita netta di -6,2 milioni di franchi
Prossimo aumento della frequenza dei servizi intermodali sul corridoio Benelux-Italia
Chiasso
28 maggio 2024
Nel 2023, anno in cui le spedizioni intermodali movimentate dal
gruppo sono diminuite del -11,7%
(
del 13
febbraio 2024), l'elvetica Hupac è tornata a registrare
una perdita netta così com'è avvenuto nel 2020 a causa
del più accentuato impatto su quell'esercizio degli effetti
della pandemia di Covid-19. Lo scorso anno i ricavi del gruppo sono
ammontati a 648,1 milioni di franchi svizzeri, con un calo del -3,1%
sul 2022. L'EBITDA è stato pari a 43,6 milioni (-31,2%). Il
risultato prima delle imposte e il risultato netto sono stati
entrambi di segno negativo e pari rispettivamente a -2,6 milioni e
-6,2 milioni di franchi, contro risultati di segno positivo per 12,7
milioni e 7,6 milioni nell'esercizio precedente.
Commentando i risultati conseguiti dall'azienda nel 2023, il
presidente della Hupac, Hans-Jörg Bertschi, ha sottolineato che
«da diversi anni stiamo vivendo una spirale negativa di scarsa
disponibilità della rete ferroviaria a causa di interruzioni
e lavori di costruzione, unita all'aumento dei costi dell'energia,
della trazione e delle tracce». Bertschi ha evidenziato che la
puntualità dei treni sull'asse nord-sud attraverso la
Svizzera è scesa al 50% e le cancellazioni non programmate
dei treni superano il 10% e ha rilevato che, in queste condizioni,
la competitività del trasporto combinato è in
sofferenza rispetto al trasporto su strada che dispone di
sovracapacità nell'attuale contesto di mercato recessivo.
Secondo Hupac, per sostenere il trasferimento modale sarebbe
necessaria l'adozione di diverse misure anche di piccola entità,
con l'instabile situazione del traffico sull'asse nord-sud
attraverso la Svizzera che - ad avviso dell'azienda - potrebbe
essere migliorata in modo duraturo, ad esempio, con la creazione di
binari di stazionamento per i treni e, quindi, con binari tampone a
nord e a sud delle Alpi che assicurino che i treni possano lasciare
i terminal anche in caso di interruzioni e possano essere
parcheggiati temporaneamente lungo il corridoio fino a quando non è
possibile proseguire il viaggio.
Hupac ha specificato, inoltre, che, a causa dei continui
problemi di capacità della ferrovia della Valle del Reno, è
urgente trovare alternative attraverso la Francia, con l'adeguamento
della tratta Belgio-Metz-Strasburgo-Basilea al profilo di quattro
metri che risulta essere una priorità. È
nell'interesse della politica svizzera di trasferimento modale - ha
osservato Hupac - che il trasporto combinato tra il Belgio e
l'Italia possa essere instradato attraverso il percorso più
breve attraverso la Francia fino alla galleria di base del Gottardo.
Secondo l'azienda, la Svizzera dovrebbe quindi cofinanziare
l'ampliamento dei tunnel dei Vosgi, analogamente a quanto fatto in
Italia e, come percorso alternativo, anche la linea Wörth-Strasburgo
dovrebbe essere potenziata come linea di alimentazione di Alptransit
per il traffico continuo di treni merci con trazione ibrida o
diesel.
Per Hupac, invece, risulterà controproducente la prevista
ridistribuzione delle sovvenzioni dal trasporto a lungo raggio a
quello a corto raggio nel transito alpino attraverso la Svizzera.
«Maggiore è la penetrazione del traffico nella rete
tedesca - ha spiegato Bertschi - maggiori sono i deficit di qualità
e i costi di produzione e quindi il rischio di backshift. I sussidi
non devono quindi essere ridotti sui percorsi a lunga distanza,
altrimenti si verificherà un ritrasferimento su strada».
Ad avviso di Hupac, per promuovere il trasporto combinato tra la
Germania meridionale e l'Alsazia e l'Italia sono necessari ulteriori
fondi per un totale di 15 milioni di franchi.
Hupac ha ricordato che, nell'ambito della discussione del
rapporto sul trasferimento modale 2023 al Parlamento svizzero, i
rappresentanti e le associazioni di tutte le modalità di
trasporto del Paese hanno sostenuto queste tre richieste, in seguito
alle quali la Commissione Trasporti del Consiglio Nazionale ha
presentato tre mozioni in tal senso nella sessione di primavera. Il
prossimo 11 giugno è attesa la prima valutazione di queste
richieste da parte del Consiglio Nazionale.
Relativamente alle prospettive per il 2024 in termini di
sviluppo della rete, Hupac ha specificato che si concentrerà
sul potenziamento dell'offerta dal terminal di Colonia Nord, che il
gruppo ha rilevato all'inizio del 2023
(
del 21
dicembre 2022), e sul rafforzamento del servizio sul corridoio
Benelux-Italia. Inoltre, per il prossimo autunno è previsto
un aumento della frequenza sulla relazione Zeebrugge-Piacenza e il
collegamento della relazione Rotterdam-Brescia al terminal di
Rotterdam C.RO con servizi di traghetto per il Regno Unito. È
in programma anche il collegamento del porto di Lubecca alla rete
Hupac attraverso l'hub di Ludwigshafen.
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