
Le misure annunciate dal presidente americano Donald Trump per
rivitalizzare l'industria navalmeccanica statunitense non
funzioneranno. Lo ha sostenuto il governo cinese, per bocca della
portavoce del Ministero degli Affari Esteri, Mao Ning, rispondendo
ieri alla richiesta dell'agenzia di stampa “Reuters” di
un commento sull'intenzione espressa dall'amministrazione federale
americana di imporre tasse portuali alle navi costruite in Cina o
battenti bandiera cinese. «Misure come la riscossione di tasse
portuali e l'imposizione di tariffe sulle attrezzature per la
movimentazione delle merci - ha risposto Ning - sono dannose per
entrambe le parti. Non solo aumenteranno i costi complessivi delle
spedizioni marittime e sconvolgeranno la stabilità delle
attività produttive e delle supply chain globali, ma
aumenteranno anche la pressione inflazionistica interna negli Stati
Uniti e danneggeranno gli interessi dei consumatori e delle aziende
americane. In definitiva, non saranno in grado di rivitalizzare
l'industria cantieristica statunitense. Esortiamo gli Stati Uniti -
ha concluso la portavoce - a rispettare i fatti e le regole
multilaterali e a porre immediatamente fine alle loro pratiche
errate. La Cina adotterà le misure necessarie per
salvaguardare i propri legittimi diritti e interessi».