
|
CENTRO ITALIANO STUDI CONTAINERS | ANNO XVII - Numero 4/99 - APRILE 1999 |
Studi e ricerche
La classifica mondiale 1998 dei porti containerizzati
Singapore è stato il porto containerizzato più
attivo del mondo nel 1998, avendo movimentato 15,1 milioni di
TEU, con un incremento del 6,8% rispetto al 1997.
TABELLA 1 |
PRIMI 30 PORTI CONTAINERIZZATI NEL 1998 (IN TEU) |
Classifica | Porto | 1998 | 1997 | Cambiamento % |
1 (2) | Singapore | 15.100.000 | 14.135.000 | 6,8 |
2 (1) | Hong Kong | 14.650.000 * | 14.567.000 | 0,6 |
3 (3) | Kaohsiung | 6.271.053 | 5.693.339 | 10,1 |
4 (4) | Rotterdam | 6.032.000 * | 5.494.655 | 10,3 |
5 (5) | Busan | 5.752.955 | 5.233.880 | 9,9 |
6 (6) | Long Beach | 4.097.689 | 3.504.603 | 16,9 |
7 (7) | Amburgo | 3.550.000 | 3.337.477 | 6,3 |
8 (9) | Los Angeles | 3.378.218 | 2.959.715 | 14,1 |
9 (8) | Anversa | 3.265.750 | 2.969.189 | 10,0 |
10 (11) | Shanghai | 3.066.000 | 2.520.000 | 21,7 |
11 (10) | Dubai | 2.800.000 | 2.600.085 | 7,7 |
12 (15) | Felixtowe | 2.500.000 * | 2.251.379 | 11,0 |
13 (12) | New York/New Jersey | 2.450.000 * | 2.456.886 | -0,003 |
13 (14) | Tokyo | 2.450.000 * | 2.322.000 | 5,5 |
15 (13) | Yokohama | 2.200.000 * | 2.347.635 | -6,3 |
16 (27) ** | Gioia Tauro | 2.125.640 | 1.448.531 | 46,7 |
17 (17) | Kobe | 2.087.000 * | 1.944.147 | 7,3 |
18 (19) ** | San Juan | 1.992.150 * | 1.781.250 | 11,8 |
19 (19) | Tanjung Priok | 1.898.069 | 1.908.711 | -0,006 |
20 (23) ** | Algesiras | 1.825.614 | 1.537.627 | 18,7 |
21 (22) ** | Port Klang | 1.820.018 | 1.684.508 | 8,0 |
22 (20) | Brema/Bremerhaven | 1.820.000 | 1.703.219 | 6,9 |
23 (16) | Manila | 1.716.212 * | 2.121.074 | -19,1 |
24 (21) ** | Colombo | 1.710.000 | 1.687.508 | 1,3 |
25 (18) | Keelung | 1.706.874 | 1.981.175 | -13,8 |
26 (28) ** | Oakland | 1.575.406 | 1.531.188 | 2,9 |
27 (26) ** | Seattle | 1.540.000 | 1.476.814 | 4,3 |
28 (38) ** | Laem Chabang | 1.424.702 | 1.023.671 | 39,2 |
29 (25) ** | Nagoya | 1.420.000 * | 1.498.137 | -5,2 |
30 (32) ** | Le Havre | 1.320.000 | 1.185.000 | 11,4 |
Note:
|
* = dati stimati; ( ) = classifica 1997; ( )** = classifica 1997 basata sulla classifica dei traffici portuali riportata nel Containerisation International Yearbook 1999.
|
|
Fonti: Porti; dati di Containerisation International e di Containerisation International Yearbook 1999.
|
Il fatto che questo porto del Sud-Est asiatico abbia sorpassato
quello che da lungo tempo era il capoclassifica mondiale, vale
a dire Hong Kong, i cui risultati in termini di TEU sono cresciuti
solamente dello 0,6% fino a 14,65 milioni di TEU stimati, non
fa altro che sottolineare una delle linee di tendenza evidenziate
dalla classifica dei 30 maggiori porti containerizzati del mondo
stilata da Containerisation International: vale a dire, la crescente
importanza dei porti-nodo di pari passo con la preferenza accordata
dai vettori alle navi più grandi sulle arterie di traffico,
con la conseguenza che cercano di riempirle di contenitori da
collegare ai traffici da e per i noleggiatori.
L'analisi delle prestazioni dei porti, riportata in dettaglio
nella Tabella 1, mostra come alcuni degli incrementi maggiori
siano stati conseguiti da porti che fanno affidamento sui traffici
di raccordo per gran parte della propria attività. Oltre
a Singapore, tra loro vi sono Gioia Tauro in Italia ed Algesiras
in Spagna, così come San Juan in Portorico nei Caraibi.
Sospinto dall'acquisizione di altri servizi e da un'organica crescita
dei traffici, Gioia Tauro ha conseguito la più alta percentuale
in aumento dell'intera classifica, scalando 11 posizioni fino
ad attestarsi al 16° posto. Tuttavia, è improbabile
che il suo MCT (Medcenter Container Terminal) possa essere in
grado di sostenere la spettacolare espansione ottenuta nel corso
dei suoi primi tre anni di attività e si prevede che quei
volumi cominceranno a stabilizzarsi.
Alcuni nodi già affermati, come ad esempio Dubai negli
Emirati Arabi Uniti, hanno sperimentato lo scorso anno un rallentamento
dell'attività di trasbordo, sebbene esso sia stato ancora
in grado di conseguire una rispettabile crescita nel complesso.
Secondo Sultan Bin Sulayem, presidente dell'Autorità della
Zona Franca di Jebel Ali e direttore esecutivo della DPA (Autorità
Portuale di Dubai), i carichi containerizzati per le importazioni
ed esportazioni provenienti dal o destinate al mercato locale
di Dubai costituiscono più della metà dei risultati
containerizzati della DPA. Il trasbordo di per se stesso è
cresciuto del 2% nel 1998. Meno fortunato è stato un altro
nodo storico, Colombo nello Sri Lanka, dove il traffico di trasbordo
risulta essere calato lo scorso anno del 3,4% sino a 1,19 milioni
di TEU.
Di persino maggiore rilievo nel determinare quali porti abbiano
conseguito aumenti e quali invece abbiano subito delle perdite
nel 1998 è stata la crisi economica asiatica. L'impatto
negativo che ciò ha avuto sui volumi di certi porti risulta
evidentissimo nel caso di Manila, dove sulla base delle stime
ricavate dai dati del Containerisation International Yearbook
(il porto non ha inviato dati utili per questa analisi) i risultati
sono scivolati di più del 19% nel 1998.
Un altro porto del Sud-Est asiatico che ha avvertito l'impatto
della propria crisi economica locale, così come quella
dell'Asia intera, è stato Tanjung Priok (Indonesia), dove
i volumi hanno subito una stagnazione dopo molti anni di crescita
sostenuta. Tuttavia, alcuni porti del Sud-Est asiatico sono ancora
riusciti a conseguire aumenti in termini di TEU (Port Klang in
Malaysia e Laem Chabang in Tailandia). La prestazione di quest'ultimo
è stata la più notevole della regione in termini
percentuali (39,2%). Inoltre, per la prima volta Laem Chabang
ha movimentato più TEU di Bangkok, dove i volumi sono cresciuti
del 9,9% sino a 1.113.756 TEU.
In Giappone, solo Kobe e Tokyo hanno fatto registrare risultati
positivi, mentre Nagoya e Yokohama sono calati. Allo stesso modo,
a Taiwan i TEU di Kaohsiung sono aumentati di più del 10%
mentre le fortune di Keelung hanno continuato a declinare. Il
primo attribuisce in parte le proprie prestazioni alla privatizzazione.
La crescita del 9,9% del porto sud-coreano di Busan è stata
leggermente minore in termini percentuali rispetto a quella fatta
registrare nel 1997.
I significativi incrementi mostrati dai porti statunitensi di
Long Beach e di Los Angeles, in California, rispettivamente del
16,9% e del 14,15, sono direttamente attribuibili al flusso delle
importazioni asiatiche negli Stati Uniti lo scorso anno. L'impatto
della crisi asiatica si è avuto anche sugli altri porti
della Costa Occidentale degli Stati Uniti presenti nella classifica
dei primi 30 (Oakland e Seattle). Per contro, New York/New Jersey,
i cui carichi provengono da zone geografiche diverse, ha visto
la propria attività containerizzata stagnare lo scorso
anno.
I sei porti dell'Europa nord-occidentale presenti nella classifica
dei primi 30 porti mondiali, vale a dire Rotterdam (nei Paesi
Bassi), Amburgo e Brema7Bremerhaven (in Germania), Anversa (in
Belgio), Felixtowe (nel Regno Unito) e Le Havre (in Francia),
hanno tutti quanti assistito ad una crescita dei propri traffici
containerizzati. Alcuni, come Anversa, hanno preso atto che il
proprio tonnellaggio di carichi containerizzati è cresciuto
ad un ritmo più lento (6% per il porto belga), il che riflette
un aumento delle movimentazioni dei vuoti a causa della crisi
asiatica. Anche Amburgo ha precisato che il proprio incremento
del traffico asiatico dell'ordine del 9,6% è stato dovuto
principalmente alle movimentazioni di vuoti. E' significativo
come Le Havre abbia spiegato che nell'ambito dei propri traffici
containerizzati il trasbordo sia aumentato del 28,7%, dimostrando
così la crescente importanza del traffico di raccordo per
i porti che normalmente non vengono annoverati nella categoria
degli scali "nodo".
Comunque sia, riuscirà Singapore a conservare nel 1999
la sua attuale prima posizione in classifica? Hong Kong sembra
determinata a cercare di riguadagnare quella posizione, ma la
sua recessione locale e la crescente importanza dei porti del
continente cinese potrebbe frustrare il suo sforzo di divenire
maggiormente competitivo. La crescita del 21% di Shanghai per
più di 3 milioni di TEU movimentati nel 1998 evidenzia
la sfida che Hong Kong si trova a dover affrontare.
(da: Containerisation International, marzo 1999)
|