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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXV - Numero 7/2007 - LUGLIO 2007
Porti
Periodo di boom per
i porti della Baia di Bohai
Il numero dei
contenitori movimentati presso i porti della Cina settentrionale è
aumentato rapidamente nel corso del nuovo secolo e tale momento di
crescita persiste.
Di conseguenza,
diversi porti della Baia di Bohai stanno attivamente ampliando i
terminal già esistenti e costruendone di nuovi, al fine di
far fronte alla futura domanda; in questa attività, sono
coinvolti molti operatori terminalistici e molte linee di
navigazione internazionali.
Gli anni dell’ultimo
decennio sono stati all’insegna del boom per i porti della
regione della Baia di Bohai, dato che i traffici containerizzati
sono saliti a razzo di più di tre volte, sino ad una stima di
17,4 milioni di TEU nel 2006.
La regione comprende
gli importanti porti containerizzati di Qingdao, Tianjin (la
principale porta d’accesso a Pechino) e Dalian, oltre a molti
porti minori, tra cui Yingkou e Yantai.
Quest’ultima
infrastruttura movimenta significativi volumi di carichi
containerizzati refrigerati.
Tutti questi porti
hanno potuto usufruire del boom dei carichi, che è stato
alimentato da una varietà di nuovi progetti industriali
finalizzati al mercato delle esportazioni, dai continui forti
investimenti nell’interno, dai Giochi Olimpici che nel 2008
saranno ospitati da Pechino e Qingdao (per le gare velistiche) ed
infine dal rapido sviluppo delle esportazioni agricole, specialmente
quelle provenienti dalla provincia di Shangdong.
Uno dei maggiori
beneficiari di tale situazione è stato Qingdao, che adesso è
il terzo maggior porto containerizzato in Cina.
I suoi risultati lo
scorso hanno totalizzato più di 7,7 milioni di TEU, con un
aumento del 22% rispetto al livello del 2005 (v. tabella).
PRINCIPALI PORTI
CONTAINERIZZATI
NELLA BAIA DI BOHAI
2005/06
(DATI IN MIGLIAIA DI
TEU)
Porto
2005
2006
Camb. %
2007 *
Qingdao
6.307
7.702
22,1
9.000
Tianjin
4.801
5.900
22,9
7.000
Dalian
2.655
3.212
21,0
3.725
Yingkou
634
1.010
59,4
n.d.
Yantai
551
-
-
750
Note: * = dati
previsti
Fonte:
Liner Intelligence
(www.ci-online.co.uk)
Nel
2002, il porto aveva movimentato meno di 3,4 milioni di TEU.
Quest’anno, la
direzione del porto spera di poter movimentare 9 milioni di TEU.
Questo tasso di
crescita, peraltro, non è stato insolito, dal momento che i
risultati di Tianjin e Dalian nel 2006 sono stati rispettivamente in
aumento del 23% e del 21% rispetto al precedente periodo di 12 mesi.
A Yingkou, la pietra
miliare del milione di TEU è stata conseguita nel 2006, dal
momento che i suoi traffici sono saliti di più del 59%
rispetto all’annata precedente.
Quest’anno, è
probabile che il totale di Tianjin superi i 7 milioni di TEU.
La direzione del
porto crede che possa essere conseguita una forte e consistente
crescita sulla scorta del numero sempre maggiore di società
che vengono costituite nella zona industriale di Tianjin Binhai.
Inoltre, il tasso di
crescita non accenna a rallentare, come dimostrano i dati
recentemente pubblicati dalla Cosco Pacific Container Terminals.
La Cosco Pacific ha
investito notevolmente nella regione cinese della Baia di Bohai,
gestendo e/o disponendo di quote nei terminal di Qingdao, Tianjin,
Dalian e Yingkou.
Nel periodo
gennaio-aprile 2007, i suoi risultati complessivi nella regione sono
stati in aumento del 35,4% rispetto al corrispondente periodo del
2006.
I 5,28 milioni di TEU
movimentati quest’anno si confrontano ai 3,9 milioni di TEU
del 2006; la crescita più rapida è stata sperimentata
presso la Dalian Port Container Terminals (un aumento del 225% per
oltre 275.000 TEU).
Data la vigenza di
tali forti tassi di crescita, i porti devono investire considerevoli
somme di denaro per migliorare i terminal esistenti e costruire
infrastrutture interamente nuove.
Al fine di
contribuire a supportare programmi di investimento di capitali così
cospicui, sia Dalian che Tianjin hanno effettuato offerte pubbliche
iniziali alla borsa di Hong Kong, mentre Qingdao ha in programma
un’iniziativa simile per quest’anno.
Inoltre, i potenziali
proventi e l’esigenza da parte delle autorità
provinciali e del governo nazionale di sovvenzionare tali programmi
stanno a significare che le imprese estere sono estremamente attive
in questa regione, quando si tratta di investire.
Quanto alle società
straniere impegnate in progetti di nuovi terminal nella regione si
possono segnalare:
la DP World sta
realizzando quattro ormeggi (per 1.320 metri di banchina lineare) a
Qingdao, per un costo totale di 3,5 miliardi di RMB (456 milioni di
dollari USA) e con una capacità produttiva annualizzata
progettata per circa 2 milioni di TEU;
la NOL con sede a
Singapore ha costituito un’associazione temporanea con il
conglomerato marittimo locale SITC al fine di sviluppare un nuovo
terminal, anche questo a Qingdao;
la MTL (Modern
Terminals Ltd) di Hong Kong è interessata al progetto della
Baia di Dayaowan a Dalian;
la NIK Line sta
lavorando con la China Shipping Terminal Development e la China
Shipping Development (Hong Kong) per sviluppare la terza fase del
Dayaowan Container Terminal di Dalian;
la PSA International
ed il suo socio Tianjin Port Group hanno costituito il Tianjin Port
Pacific International Container Terminal al fine di sviluppare degli
ormeggi (2.300 metri di ormeggi lineari) a Tianjin.
La
capacità di movimentazione contenitori annualizzata sarà
pari approssimativamente a 4 milioni di TEU.
La PSA è
altresì coinvolta nel Tianjin Port Alliance International
Container Terminal, la cui apertura è in programma alla fine
di quest’anno, con prestazioni previste nell’ordine di
1,7 milioni di TEU;
la APMT (APM
Terminals) ha un accordo con la Cosco Pacific e la Tianjin Port
Group al fine di sviluppare un terminal dalla capacità di 1,7
milioni di TEU nella zona portuale settentrionale di Tianjin;
la ICTSI, che ha
acquisito il 60% della società operativa del terminal di
Yantai, la Yantai Gangtong Container Terminal Co.
A Qingdao, lo
sviluppo della DP World è in corso di piena incorporazione
nel complesso già esistente del porto denominato QQCT
(Qingdao Qianwan Container Terminal), anch’esso in fase di
estensione, allo scopo di realizzare una singola infrastruttura per
la movimentazione di contenitori in grado di lavorare 6,4 milioni di
TEU all’anno.
La DP World è
anche azionista (29%) del QQCT, unitamente con la Qingdao Port Group
(31%), la APMT (20%) e la Cosco Group (20%).
Si spera che il primo
dei nuovi moli della DP World possa entrare in servizio nel 2008.
I piani di Dalian
sono ambiziosi, dato che il Porto di Dalian mira ad incrementare la
capacità di movimentazione dei contenitori sino a 20 milioni
di TEU entro il 2015.
Il progetto su tre
fasi comporta la costruzione di 18 ormeggi containerizzati sulla
costa settentrionale della baia di Dayaowan.
E’ interessante
notare come siano stati altresì sottoscritti diversi accordi
trasversali fra porti.
Uno dei più
significativi consiste nella decisione della QPA (Qingdao Port
Authority) di investire una cifra vicina ai 575 milioni di Rmb (75
milioni di dollari USA) nel vicino porto di Rizhou.
L’accordo
significa altresì che la QPA diventa azionista al 50% e
costituisce un’associazione temporanea con il porto al fine di
gestire le attività di movimentazione dei contenitori.
Rizhou dispone di due
ormeggi dedicati alla movimentazione di box, ma i suoi attuali
risultati (190.000 TEU nel 2006) restano ben al di sotto della sua
capacità progettata, pari a 1,5 milioni di TEU.
Gli ormeggi peraltro
dispongono di acque profonde, con un pescaggio lungobanchina tra i
16 ed i 17 metri.
E’
significativo come questo non rappresenti il primo accordo che la
QPA ha concluso con i porti regionali minori della Provincia di
Shandong.
Nel 2005, essa ha
sottoscritto un accordo simile con Weihai, situato a 225 km a
nord-est di Qingdao.
Il boom dei carichi
della Baia di Bohai sembra non avere fine, ed è probabile che
nei prossimi cinque anni si assista ad un ulteriore raddoppio del
numero di contenitori movimentati ed all’aumento delle
necessità in termini di nuovi terminal contenitori.
(da: Containerisation
International, giugno 2007, pag. 95)
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